Ci sono solo
due giorni all'anno
in cui non puoi fare niente.
Uno si chiama ieri,
l'altro si chiama domani.
Perciò oggi è il giorno
giusto per
amare,
credere,
fare
e principalmente,
vivere.
Dalai Lama
Paura dei tuoi occhi,
di quel vertice puro
entro cui batte il pensiero,
paura del tuo sguardo
nascosto velluto d'algebra
col quale mi percorri,
paura delle tue mani
calamite leggere
che chiedono linfa,
paura dei tuoi ginocchi
che premono il mio grembo
e poi ancora paura
sempre sempre paura,
finché il mare sommerge
questa mia debole carne
e io giaccio sfinita
su te che diventi spiaggia
e io che divento onda
che tu percuoti e percuoti
con il tuo remo d'Amore.
Alda Merini
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Post n°165 pubblicato il 23 Luglio 2009 da fulvia.vaccari
Ieri sera in fase post doccia,mentre sul balcone cercavo di captare ogni movimento di foglie a testimonianza della presenza di una improbabile brezza serale,mi sono ritrovata a sorridere pensando a una barzelletta che mi era stata raccontata nel pomeriggio. Oggi invece sorrido nel considerare a quali attinenze e somiglianze con la vita reale mi ha portata a pensare la storiella in questione. Ok...molto lo fa il caldo afoso di questi giorni che disidrata il cervello, ma provo a scriverla anche se so perfettamente che le barzellette rendono più dal vivo per il tono di voce,l’espressione,la mimica….ci provo solo per testare se sono io che necessito di FERIEEE!!!
PARTITA A GOLF IN PARADISO Tre giocatori,Mosè,Gesù e un vecchietto…..lo scenario è meraviglioso…..un tranquillo lago oltre il quale si apre un piccolo prato circondato da alti alberi millenari….in mezzo al praticello,la buca…l’ultima,la più difficile,la decisiva. Mosè si appresta a tirare,prende la mira e sferra il colpo. Tiro eccellente ma corto…. la pallina dopo essersi alzata sembra ricadere in mezzo al lago. Allora Mosè, con fare indifferente, allarga le braccia e come per incanto le acque del lago si aprono….la pallina rimbalza sul fondo fino al prato per fermarsi a una spanna dalla buca. Gesù si concentra,fissa in lontananza la buca e tira. Altro tiro eccellente ma corto….la pallina sta per cadere in mezzo al lago. Allora Gesù con fare indifferente fa un gesto con la mano e come per incanto la pallina scivola sull’acqua,raggiunge il prato e si ferma a una spanna dalla buca. E’ il turno del vecchietto…..afferra la mazza e senza nemmeno prendere la mira,tira. Tiro orrendo che nemmeno un principiante riuscirebbe a fare peggio….infatti dopo poche decine di metri la pallina cade in mezzo al lago ma sopra una foglia di ninfea. Dalla riva una rana spicca un salto e inghiotte la pallina….sta per tornarsene a riva quando una enorme aquila scende in picchiata e con gli artigli afferra la rana. La porta su,su,su nel suo nido per sfamare i suoi piccoli ma, ritrovandosi nel becco la pallina,la sputa. La pallina scende a tutta velocità rimbalzando sui rami e..... arriva direttamente in buca. Allora Mosè rivolgendosi a Gesù sibila : “Odio giocare con tuo Padre”
Voi non so, ma io la trovo deliziosa…. le attinenze col reale?In molti ambienti, lavorativi e non,la regola dovrebbe essere che, per raggiungere un obbiettivo, ognuno dia il meglio di se…poi però capita,non di rado, che arrivi il fenomeno,”l’acchiappatutto”che altro non è se non quello che gioca più sporco,senza il minimo ritegno e….puff!!! Fatica,impegno e meriti vanno a farsi friggere(un riferimento al post precedente mi sembra doveroso.) Ohhhhh, direte voi…..guarda questa cosa tira fuori da una semplice,innocente storiella! A dire il vero mi è venuto anche un altro pensiero…..mi sono resa conto che della storiella in questione si può cambiare versione,rendendola più attuale, il risultato non cambia…sempre barzelletta resta. Ora….il paesaggio paradisiaco con tanto di lago con ninfee,prato all’inglese,alberi secolari…..potrebbe essere il parco di una villa…una a caso…quella della quale mi sfugge il nome,ma avete capito quale. Mosè e Gesù (non me ne vogliano) potrebbero essere due belle ragazzotte….due a caso,maggiorenni, piene di voglia di fare…fare le veline oppure le ministre oppure fare e basta…che si giocano il tutto per tutto….mi sfuggono i nomi…ma non è un particolare rilevante Il vecchietto….potrebbe essere …che ne so…un ricco imprenditore oppure un importante uomo politico o tutti e due messi insieme… uno a caso….uno del quale mi sfugge il nome,ma avete capito chi. Anche la frase conclusiva cambierebbe di poco con una ragazzotta che rivolgendosi all’altra sussurra “ adoro giocare con Papi”.
Mi sono testata da sola e sono arrivata alla conclusione che tutti questi pensieri profondi da una barzelletta sono il segnale che ho bisogno urgente di ferie, però…. CAVOLI!!!!! La mia versione fa quasi più ridere dell’originale.
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Non ti conosco, e son passato per caso dal tuo blog, incuriosito dal fatto che tu eri passato per io mio...
Ma ho letto con molta attenzione sia la barzelletta che la tua associazione di idee, se così la vogliamo chiamare, e purtroppo mentre trovo molto graziosa la storiella, non trovo per niente divertente la seconda.
Nota bene, non è te che giudico, assolutamente no, ma il Papi in questione, che padreterno lo vuole diventare, purtroppo io non trovo divertente nulla di quello che fa, di quello che dice, e di quello che predica..
Un abbraccio, spero che tu possa tornare a fari visita, mi farà piacere, sinceramente tuo... mauro :))