Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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CRONACA NERA
Post n°226 pubblicato il 05 Marzo 2009 da claudiomoraldi
Cronaca nera
Freddi delitti affrontati consci, nelle mani sangue altrui; Quello che potevi evitare, quello, che potevi deludere, il rimpianto di un giorno comune ed insieme la colpa!
Inossidabili prove nelle mani dei RIS, la parola di un giudice che vanifica il tutto, davanti ad una faccia “pulita” di pochi anni e di poco sapere, cresciuta nel marcio o nel bene, siamo tutti colpevoli per atti di noia!
Mentre famiglie distrutte nell’ora di cena, si caricano di lacrime amare, in attesa di una giustizia che tarda a venire, nel rispetto del suo regressivo, impulso e di animi spenti, soltanto da fati di cronaca nera.
C. Moraldi
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