Cuor di capitano. Gli occhi velati dalle lacrime, perché lui è fatto così: inutile marcare le emozioni. E dopo il viaggio a Bari, andata e ritorno in giornata per mettere nero su bianco, è tornato a Pegli a prendere le sue cose. Se il Genoa ha superato l’estate orribile del 2005, può e deve ringraziare uomini come Cristian. “Sto vivendo uno stato d’animo difficile da descrivere. In questi casi è preferibile lasciare spazio all’anima del professionista, ma è impossibile cancellare con un colpo di spugna, le emozioni provate nei quattro anni vissuti a Genova. Desidero ringraziare e abbracciare simbolicamente i tifosi genoani. Non è stato facile vincere tre campionati di fila. Il ricordo più bello? E’ legato al tributo che la tifoseria mi ha dedicato alla festa promozione. Quella corsa sotto la Nord ha avuto più valore di cento battaglie sportive. Non ho chiuso occhio per la felicità quella notte, è stata la prima e unica volta che ricevevo una dimostrazione del genere in vita mia. Mi resterà il cruccio di non aver vestito la maglia del Genoa in serie A e assaporato il clima di una sfida come il derby. Si può tranquillamente parlare di divorzio consensuale. E’ stata una scelta professionale e da padre di famiglia. Difficile ma ponderata insieme alla società. Non ho appunti da muovere o sassolini da togliermi: solo una immensa gratitudine al Genoa, ai genoani e alla famiglia Preziosi che mi ha permesso di vivere un’avventura meravigliosa”.
Inviato da: genoa_brianza
il 04/05/2009 alle 12:59
Inviato da: lupacchiotta_84
il 08/12/2008 alle 22:31
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il 28/10/2008 alle 20:52
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il 28/10/2008 alle 17:44
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il 18/09/2008 alle 21:41