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Post N° 205

Post n°205 pubblicato il 17 Luglio 2008 da claudiomoraldi

08/01/2008

Baci e abbracci

 

Baci e abbracci dal duemila

e per duemila volte ancora,

per i sogni di domani,

che li sogneremo ancora.

 

Per il tempo che c’abbiamo,

e per quello che ci resta,

nella vita e nella morte,

prima il cuore….

prima il cuore….

poi, la testa!

 

sveglia presto la mattina,

per andare a lavorare,

tutto il giorno e tutti i giorni,

in un bagni di sudore.

 

veder bruciare due cerini,

odore che si scoglie al sole,

come un gelato nelle mani,

in ricompensa di un dolore.  

 

E baci e abbracci nel vedersi,

a molti mesi di distanza,

e raccontarsi un po’di vita,

che poi di vita ne hai abbastanza!

 

E baci tanto per capire,

se questa vita è eccezionale,

o se è comune solamente,

come si legge sul giornale!

 

E baci e abbracci di dolcezza,

gettati dalla porta accanto,

che non si esigono davvero,

ma si ricevono soltanto.

 

E nella testa due persiane,

sulla finestra di un cortile,

ed una porta originale,

che si usa solo per uscire.  

 

C.Moraldi

 

 
 
 

Post N° 204

Post n°204 pubblicato il 15 Luglio 2008 da claudiomoraldi

15/07/2008

La spada dei cieli è 

in un mare profondo

 

Troncati di netto,

con l’acqua che

spezza le ossa,

come un

carnefice irrequieto,

che macella senza sosta.

 

la spada dei cieli,

divide l’aria sottilmente,

e piantati in un

mare profondo,

che sa di benzina

e di sangue

e di legamenti sconnessi,

dal resto di

un corpo informe,

frantumato.

 

Intanto dall’esterno,

e dai sedili sgualciti

di stoffe eleganti

della prima classe,

si vedono parti indecise,

che sanno volare,

ma annegano piano,

senza fretta in

questa giornata calda,

in cui il vento non c’è

e la pioggia non cade.    

 

E umanità che così,

si prostra poche volte,

e sempre in

situazioni di dramma,

forse per tragedia

o per ironia,  

ha il suo volto umano,

dove l’umano è finito.

 

C.Moraldi

 

 
 
 

Post N° 201

Post n°201 pubblicato il 14 Luglio 2008 da claudiomoraldi

14/07/2008

Visti da lontano

sembriamo tutti

brave persone   

 

Addio ragazza,

di un nome comune,

come sono i tuoi tratti,

vista da una tv

a colori addensati,

e sbiadita nel rosso,

di un sangue,

divenuto oramai,

tanto comune.

 

rilasciata da un

vento secco,

stupido e tanto cattivo.

nei suoi occhi,

si annidano tagliole,

di rabbia,  

piacere e di vendetta,

e voglia di vivo….

voglia di estirpare

la carne,

a partire dagli occhi,

di spaventare,

persone sole, confuse,

da uno spiraglio di vuoto,

 

E un barlume di cattivo,

che ognuno

ha dentro se,

per riconoscere l’altro.

 

C.Moraldi

 

 
 
 

Post N° 200

Post n°200 pubblicato il 14 Luglio 2008 da claudiomoraldi

14/07/2008

Desolazione, incertezza

e finzione stanca

 

Buoi nei luoghi stanti

e muffi di calma,

e statica desolazione

e in apparenza morti

in superficie,

dove tutto tace

per essere risvegliato

da un urlo.

 

Fingiamo interesse

negli interessi degli altri,

ma non ci

importa poi tanto,

di quello che fanno,

da un giorno che passa,

portato a domani,

gridiamo e gridandolo,

ci rendiamo conto,

di non avere più voce.

per nulla annullati

dalla vita, e disgregati,

da una consuetudine,

di buone maniere,

che ci sopprimono

il carattere, non

rendendolo più il nostro,

ma quello,

delle brave persone,

che siamo da tutta la vita,

e per gli anni a venire,

in una coltre di nero,

che si abbatte

in un mare di notte,

“chi la vedrà!”

come parole nel vento,

che parlano piano,

al rimbombo di

stelle filanti,

alla fiera di una città,

che non ha nome,

ma solo colori sgargianti,

in questo raggio di luce,

che è la vita,

e di questa candela fioca,

che è l’emozione

e stenta a brillare davvero.   

 

Amiamo la gente

in maniera diversa

e ugualmente

la odiamo!    

 

C.Moraldi

 

 
 
 

Post N° 199

Post n°199 pubblicato il 11 Luglio 2008 da claudiomoraldi

 

11/07/2008


Carne disfatta,

morenti di un

giorno comune


Morenti in un giorno

comune di carne

disfatta, dal caldo

e dal logorio della vita.


morenti, e savi si fondono

per scopi comuni

che sanno dividere pezzi

di torpori assenti

o resti di cocci smussati

nei bordi.

