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Messaggi del 21/11/2014
Post n°779 pubblicato il 21 Novembre 2014 da gameplayer
Tag: la mia anima, un po' di me
Si dice che arrivi sempre un momento di svolta ad una certa età, e come già scritto in un precedente post , sento di essere sul cammino di un cambiamento molto profondo. Mi rendo conto che man mano che procedo, ad una ad una cadono le mie sovrastrutture per privilegiare quella che sono realmente e che sto diventando.
Tutto si manifesta concretamente in una serie di evidenti e macroscopici cambiamenti di atteggiamento; abbandonato quel desiderio di armonia universale e quel buonismo esistenziale che mi rendeva puntaspilli per chiunque , ho cominciato a mettere a fuoco le miei esigenze, il mio modo di essere. Star bene con tutti, comprendere ed accogliere tutti va bene , ma nella cerchia più stretta , quella più vicina, faccio accedere solo le persone che sento veramente affini. Non è una selettività che ha il sapore di snobismo, semplicemente il desiderio di non disperdere le mie energie in amicizie che evidentemente non hanno futuro per la troppa diversità. Quando parlo di diversità non intendo ovviamente il livello scolastico o culturale, ma di vedute ed approccio alla vita. E’ indubbio che tengo a distanza quelle persone che vivono il rapporto con me come l’approcciarsi ad un dispensatore di ascolto, aiuto, sostegno, senza mai porsi il dubbio se sia il momento giusto per prendere, o sia quello invece di starsene in disparte .
Ribadisco, il mio aiuto non mancherà mai, ma in quanto all’avvicinarsi alla mia sfera personale, beh, quello è tutto un altro conto.
Non si danno più perle ai porci , quindi non elargirò più nulla di me stessa.
Un altro atteggiamento che mi rendo conto è cambiato , è che ho cominciato a tenere a distanza i nuovi rapporti di amicizia, fintanto non mi convincono , non mi permetto di aprirmi, mostrarmi. Insomma. non riesco più ad adattarmi a tutto, a gettarmi a capofitto impulsivamente. Consapevole di ciò che è meglio per me, attendo di esserne convinta .
Allo stesso tempo le persone che sono nella cerchia più stretta e quelle che faccio entrare hanno tutta la mia devozione e attenzione, lo scambio è ricco e profondo e mi sento “vista” ed accettata nella mia complessità, come io spero di fare con gli altri . Dura, esigente, probabilmente sì, ma sicuramente più intimamente soddisfatta della qualità delle relazioni.
Pochi ma buoni avrebbe detto mia nonna.
E’ cambiato inoltre anche il modo in cui mi approccio alle controversie , una volta avrei combattuto verbalmente allo stremo per farmi capire, ora invece, non mi interessa farmi capire a tutti i costi, esprimo garbatamente il mio pensiero , a volte anche in maniera ironicamente soft, una volta, forse due , ma proprio per togliermi ogni dubbio, nell’ottica di “ che ha orecchie per intendere intenda” Se c’è una non comprensione mi ritiro, col sorriso sulle labbra, nel silenzio e nel distacco educato.
Mi sto abituando anche a non patire più ma mia diversità caratteriale, che mi comporta una profonda solitudine .Ho ormai ben chiaro il mio destino, di esserci per gli altri, ma di essere accompagnata da un senso di solitudine fatto di distanze, emotive, chilometriche , alle quali ho fatto buon viso a cattivo gioco. Tutto sommato, a parte qualche volta, la mia solitudine non mi pesa più. Vivo intimamente , autonomamente, in piena consapevolezza di chi sono , della realtà che mi circonda , di cosa sono capace. Altresì non tollero più l’ipocrisia dalla quale mi sottraggo con un sorriso e il silenzio…
Cosa sto diventando, non lo so ancora, sicuramente una persona più salda sulle sue gambe e in un cammino personale da affrontare , privo di quei sogni e speranze che illudono soltanto, senza riempire nulla.
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