PARCO SOMMERSO BAIAARCHEOLOGIA SUBACQUEA |
IL BRADISISMO NEI CAMPI FLEGREI
Come l'eruzione del Vesuvio ha coperto e conservato le splendide città romane di Pompei ed Ercolano, cosi il mare ha sigillato i resti della antica Baia. Citata da Orazio , Baia era il piu' lussuoso posto di villeggiatura per i patrizi romani. E' un viaggio nel passato in un sito unico al mondo dove la bellezza ti lascia senza respiro. Resti di impianti termali, vasche ,alzati di mura e pavimenti a mosaico, sono oggi sommersi a pochi metri di profondità. Se vi appassiona il passato e vi piace l'archeologia Romana, questo è il "viaggio"......
LA FINE DEL MONDO...
l'ultimo fiume avvelenato,
l'ultimo pesce pescato,
vi accorgerete che il denaro non è commestibile....
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a cura del Gruppo Archeologico Napoletano
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« MASSACRO DI DELFINI NELL... | 12/03/2009 SPUNTA L'ANT... » |
Post n°31 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da sergius65
Rivivere gli antichi fasti di Baia quando, costellata da sorgenti termali, era considerata la «Pusilla Roma» e rilanciare le sue acque con un impianto collegato al Parco Archeologico: è l'ambizioso progetto del sindaco Antonio Coppola, che punta alla rivalutazione delle risorse geotermiche delocalizzando le aziende nautiche ubicate tra il porto e il Castello Aragonese. «È un programma doveroso - sottolinea il primo cittadino - Far rivivere le antiche Terme di Baia significa porre l'area flegrea al centro del processo di sviluppo turistico di Napoli e della sua provincia, con la riconversione in chiave turistica dei cantieri». Il piano, esposto in un dossier corredato da 19 foto, è stato inviato al Presidente del Consiglio Berlusconi, ai Ministri dell'Ambiente e per i Beni e le Attività Culturali, Prestigiacomo e Bondi, al Sottosegretario al Turismo Brambilla, all'ente Nazionale per il Turismo, al governatore Bassolino e al Prefetto Pansa. In dieci pagine il progetto, che «rappresenta una spinta per spostare i capannoni, un'autentica bruttura per il paese e per il mondo della cultura - aggiunge il primo cittadino Coppola - La rinascita economica, sociale e ambientale del territorio ha come imprescindibile presupposto il trasferimento degli impianti cantieristici». Non la pensano così i titolari delle aziende nautiche, che da tempo difendono le strutture produttive di Baia nonostante abbiano intrapreso il potenziamento in altri poli. Intanto l'Amministrazione comunale persegue il progetto di rilancio delle sorgenti termali dell'area flegrea, puntando a sfruttare gli spazi occupati dalle imprese. L'obiettivo far rinascere la Baia dei fasti imperiale di cui i siti archeologici, in parte discesi sui fondali per il bradisismo che interessa i Campi Flegrei, ne sono una prestigiosa testimonianza. E la riscoperta e lo sfruttamento delle sorgenti termali si integra in un progetto (sintetizzato nella legge 8 del 29 luglio 2008), con cui la Regione Campania ha dettato una disciplina articolata del termalismo per l'istituzione di un «marchio di qualità termale», volano per la riqualificazione del termalismo campano nello scenario nazionale e internazionale. «La valorizzazione delle risorse geotermiche - conclude il sindaco Coppola - è finalizzato al miglioramento della qualità di vita dei cittadini, ma è anche elemento di promozione di un turismo sostenibile. Basta guardare al passato e alla grande storia delle acque termali di Baia, famose per le loro qualità medicamentose, per rendersi conto dell'importanza del piano». (Fonte: Il Mattino) |
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