vagabondaggi

Un altro anno senza te, un altro anno in cui la tua assenza brucia e fa male come ogni giorno da quel maledetto 2 giugno 2007…

Dicono che il tempo lenisca il dolore, ma non è vero…ogni giorno ripercorro la tua morte e ogni momento della tua assenza, è come se mi fosse stata strappata un parte di me senza possibilità di recupero e il dolore è fisico. Ti rivedo e ormai lo farò per sempre sotto  quel lenzuolo, incredula che tu, il mio grande padre, l’uomo della mia vita fossi morto così, in mezzo ad una strada.

Tu che correvi a raccogliere le lucciole per farcele vedere, tu la cui mano forte sembrava proteggerci da ogni bruttura del mondo, tu che ci hai protetto e amato sopra ogni cosa…Tu l’amore assoluto della mia vita.

La mia vita per un attimo ancora insieme, la mia vita per perdermi  ancora nel tuo forte abbraccio. La mia vita che senza te ha perso il suo senso…

Ma domani indosserò quella maschera e sorriderò perché le lacrime di te non turbino questo 19 marzo, perché non si dica come sempre che io trascuro chi fa l’onomastico in questo giorno.

Tu sei sempre nel mio cuore papà e la tua assenza mi consuma… E non posso rassegnarmi…Non ci riesco. Fa male … Fa male…