Creato da fulvia.vaccari il 24/01/2008

Vi presento Fulvia

..così sono se vi pare...

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Ci sono solo

due giorni all'anno
in cui non puoi fare niente.
Uno si chiama ieri,
l'altro si chiama domani.
Perciò oggi è il giorno
giusto per

amare,

credere,

fare

e principalmente,

vivere.

 

Dalai Lama

 
 

Paura dei tuoi occhi,

di quel vertice puro

entro cui batte il pensiero,

paura del tuo sguardo

nascosto velluto d'algebra

col quale mi percorri,

paura delle tue mani

calamite leggere

che chiedono linfa,

paura dei tuoi ginocchi

che premono il mio grembo

e poi ancora paura

sempre sempre paura,

finché il mare sommerge

questa mia debole carne

e io giaccio sfinita

su te che diventi spiaggia

e io che divento onda

che tu percuoti e percuoti

con il tuo remo d'Amore.

 

Alda Merini

 

 

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Leggo...

Post n°131 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da fulvia.vaccari

... di Aisha,una giovane donna di 23 anni....è stata sepolta fino al collo e lapidata.
E' stata condannata a morte  da un tribunale islamico in una città della Somalia in mano ai fondamentalisti....la sua colpa? Essere sospettata di adulterio.
Si fatica a credere che tutto questo accada oggi,all'alba del terzo millennio.
Si fatica a credere che mentre noi veniamo "colpiti" da un susseguirsi di notizie di ogni genere..dalla crisi finanziaria alle elezioni americane...dalla velina di turno al campionato di calcio.....c'è chi viene colpito da pietre scagliate da suoi simili.Non sembra che abitiamo tutti questo piccolo pianeta,tanto è grande la distanza che ci separa.Si potrà mai arrivare a una vera integrazione?Potremo mai arrivare tutti ,uomini e donne,indipendentemente dalle nostre origini,a godere degli stessi diritti? Sarebbe bello poter ridare a ognuno la propria dignità, soprattutto a noi donne... ridarla a chi, in nome di chissà quale libertà sessuale,questa dignità l'ha persa insieme al vero significato della parola Amore....ridarla a chi,in nome di chissà quale rigore sessuale,a 23 anni ,viene giustiziata in pubblica piazza per aver cercato di capire il significato della parola Amore.

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Commenti al Post:
gardiniablue
gardiniablue il 29/10/08 alle 15:50 via WEB
Mentre da noi si dibatte sulla vita dell'embrione e da che settimana l'aborto vada ritenuto un omicidio, altrove, paesi di millenaria civiltà, uccidono donne adulte lapidandole, oppure (vedi Cina), con vere e proprie esecuzioni di massa per coloro che non scattano sull'attenti ascoltando il Verbo del partito! Per tacere di tutti quei paesi cui destiniamo i nostri aiuti umanitari che prevedono per la donna una vita di schiavitù e sottomissione. Penso, che anche noi donne, dovremmo unirci e far qualcosa e, non sbraitare, qui in Occidente, al calduccio delle nostre case e blog. Ciao G.
 
 
fulvia.vaccari
fulvia.vaccari il 30/10/08 alle 14:29 via WEB
Io penso invece che esistono battaglie e battaglie,tutte di uguale importanza dal momento che riguardano l'affermazione di diritti umani, ma che richiedono un tipo di lotta diverso.In alcuni casi non basta l'introduzione di nuove leggi che con l'inasprimento delle pene possono fungere da deterrente...ci sono realtà dove ci si trova davantisi un nemico forte,forte di ideologie radicate da millenni, anche tra la gente comune.Infatti non mi stupirei se alcune delle mani armate di pietre che hanno ucciso Aisha,fossero mani di donne.Battersi per una giusta causa ,nel mio piccolo, vuol dire parlare di quello che accade soprattutto quando tutti,come in questo periodo, sembrano indirizzare la loro attenzione altrove....lo si può fare usando toni pacati oppure sbraitando,non importa, perchè ritengo che le battaglie sono perse,nel momento in cui si smette di parlarne.Nel leggere quella notizia sul giornale,sono stata l'unica tra i presenti a provare sdegno....gli altri nemmeno l'hanno vista presi com'erano a leggere dell'andamento della Borsa .Non si può essere sempre in trincea,ma si può mantenere viva l'attenzione anche attraverso le pagine di un blog al calduccio delle nostre casa...sarà come una goccia nell'oceano...ma pur sempre qualcosa è.
 
