Finale 2
E adesso che faccio?
Che cosa dico a Mario domani?
Susanna si sente in trappola, sa che non può più rinviare le sue scelte, sa che quella notte dovrà decidere qualcosa che cambierà radicalmente il suo futuro ma le sembra di non avere gli elementi per operare una tale scelta.
…e se invece mi sbagliassi su di lui?
…ma sono sicura di volere davvero una nuova storia come quella con Silvio?
…e se domani andassi a cercare il suonatore?
…ho voglia di vivere un poco per me
…e se poi rimango sola?
…e se sto solo facendo un colpo di testa?
…sono disposta a non vivere più le emozioni di ieri notte?
…voglio essere mia o voglio essere la donna di qualcuno?
…ma quale sarà la cosa sbagliata?
Lo squillo del telefono la fa sobbalzare nel letto.
Ciao sono Mario! Sveglia poltrona, sono le otto! Allora cos’hai deciso?
Susanna è in preda al panico!
Oddio che gli dico?
…ehm ecco, vedi… insomma Mario io a dire il vero non sono molto sicura.
Ho capito, Susanna, non importa.
La voce di Mario è delusa, ma si sente che l’orgoglio lo costringe a mantenere una certa dignità
Passa un buon fine settimana. Ci sentiamo presto.
No! Aspetta Mario. Non essere precipitoso. Mi sono appena alzata, lasciami il tempo di riflettere: dove mi vorresti portare?
La voce di Mario si ammorbidisce
Pensavo di andare sul lago di Garda, ho degli amici che hanno una casa a Salò: è una villa molto grande e ha MOLTE camere da letto!
Quel caricare esageratamente la parola molte la fa sorridere: evidentemente lui le sta comunicando che c’è spazio e modo di decidere con calma se passare o no la notte assieme.
La cosa le fa piacere confermandole la buona impressione complessiva che si è fatta di lui.
Va bene! Va bene! Ho capito, andrà a finire che comincerò a sospettare che tu non voglia affatto sedurmi e questo, se permetti, mi offende un poco!
Cos’è questo un invito Susanna? Guarda che ti prendo in parola sai? Allora che faccio? Passo a prenderti o no?
Dammi due ore di tempo per prepararmi e passa pure a prendermi. Hai vinto tu diavolo di un chirurgo!
Quella notte i due, come era prevedibile, finiscono per fare l’amore, e dopo pochi mesi si sposano.
Susanna ha scelto: ha deciso per la sicurezza di un rapporto sereno ed affidabile, per la continuazione di quelle abitudini che da tanto tempo rappresentano i riferimenti della sua vita.
La paura di quello che rischiava di perdere e forse ancor di più il timore di ciò che ha iniziato ad intuire di sé hanno avuto il sopravvento sui sogni e le aspirazioni.
Le pazzie di quei giorni di fine estate resteranno nel cuore di Susanna come fuochi artificiali luminosissimi ed effimeri e lei non può che ricordarli, di tanto in tanto, con una punta di rimpianto, mitigata dalla consapevolezza di aver fatto la cosa più giusta per la sua vita.
Per alcuni anni a seguire l’approssimarsi della sagra del paese porta con sé qualche brivido di inquietudine e di recalcitrante bizzarria che Mario non si sa spiegare e cui non da troppo peso.
Il suonatore non tornerà mai più e Susanna finirà per considerarlo il suo Peter Pan personale.
Un Peter Pan un po’ più malizioso per una Wendy un po’ meno bambina.…e se Mario fosse l’uomo giusto?
Inviato da: winnysilly
il 13/04/2019 alle 21:18
Inviato da: chiarapertini82
il 05/02/2016 alle 19:28
Inviato da: scampipercena77
il 01/02/2016 alle 12:00
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il 11/11/2013 alle 18:32
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il 07/01/2013 alle 16:42