Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post N° 224
Post n°224 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da claudiomoraldi
Cittadino X
Guarda… satira e vento, sparsi tra soldi stampati di fresco, in combutta con un giorno di perdite finte e forti, eppure improduttivamente nervose, che spazzano posti reali. Per sorgenti fittizi, innaffiati di America ed Europa, miliardi e miliardi, in un ciclico zero.
La folla fallita, guarda folate di fresco denaro, sciogliersi al sole, un pallottoliere oleato.
E un giorno di tutti, e per questo arrendersi di giacche nere, c’è un mondo reale che vive costante, e che ama, che odia, che spera, che sopravvive fregandosene di crisi e di banche. Sono quelli che non hanno futuro da anni.
Che vivono al limite di un pezzo di carta, che dice che si! sono si! produttivi, ma non servono a niente! e il rinnovo va bene, finché il lavoro e in attivo o finché “non troveremo di meglio”, nessuna regola nessun reclamo. E si sommano anni su anni, e ti ritrovi vecchio, non vale la pena di avere famiglia, in un mondo in cui il rischio d’impresa e la finanza fittizia, sorpassano il bene comune, di un cittadino X.
C.Moraldi |