animalia_blu
animalia_blu il 29/10/08 alle 20:09 via WEB
Nel nostro Occidente cosiddetto civile, le donne si fanno siliconare, si spogliano e si gettano in pasto al pubblico dalle passerelle mediatiche. Altrove, ma stesso pianeta, vengono invece coperte, seppellite e lapidate in pasto al pubblico. Che è lo stesso, alla fine: feroce e famelico. Sono due aspetti che sembrano dissonanti ma sono in realtà la stessa cosa. E' dal Neolitico, da quando l'umanità ha abbandonato la caccia e la pastorizia nomade per aggregarsi in comunità, villaggi e sostenersi con l'allevamento e l'agricoltura e dare così inizio a quella che chiamiamo civiltà, che l'antica cultura femminile e matriarcale è stata soppiantata con violenza. Una violenza contro le donne che ha permeato religioni ed etiche sociali: in Europa ha lasciato una lunga scia di sangue troppo spesso dimenticata. Milioni, MILIONI DI DONNE E BAMBINE UCCISE durante il lungo periodo dell'Inquisizione. Oggi continua con le neonate abbandonate e soppresse in Cina, le pratiche dell'infibulazione e della lapidazione nei paesi integralisti. Nemmeno nelle nostre case siamo al sicuro: queste nostre calde e comode case sono i luoghi deputati dove si verifica il più alto numero abusi e violenze sulle donne. Perchè siamo donne, perchè siamo PERSONE che chiedono quanto di più umano e civile: il diritto di esistere, di essere complete e libere di vivere e sognare una vita possibile. Nessun Paese, nessuna civiltà, nessuna umanità ha il diritto di definirsi civile fino a quando permetterà che questa violenza, fatta sul corpo e nella mente delle donne, e dei minori, continui, codificata ed accettata nei comportamenti e regole sociali.
 
 
fulvia.vaccari
fulvia.vaccari il 30/10/08 alle 14:42 via WEB
Grazie Dani per il tuo commento.
 
ty610
ty610 il 30/10/08 alle 08:34 via WEB
avrei potuto scriverti un bel commento come quelli sopra ma proprio non ci riesco...mi dispiace...tu parli di integrazione....beh a me di integrarmi con certa gente non importa un fico secco. ciao terry
 
 
fulvia.vaccari
fulvia.vaccari il 30/10/08 alle 13:52 via WEB
A te può non importare un fico secco ma per i nostri figli e le generazioni a venire sarà una realtà con la quale dovranno fare i conti .E' certo che nei prossimi anni i flussi migratori aumenteranno in seguito alla crescente crisi economica ed alimentare.Quello che dobbiamo auspicare è che grazie a regolamentazioni precise, si impari a convivere,nel reciproco rispetto,per far si che chi arriva nel nostro paese possa ben integrarsi nel nostro tessuto sociale.Sono finiti i tempi quando non si guardava al di là del proprio orticello.
 
   
ty610
ty610 il 31/10/08 alle 09:30 via WEB
Non era questo il senso del mio commento... ti do ragione alla grande per quanto riguarda i nostri figli e i nostri nipoti, al fatto che negli anni a venire saranno più gli immigrati di noi e che dovremo conviverci. io mi riferivo al fatto religioso e alle putt....(scusami il termine) che loro compiono in nome della loro religione. sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che da noi debbano esserci regole PRECISE che tutti debbano rispettare
 
witog
witog il 31/10/08 alle 06:30 via WEB
Che fare? ... I pacifisti ostacolano le vere battagie di liberazione. Siamo colmi di contraddizioni e ci sediamo aspettando e guardando. Il solo parlare non è vano, ma senza conflitto, il processo di cambiamento diventa eterno.
 
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