Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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SPARI DI PIOMBO
“Anni (Confusi)
Anni distorti
dal tempo.
Detestabile gente.
Anni che volevano
una risposta
ma che non
facevano domande.”
Sicura,
Sicura la vita ti bacia
sul viso appena abbozzato,
insanguinato e rabbioso
di colori scuri e forti,
con macchie nere,
striate di viola allungate
a forma di piccole,
punte sottili.
Senza volto, vacuo,
i tui capelli corvini,
cadenti, si perdono
in un mare
di carne rossa
e secca.
Come il vino
buono che riposa
in attesa di qualcosa
o di qualcuno.
Amabile, eppure
feroce e tanto triste.
Donna,
di forti discorsi,
pensieri,
azioni e viltà!
Vivi ancora
nell’edera scura,
in un sereno futuro,
che pulisce
le mani
sporche,
nella fonte
dell’incertezza
passata.
Di persone
ormai vecchie,
che si rotolano
in un pezzi
di vetro,
graffiandosi
piano,
con il ricordo
del tempo!
E di altre persone
annientate,
distrutte!
Avendo
ancora amarezza,
con lo stesso
e più vivo
rancore,
degli anni
e di sempre!
Claudio MORALDI