quello che state per leggere è davvero un sogno: l'ho fatto un paio di giorni fa e ho tentato di fissarlo sulla carta.
Mi rendo conto che l'emozione che ho provato non può essere condivisa se non in minima parte ma io ci provo lo stesso... buona lettura...
Non so dove mi trovo, il posto è piacevole, c’è uno splendido sole e l’aria è calda.
Probabilmente è una zona pedonale, perchè non mi pare di ricordare la presenza di automobili.
C’è una certa animazione: la gente passeggia senza fretta chiacchierando rilassata.
Sono in piedi ti sto aspettando, so che tra poco arriverai.
Ad un certo punto ti vedo: sei particolarmente bella ma, sorprendentemente, indossi solo un accappatoio blu sommariamente allacciato.
Mi scorgi, mi fai un cenno con la mano, mi sorridi, ti avvicini e quando arrivi davanti a me, slacci la cintura e apri l’accappatoio. Sotto sei completamente nuda ma la cosa non sembra imbarazzarti affatto, anzi...
Mi guardi intensamente e mi dici:
Eccomi, è così che mi vuoi vero?
Guardami sono qui , nuda davanti a te, e voglio che tutti sappiano che sono tua...
Ti osservo affascinato: la tua pelle liscia e morbida è coperta di arabeschi e spirali, che ricordano gli ornamenti tribali delle donne nordafricane, ma a differenza di questi, l’henne è sostituito da qualcosa di infinitamente più tenue, al punto che i disegni si distinguono più per la maggiore brillantezza rispetto alla tua pelle che per il loro colore.
Inframmezzati a questa specie di rete lucente che ti avvolge tutta, distinguo delle parole, che sembrano scritte con una penna biro nera, alla maniera di quando, ragazzi, scambiavamo la pelle dell’amato per un diario su cui lasciare una dedica affettuosa.
Mi ritrovo e leggere tributi di affetto e sottomissione:
Voglio essere per sempre tua
Sei l’unico Padrone che posso avere.
Ti adoro.
Tienimi sempre con te.
Alla tenerezza di queste, però, fanno da contrappunto parole dure e più esplicite:
Usami
Fottimi
Inculami
sono la tua cagna
Fai di me quello che vuoi.
Il tuo sguardo fiammeggiante mi rimanda bagliori dei medesimi desideri che solcano la tua pelle.
Mentre mi perdo in quegli occhi dove brilla un’intensa luce di appagamento e di consapevolezza,
tu, con un sorriso dolcissimo, lasci scivolare a terra l’accappatoio e rimani completamente nuda davanti a me, incurante degli sguardi dei passanti.
E’ come se, assieme all’accappatoio, fossero scivolate via tutte le tue paure, i pudori, le titubanze, i dubbi: tutto in te rivela la liberazione implicita in quel gesto.
Sei perfettamente a tuo agio e completamente felice.
Ti accoccoli ai miei piedi e mi baci la mano…
Mi guardo in giro, come per capire cosa accade attorno a noi, al di fuori di quella bolla che hai creato col tuo gesto: sebbene la situazione sia estremamente imbarazzante la tua serenità ha contagiato anche me togliendomi ogni senso di disagio.
Anche i passanti, sembrano percepire il tuo stato di grazia: nessun commento acido, nessuna protesta indignata; ci passano di fianco limitandosi a scuotere un po’ perplessi il capo, o si allontanano sorridendo, come contagiata dalla tua gioia.
Tutto sembra così perfetto, non vorrei finisse mai, ma, purtroppo, mi sveglio…
Qui è il regno dello spazio
e dei dodici venti puliti
Che ci ricordano una bianca pace
E la gloria
Qui non ci sono rumori
Anche il tempo si è fermato
Qui è la fine
Che non avrà mai fine…
Inviato da: winnysilly
il 13/04/2019 alle 21:18
Inviato da: chiarapertini82
il 05/02/2016 alle 19:28
Inviato da: scampipercena77
il 01/02/2016 alle 12:00
Inviato da: sagredo58
il 11/11/2013 alle 18:32
Inviato da: logan10
il 07/01/2013 alle 16:42