Oramai si capisce

che il guaito dei cani

e solo un scatto comune

di persone ordinate

che erigono un lamento,

Come ultimo scopo

di un vivere migliore.


E la vita che deraglia

e si abbassa sul fondo

in un tono ogni anno

più basso, e increduli,

statici, economisti

della domenica,

vomitano il loro giudizio,

su da farsi,

in quartieri distrutti,

dal mostro del benessere,


assuefatti oramai

come una droga,

non cara ma costante,

e non sappiamo

che fare se non alla

fine morire!


in una pozza

di soave candido e

lieto bianco rigurgito,

affogato dalla benzina

e dal pane e dal latte.


Che crescono piano,

come i fiori o l'erbaccia,

che si vede

dalla strada veloce,

al ritorno da un

viaggio lontano.


C.Moraldi

 
 
 

Post N° 198

Post n°198 pubblicato il 10 Luglio 2008 da claudiomoraldi

10/07/2008

Collerici indecisi

 

Solo decido di essere!

in un mondo di due

legati a meta barcollanti.

 

Collerici indecisi,

eppure tanto delusi

da una vita vissuta

e da mille silenzi.

 

che alle volte deridono,

spogliano, insultano,

ma non ti fanno

mai restare

unicamente in te,

disperato ti rifugi

in altri che sono

come sei tu.

 E t’illudi di

comprendere la

malinconia che

cova sotto la tua

indesiderazione,

che da anni crei,

come un vaso

di ceramica.

 

E tu detesti il mondo,

perchè ai tuoi occhi

compare tanto bello.

 

C.Moraldi   

 

 
 
 

Post N° 197

Post n°197 pubblicato il 09 Luglio 2008 da claudiomoraldi

09/07/2008

La distrazione

ci porta a domani 

 

Mi immergo

in quello strato

della sera

in cui fa scuro.

 

e quando un pensiero

m' avvolge

in questo brunire,

vedo distrattamente

fuori, come da una

televisione, antenne storte,

e case di mattoni rossi 

che pian piano,

si spengono lentamente

e si allunga la giornata mia,

come un ombra scura

si stacca assume la

vita che gli devo,

e contaminando la notte,

con le sue svagate dolci forme,

o brutta come un cane

arrabbiato se ne va in giro

ridendo delle regole.

Imposte dalla  gente

o che si libera,

negli anni come alla

fermata di un autobus,

che non passa più!

per scelta di una

persona o più per

rancore di anni

di inerzia totale.

anima triste è

l'ombra di un

uomo di notte!   

assumendo un tono

diverso greve

ma tranquillo

si svincola,

come un giocatore

e si lascia tutto

alle spalle, e oscurata

dalla notte, si fa

beffe di un mondo

che vive

facendola morire.

 

Pero...

il buio ci porta a essere

più calmi e riflessivi,

e la giornata scivolata

oramai davanti a noi

ci distende, in una

solitudine fatta

d' un cuscino

di pensieri ricamato,

e di mille 

vicoli passeggeri.

 

da cui avremo

il meglio del resto

della notte,

e saremo in un germoglio,

di luna bianca, distratta,

che ci porta a domani. 

 

C.Moraldi

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 196

Post n°196 pubblicato il 07 Luglio 2008 da claudiomoraldi

(s.claudio)

07/07/2008

Il ricordo rimane

di quello che fummo

 

Restiamo in palazzi,

distrutti condivisi

a metà in un nulla perenne.

E viviamo distratti

il resto di quello

che abbiamo,

scartandone brutti

momenti, come 

tagli di un film,

riuscito per metà,

che deve finire bene.

 

E ci piacciono regali,

di marca

e momenti costosi.

Pur non potendo

Permetterceli,

ipotechiamo la vita,

per falsi di classe

o vana apparenza

e sostanza illusoria,

che si smaschera,

piano nel corso

degli anni.

 

Fino ad arrivare

all’osso di un

tavolo, ricoperto

di tarli e di una

vecchia tovaglia

sgualcita, dagli anni

e da feste,

che sanno mentire.

 

Filosofia del riscatto,

in tratti di tempo,

o pezzi di anni

che mostrano piano,

come passa una

vita, avvolta

nel vuoto, di una

promessa saldata.

 

in piccoli ricordi

di noi che ci

cambiano il viso,

in un ricordo sbiadito,

di quello che fummo.   

