Creato da: fulvia1953 il 14/11/2011
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"Un  eremo non è un guscio di lumaca"  di Adriana Zarri

Con i suoi giorni brevi e le notti lunghissime, l'inverno è un abisso di luce e di buio; col suo silenzio è una stagione di ascolto, di attesa, di incontro: un incontro piu' intimo e segreto di quanto non sia dato in altre stagioni dell'anno: un incontro che ha sapore di casa, di madia, di stufe accese e di polenta. Bisogna per forza guardare dentro perchè di fuori non c'è nulla: solo stupende sfumature di grigio: dal piombo al perla, al luminescente al quasi bianco; e, se la nebbia si dirada, emergono le  braccia nude degli alberi, protese al cielo, inutilmente, come preghiere inascoltate. L'esaudimento, il calore, l'amore, si rifugia all'interno delle case; con le lampade accese, le tinte vive per contrastare gli smorti colori della terra. Ridimensiono la casa:Per risparmiare carburante mi rifugio in una sola stanza, a mezzogiorno. Tutto è piu' piccolo e raccolto. E dalla finestra guardo cadere le foglie, guardo scrosciare la pioggia, guardo salire la nebbia.

 

 

 

 
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Pensieri sulla giornata della Memoria

Post n°24 pubblicato il 29 Gennaio 2012 da fulvia1953

 L'anno scorso mi ricordo  andai ad una conferenza. Eravamo poche persone, ma ho notato che c'erano degli studenti e questo mi aveva allietato il cuore.  La presentazione da parte delle autorità mi lascia sempre indifferente se non annoiata, ma poi ha preso la parola un giovane studioso, parlava con animazione, pienamente coinvolto ed aveva diverse diapositive a conferma delle sue parole.  Quello che voleva dimostrare era come certe idee, che ognuno di noi rifiuta a priori perchè sono contro l'umanità, possano iniziare quasi per scherzo e talmente in sordina che nessuno penserebbe mai che muovano un'onda gigantesca di odio come quella che poi ha devastato l'umanità. I principi nazisti comprese le leggi razziali sono nati intorno ad un tavolino da bar dove erano seduti alcuni giovani di scarsa cultura ed intelligenza che passavano in chiacchiere il loro pomeriggio, degli sfaccendati senza talento, tra cui c'era Adolf Hitler, che, per non annoiarsi avevano cominciato a mettere su carta le regole di un immaginario partito. Idee assurde, ma che lentamente hanno cominciato ad attecchire incontrando via via, interessi e rancori personali finchè è diventato, nel giro di pochi anni, quel bubbone che conosciamo.                                                Questa cosa mi ha sconcertato,  mi ha inorridito e mi sono chiesta, cos'è l'uomo?

Quest'anno il 27 gennaio, giorno della memoria, ho ascoltato  i racconti degli ultimi testimoni, sopravissuti ai campi di concentramento. Parlavano direttamente da Auschwitz e con loro ho visto i forni crematori, le baracche e quelle distese enormi di filo spinato che li stringeva tutti in una morsa di morte. Ho visto i tavolacci di legno, i loro letti, quei numeri marchiati sulle braccia, ascoltavo le angherie di ogni genere, fatte solo per pura crudeltà e quei momenti ed anche quelle decisioni che, nel giro di un attimo, possono decidere la tua salvezza o la tua morte.  Non riesco a togliermi dagli occhi la vista di montagne di corpi umani, accatastati senza rispetto nè pietà fuori all'aperto, mentre dentro alcune baracche c'erano altrettante montagne di scarpe e vestiti e capelli e dentiere, ma queste era ben tenute perchè avevano la  loro utilità.  Quello che mi ha agghiacciato è stata l'intervista ad alcuni tedeschi responsabili di esecuzioni di massa di ebrei. Li osservavo in volto mentre raccontavano, erano senza emozione, assolutamente estranei, freddi e duri come se stessero parlando dell'elimanazione di oggetti senza importanza. e di fatto, l'ultimo intervistato ha confessato tranquillamente il suo odio per gli ebrei perchè erano la causa della distruzione dell'economia tedesca e di tante famiglie contadine, come la sua: " Quelli uccisi erano solo degli ebrei e  l'unica cosa che ho pensato mentre sparavo, era di prendere bene la mira e non risparmiare nessuno".  Ancora mi chiedo, cos'è l'uomo?

Queste testimonianze, questi pensieri, la voce tremante di chi aveva subìto e di contrasto quei volti impassibili con quel lampo di odio non ancora sopito degli aguzzini, tutto questo oggi l'ho avvertito con maggiore angoscia e mi accorgo che tutto è così precario, e quest'odio che è pura raffinatezza dell'uomo, dove ci porterà? 

 
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Commenti al Post:
Riyueren
Riyueren il 29/01/12 alle 16:59 via WEB
Carissima, la tua domanda alla fine del post è anche la mia, ogni volta che leggo, sento o vedo di cosa è capace la razza a cui apparteniamo(non faccio distinzioni, per "razza" intendo l'essere umano o dovrei scrivere meglio: "dis-umano"). Mi domando dove stiamo andando...e la risposta,quando la mia anima riesce a trattenerla un poco nella mente, mi fa paura. Qui sta nevicando.Un abbraccio.
(Rispondi)
 
 
fulvia1953
fulvia1953 il 29/01/12 alle 17:32 via WEB
La neve, che bellezza! Chissà se arriverà anche qua da noi? Ecco, la Natura, ritornare alla Natura perchè solo lei ci parla di Armonia. Un abbraccio grande!
(Rispondi)
 
lafatadelmare
lafatadelmare il 30/01/12 alle 08:46 via WEB
L'uomo è l'animale più feroce che esista, sia perchè dovrebbe essere dotato di ragione e la usa malissimo e sia perchè spesso non riesce a far tesoro dei suoi errori...pochi si rendono conto che la civiltà è memoria (perfino quando usiamo un cucchiaio vuol dire che abbiamo finalmente acquisito una forma di civiltà)eppure ancora dopo millenni non siamo perfetti e io credo che l'uomo non lo sarà mai perchè la perfezione non è il suo fine ultimo che resta, purtroppo, ancora sconosciuto e misterioso...l'olocausto è stato l'orrore più grande che il mondo abbia mai visto e non ha paragoni eppure cosa hanno imparato gli ebrei se non che devono torturare i palestinesi?
(Rispondi)
 
 
fulvia1953
fulvia1953 il 30/01/12 alle 14:12 via WEB
La civiltà è davvero memoria e la base su cui appoggiarci per andare oltre e progredire, ma noi riusciamo solo a muoverci nelle acque torbide delle passioni e roviniamo sempre tutto. Grazie, buona settimana!
(Rispondi)
 
 
Riyueren
Riyueren il 31/01/12 alle 21:50 via WEB
Cara Fata, concordo: di questi esempi la storia è piena.Non impariamo mai: tra gli animali l'uomo è la vera bestia... però quando il suo cuore si apre alla Bellezza è in grado di creare cose meravigliose per sé e per gli altri.Mi viene in mente una splendida poesia che Tagore dedica alla divinità:..Agli uccelli hai dato il canto, ed essi solo cantano. A me hai dato la voce e faccio di più, io ti offro un canto..
(Rispondi)
 
 
fabpat72
fabpat72 il 03/02/12 alle 09:29 via WEB
infatti! .. almeno fosse servito a loro l'insegnamento..buon fine settimana e grazie per la visita ^__^ ciaoo
(Rispondi)
 
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