Melinda passeggiava per strada e d’improvviso si accorse di essere seguita da un’ombra.
Si girò di scatto e apostrofò quell’immagine:
E tu chi saresti?
Hi
disse l’altra
Io sono un’apple stampata con un’apple printer da un apple computer.
Cosa sei tu?
Melinda era sconcertata, lei, brava montanara della val di Non, proprio non lo digeriva l’inglese.
Ma caVa,
rispose l’altra
Come fai a non sapere che apple vuol dire mela che che apple è il simbolo di uno specifico standard di computer?
No, no, di ‘ste cose tennologiche non ne so e non ne voglio sapere nulla
rispose Melindae mi farai il piacere di parlare in modo che io ti capisca se vuoi che ti risponda.
Ok, ok, siamo permalosetti eh?
Il fatto è che la stampante che mi ha prodotta era una misera black & white, si, si, va bene una misera stampante in bianco e nero e allora sono rimasta stupita nel constatare che tu avessi un colore così diverso dal mio, ma a ripensarci mi accorgo che io sono di gran lunga migliore di te.
Non vedi come sono perfetta. Tu invece sei ammaccata, hai imperfezioni evidenti e poi....
guarda il picciolo: il tuo è piccolo piccolo, il mio è lungo e svettante. Si, si sei tu la mia brutta copia.
Melinda rischiò di diventare una stark dalla rabbia
Ma come ti permetti! Brutta copia di carta.
Poi si calmò e, sorridendo, chiese alla rivale
Scusa, ma la tua stampante che sistema olfattivo usa?
Sistema olfattivo?
E che è?
Una periferica nuova?
No caVa, è semplicemente la differenza tra te e la realtà.
Bye bye apple apple apple...
E la Melinda se ne andò senza più degnare di uno sguardo la rivale.
buona domenica Orco!