La vita da genoana

Il GENOA una fede che ti fa impazzire

 

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Post N° 355

Post n°355 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da genoai
Foto di genoai

Allora ora, nessun mugugno ma tanta tanta felicità !!!!!!!!!! Non è proprio così ma per me non contano i mugugni che si dicono in giro vi assicuro che un Genoa come quest'anno mi rende veramente felice ....

Ieri sera una serata veramente bella, fredda, con le rane nelle scarpe, ma non mi è interessato molto ero solo felice ... perchè come sempre abbiamo sofferto sino all'ultimo minuto ma alla fine VITTORIAAAAAAAAAA !!!!!!!

Come mai i "vicini" non hanno nulla da ridire ??? Non si sentono più nessuno parla ... e noi come siamo felice .... poverini, gli dobbiamo donare molti molti pacchettini di fazzolettini perchè mi sa che quest'anno sono un poco deludenti !!!!!

Ed allora noi continuamo nella nostra strada e sosteniamo sempre i nostri ragazzi: quando piove (come ieri sera), quando c'è caldo e nel caso in cui ci sarà freddo ma tanto perchè quest'anno sarà un inverno veramente gelido molto gelido !!!!

Ai "secondi allenatori" solo una cosa .... Ma come mai ieri sera cantavate anche oi "GASPERINI UNO DI NOI" ??? E come mai il silenzio tombale da gente che russava sul cuscino con la copertina sulle gambe si interrompeva solo in alcune circostanze ??? Allora noi siamo il 12 Uomo in campo ... ma allora guardiamoci tutti in faccia e come lo dicevamo ai ragazzi ora diciamolo a noi stessi: TIRIAMO FUORI I COGLIONI !!!!!!!!!!!!!!

URLIAMO e facciamo sentire al mondo intero cosa vuol dire SOSTENERE IL GRIFONE !!! Nessuno di noi deve pensare a se stessi, ma dentro lo stadio che sia nella Nord che sia nella Sud che sia nei Distinti che sia in Tribuna dobbiamo fare sentire a tutti che cosa vuol dire ESSERE IL 12 UOMO IN CAMPO.

Un ultimo appunto nessuno parla del Genoa .... Ma va bene così chi se ne frega l'importante è che ci siamo noi che commentiamo, mugugnamo e portiamo in alto il valore del Genoa !!!!!!!!!!!!!

FORZA GENOA ... VINCIAMO ANCHE A UDINE E CONTINUIAMO A VOLARE !!!!!

 
 
 

PREZIOSI: "VITTORIA DI CARATTERE"

Post n°354 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da genoai
Foto di genoai

GENOVA – Giusto godersela, evitato esaltarsi. Non lui che ha costruito questo giocattolo magnifico che sta diventando il Genoa. Una squadra che diverte, ma sa pure stringere i denti e aggrapparsi al carattere. “E’ stata una nota lieta, non una sorpresa. Conosciamo il valore del gruppo, i rapporti che si stanno radicando nello spogliatoio, però non ci montiamo la testa e continuiamo a ragionare senza farci passare grilli per la testa. E’ presto per tirare i remi in barca e guardarsi intorno. Questi tre punti alimentano altro entusiasmo e verranno bene nei momenti in cui non girerà così. Ecco, questo entusiasmo mi rende felice e risarcisce del tempo, della passione e delle risorse che dedico con la mia famiglia al Genoa. L’obiettivo è restare nella parte sinistra della classifica: non facile con la concorrenza che c’è in giro”.

 
 
 

IL GENOA CALA IL POKERISSIMO

Post n°353 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da genoai
Foto di genoai

