Un paio di settimane fa, ad una cena di pervertiti della mutua. un “grosso” personaggio della scena BDSM romana, salutandomi mi fa’:
ho letto un tuo commento sui pericoli e le precauzioni e ho pensato, ma guarda se non fosse il tacchinatore che è mi toccherebbe dire che è una persona seria.
Ovviamente ci ho riso su, ma, altrettanto ovviamente, la sua boutade mi ha fatto pensare.
Se chiedete in giro chi sia Oscuro, è probabile che riceverete giudizi quanto mai disparati e contrastanti su di me.Vi diranno che sono uno stronzo, un tacchinatore folle, una brava persona, un rompiballe, un ottimo cuoco, un tombeur de femmes, un furbastro. uno sfigato e così via (c’è una mia ex schiava che dice che sono una “zabetta” senza nemmeno rendersi conto che è lei la mia “gola profonda”
Se lo chiedeste a me, vi risponderei che sono un Orko e vi spedirei immediatamente la mia “vera storia degli Orki” per spiegarvene le ragioni
Al di là del folklore, però, sono davvero un Orko, e chi mi di me una percezione un po’ meno epidermica, potrà confermarvelo, perchè mano a mano mi si conosce appare evidente quanto di me ci sia davvero in quel racconto…
Sto divagando: “ I come to bury Oscuro, not to praise him”….
Voglio dire: sì lo ammetto sono un takkinatore! Però quante delle fanciulle che si sono lasciate conoscere da me possono asserire che io sia solo quello?
Per contro quante “tacchinande” mi hanno visto scomparire velocemente, non appena mi sono reso conto che non avevamo nulla a che spartire?
Ho sempre trovato una certa analogia tra i cercatori d’oro e il processo cognitivo su internet: bisogna setacciare una grande quantità di sabbia aurifera per trovare poche pagliuzze d’oro, così come si devono conoscere molte persone per trovarne una che si attagli alla nostra sensibilità e alle nostre esigenze (e noi alle loro ovviamente)
Un paio di mesi fa, sono stato lasciato da una donna a cui ho dato molto e su cui avevo investito moltissimo. Sono stato scaricato in modo davvero poco urbano, via MSN perché “se ti sento perdo lucidità”!
Detta fanciulla ha pensato bene di “addolcirmi la pillola” dicendomi:
ma tanto tu farai presto a trovare un’altra donna con cui consolarti
Non è stata questa, ovviamente, la cosa che mi ha ferito di più, ma, anche in questo caso, il mio maledetta bisogno di razionalizzare mi ha costretto a "ruminare" su tale affermazione.
Alla fine ho partorito una simpatica teoria che qui vi illustro.E’ molto comodo darmi del tacchinatore, ci si può serenamente servire di me per soddisfare le proprie esigenze e poi scaricarmi allegramente “tanto fa presto a trovarne un’altra”
La sensazione che spesso ho avuto è quella di essere una stazione di servizio: si arriva “mi fa in pieno grazie” si paga e si riparte.. “ah, dato che c’è, mi pulisce anche il vetro?”
Scrivo, ho un blog “tosto” (anzi due) mi pongo sempre con cortesia e educazione credo di essere uno che non si ferma all’apparenza e non ragiona per stereotipi, eppure alla fin della fiera la sensazione che provo è che spesso dall’altra parte del monitor nemmeno leggano ciò che scrivo.
Lungi da me sembrare patetico o impetrare comprensione e solidarietà; non sono nemmeno particolarmete depresso oggi, semplicemente ho avuto un piccolo rigurgito di insofferenza nei confronti della superficialità e della gratuità con cui spesso la gente si permette di formulare giudizi e di tracciare profili psicologico-comportamentali di chi, mi conosce solo per il nick e per quello “quello che si dice in giro”
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il 13/04/2019 alle 21:18
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