 

C.moraldi

 

 
 
 

Post N° 194

Post n°194 pubblicato il 27 Giugno 2008 da claudiomoraldi

27-06-2008

L’orgoglio e la fame

 

L’orgoglio va a braccetto

con la fame,

mentre gente piange

per strada,

i più hanno crisi

di ansia

e incertezza di un futuro,

che si presenta

quando meno te l’aspetti,

e ti colpisce alle spalle.

 

Glia altri si arrendono

come navi alla deriva,

in un mondo di scogli,

e ridendo dell’ultimo

sorriso concesso.

 

Moriranno in un

mondo che mira

ad ucciderci tutti.

 

E per le strade

che traboccano

speranze,

pazienza 

e incertezza

mista a paura.

 

Io guardo la gente

che comunque

continua a vivere,

ridere e persino

nascere e morire.

 

L'Italia non si ferma,

ma decisamente,

sta rallentando.

 

C.moraldi       

 
 
 

Post N° 193

Post n°193 pubblicato il 20 Giugno 2008 da claudiomoraldi

Piccolissimo e breve,

cambiamento in attesa

 

Lentamente cade una nuvola a terra

e la gente si serve a proprio piacere,

mentre pezzi di essa si distruggono in  

strada.

 

Persone festeggiano solerti

la loro fortuna, lacerati  dall’interno

fin nel profondo di un  supermercato

che ama i prodotti a buon prezzo.

 

Intanto pezzi di rame e cocci di vetro

sono mischiano insieme.

 

Depositati in cantieri aggrappati

alla vita con fili di nastro isolante

e mischiati con calce e detriti

di scarti di legno.

 

Paralumi al sole, si beano

di una stanza vuota che riempie

l’aria di caldo.

 

Fa morire le piante con spietata

lentezza e disciplina, accuratamente

scelte, una per una, giorno per giorno.   

 

In attesa di una piccolissimo 

e breve cambiamento, in un futuro

imprecisato, che ci ristori e ci calmi

e ci acquieti. 

 

C.Moraldi

 
 
 

Post N° 192

Post n°192 pubblicato il 19 Giugno 2008 da claudiomoraldi

CHIama!

chaima solo una volta, e dimmi quello che voglio!

chiama spandimi di un calore e di serenità.

sapori e segreti desiderati.

chiama!

assolutamente persa in questa spirale

di giorno che porta a ricordi lontani.

serenamente vita eppure destinata

ad essere una retorica distruttiva.

in questo tempo di guerre e di sangue

eppure mi aspetto ancora che chiami.


brutta stronza!

C.Moraldi

 

 
 
 

Post N° 191

Post n°191 pubblicato il 10 Giugno 2008 da claudiomoraldi

 

08/06/2008

Bianco e Nero

(a mio cugino Davide) 

 

Scarpe lucide in un

campo sicuro e sacro.

 

Cerchi dorati, vestiti sfarzosi,

bianche tracce candide,

folate di abiti gonfi

e confetti a tono.

 

Il futuro appare sicuro e semplice,

in quest’oggi di riso.

Dall’alto di queste sponde,

condivise, in altari antichi.

 

Chiese assolate in un quadro sicuro

e libero da colori freddi.

Ed in quello la folla

di un giorno,

in cui ami la gente,

con graziosità sincera.

 

Nel vento, nel bianco;

nel riso e nel nero,

appoggiato ad un abbraccio,

placido e mesto,

dischiudi le labbra

per un sorriso sincero.

 C.Moraldi

 
 
 

Post N° 190

Post n°190 pubblicato il 05 Giugno 2008 da claudiomoraldi

 

“Mangiamo soltanto”


Distruggi la vita

dal giorno alla sera

col tuo fare leggero

di stracci eleganti,

lavoro solerte

e finte maniere.


Famiglia sbeccata

da tratti di vita

che vive pesante

e che scorre lenta

nel riflusso di noi,

che viviamo incapaci

di un gesto,

impotenti davanti a te

che ammonisci.


Tarli incomprensibili

nella mia testa

scavano vie che portano

a strade mai prese,

ed un riflusso di vita

bagnata negli occhi,

che scende sul viso.

Incomprensibile per questo

giorno così strano,

eppure tanto uguale.


C.Moraldi

 
 
 

Post N° 189

Post n°189 pubblicato il 05 Giugno 2008 da claudiomoraldi

Lame affilate

e cielo terso

 

 

Il rifugio

 dei vinti,

dei vecchi,

e dei nati!

in un mondo

che butta,

in quartieri

di nulla.

La vita va

avanti

appesa a

piccole cose,

che fanno

campare davvero.

 

Reietti del

fattore tempo,

di case,

di molti non so,

ma si

saprà la fine?

la bruttura

inizia da ieri.

 

Nel rimpianto

di quello che

siamo stati

un tempo.

 

Italiani davvero!

 

Ora soltanto

il confronto

col PIL

è fittizio

di banche

fittizie,

case e

grandezze

fittizie.

 

Recuperare

il confronto

d’Italia sommersa,

da modi di fare

scomposti,

in segmenti

di tempo.

E gettare una

cima a persone,

che affogano piano,

ma che sono

gia morte,

in un nulla

che inghiotte,

mastica forte,

stritola gente,

e sotto ad un altro.  

 

C.Moraldi    

 
 
 

Post N° 187

Post n°187 pubblicato il 22 Maggio 2008 da claudiomoraldi

“Lavoro e Sanità”

 

Lavoratori stanchi,

cadono da impalcature

momentanee,

o rimangono fermi davanti

a una palla di ferro,

che sbatte in

un supermercato impazzito,

da prezzi al dettaglio

che sanno di sale.

 

E un urlo che sale

dall’alto; 

accoltellano persone innocenti; 

che piangono al sole 

ora  lacrime verdi.

 

 

Mentre un uomo, le

accompagna in ospedale,

in una interminabile,

fila compatta di

gente, unita e arrabbiata.

 

 

Intanto altri desistono,

si staccano dal branco.

 

 

Alcuni se ne vanno a morire 

isolati, altri si accingono

a curarsi da soli alla buona.

 

C.Moraldi   

 
 
 

Post N° 186

Post n°186 pubblicato il 21 Maggio 2008 da claudiomoraldi

I galleggianti

 

Non ci amiamo veramente,

tendiamo a sopravvivere tutti!

e rimaniamo galleggianti vuoti,

in un mare sporco,

che ci porta lontano

e ci toglie la nostra interezza.

 

Pian piano senza fretta,

rifluiamo in scarichi fognari.

 

I più fortunati affogano,

stanchi di reggersi a galla.

 

Così nel profondo di noi,

abbiamo migliaia di colpe.

 

Ed ancora più grande,

quella di essere assenti

al richiamo della vita,

Che non muore ma

viene uccisa.

 

C.Moraldi     

 
 
 

Post N° 185

Post n°185 pubblicato il 20 Maggio 2008 da claudiomoraldi

“I pessimisti”

 

C’è il sole,

si vede la gente

litigare per nulla.

 

Aggrappati ad

una felicità,

che si spera

sia falsa.

 

Per essere miseri

un giorno di più.

 

Non importa

il risultato

ma avere ragione.

 

In questo strano

tempo malato.

 

C.Moraldi

 
 
 

Post N° 179

Post n°179 pubblicato il 07 Aprile 2008 da claudiomoraldi

Va dove il mondo


Va dove il sole và
nella sera
Và dove il mondo va
come vela
Là dove le dita son pensieri
E le parole
Danzano sul mare

Ali come farfalle senza peso
Và dove il cielo và
Dentro la terra
E le paure salgono fra le stelle
Luci fra suoni scuri
che chiamano dal mare
Tu và dove il mondo và
nella sera

Patrizia  Laquidara

 
 
 

Post N° 178

Post n°178 pubblicato il 04 Aprile 2008 da claudiomoraldi

3-9 Settembre 2003

 

La finestra bianca

 

 

Alle volte guardando

fuori dalla mia finestra,

vedo luci soffuse

di un palazzo rosso,

tristemente abbandonato

al decadere del tempo.

 

E in questa solitudine,

il mio sguardo rallegra.

Poiché toglie un po’

di peso alle mie giornate

e cambia la tristezza

in dispiacere.

 

E quando sprazzi di luce

aprono il mio cuore,

ne ho pena

e amore insieme.

 

E la finestra bianca

dirimpetto a me piange,

in una luminosità irradiante.

 

C. Moraldi

 
 
 

Post N° 165

Post n°165 pubblicato il 11 Marzo 2008 da claudiomoraldi

Sorrisi digiuni

Sorrisi digiuni da anni,

chi ride da tempo

ha rughe profonde

e voi pelle liscia e curata!

ma vi alzate al mattino

con una tristezza profonda

che vi esce da gli occhi

per cadere nel vento.

E chi ha molte rughe

non piange poi molto passato.

e va avanti in un giorno

in cui tutto è sbagliato.

sorrisi digiuni è in questi mi trovi?

Etichettandomi così! 

severamente mi sento deluso,

poiché non sono!

ed io che sempre ho un sorriso,

vi ascolto sentirmi scagliare

un marchio di un uomo,

che non e il mio e che non sarà.

 E il non conoscermi affatto,

superficialmente

parlando di gente

che si muove e respira,

in un mondo di spine

attento a non pungermi,

ma sorridendo con

lo stesso sorriso,

che mi porto in giro

da sempre, oramai.

 

C.Moraldi

 
 
 
 
 

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