GENOA: Rubinho; Sokratis (dal 36’ st. Jankovic), Ferrari, Biava, Criscito (1’ st. Bocchetti); Mesto, Motta, Rossi; Sculli, Milito, Gasbarroni (1’ st. Vanden Borre) (a disposizione: Scarpi, Potenza, Brivio, Roman), All. Gasperini
CAGLIARI: Marchetti; Pisano, Lopez, Bianco, Agostini (46’ st. Astori); Fini, Conti, Parola; Lazzari (dal 36’ st. Matri); Jeda, Acquafresca (dal 19’ st. Larrivey) (a disposizione: Lupatelli, Matheu, Biondini, Burrai), All. Allegri
Arbitro: Sig. Valeri di Roma
Assistenti: Sigg. Bagnoli e Di Fiore
Ammoniti: Biava, Milito, Lopez, Conti, Fini, Vanden Borre, Bocchetti, Rossi, Agostini.
Espulsi: Fini al 32’ st.
Quarto Ufficiale: Sig. Pinzani
Reti: 24’ pt. Sokratis, 11’ st. Motta, 21’ st. Bianco.
Recupero: pt. 1’; st. 4’.
Spettatori: 22856 abbonati e 1092 paganti.

Salutato da un autentico diluvio che si abbatte sulle squadre durante il riscaldamento pre-partita, il Genoa ritrova l’abbraccio del Ferraris per la sfida con il Cagliari. Nella valigia un pieno di entusiasmo, figlio della splendida prestazione di tre giorni prima al Meazza contro l’Inter, e la consapevolezza di avere l’opportunità di assestare un ulteriore scossone benefico ad una classifica già estremamente positiva. Mister Gasperini conferma sostanzialmente la formazione che ha incantato San Siro, con l’unica variante del recuperato Gasbarroni al posto di Juric, appiedato dal giudice sportivo. Ne conseguono alcuni aggiustamenti in campo, che nello specifico portano Rossi e Mesto ai lati di Motta sulla linea dei centrocampisti. Anche Max Allegri non riserva sorprese ai 25000 di Marassi e schiera l’ex-atalantino Lazzari alle spalle del duo Jeda-Acquafresca, con Parola al posto di Biondini, non al meglio, in mezzo. Il Genoa inizia subito a ritmi sostenuti e con Rossi e Gasbarroni a sinistra e Sculli e Mesto a destra prova ad aggirare la difesa sarda. Milito ruba bene palla sulla trequarti al 5’, ma appena entrato in area avversaria viene tradito dal terreno scivoloso e l’occasione sfuma. Al 8’ il Principe serve al bacio Sculli nei sedici metri, ma Agostini chiude all’ultimo momento. Un minuto dopo ancora Diego si libera al limite e spara di destro: Marchetti blocca. Il Grifone, intanto, difende “a quattro” e tiene Gasbarroni un po’ più accentrato del solito per permettergli di duettare meglio con Milito. Al 14’ si fa pericoloso il Cagliari con Agostini che, su una respinta corta della difesa rossoblù, spara alto. Un minuto dopo è Conti a chiamare Rubinho all’intervento a terra con un tiro da 20 metri. Al 19’ è provvidenziale l’intervento di Biava che, sulla linea, respinge un tiro direttamente da corner di Fini. Al 20’ il Genoa, dopo alcuni minuti di difficoltà, riaccende la luce e con un’azione corale velocissima, tutta di prima, porta Gasbarroni al tiro dal limite. La conclusione dell’ex-parmense si perde di poco a lato alla destra di Marchetti. Al 24’ la svolta. Mesto riprende una respinta della difesa cagliaritana e mette al centro dalla destra. La palla attraversa tutta l’area e finisce sul piede “caldo” di Sokratis che, appostato all’altezza dell’area piccola, spinge in rete: Grifone in vantaggio e seconda rete in campionato per il difensore greco. Al 27’ il Cagliari prova a reagire con Fini, che da fuori area chiama Rubinho alla presa a terra. Al 28’ battibecco tra Lopez e Milito: Valeri ammonisce entrambi. La temperatura del match si alza improvvisamente. Al 31’ scambio Milito-Criscito: il bolide (di destro!) del difensore napoletano viene respinto da Marchetti, che un minuto dopo si ripete su una “sassata” da fuori area di Sculli. Gli ospiti, in ogni caso, non ci stanno a recitare il ruolo di vittime sacrificali e soprattutto con Conti, Fini e Lazzari provano a creare gioco per i veloci Jeda e Acquafresca. La difesa rossoblù fa però buona guardia e rintuzza tutti i tentativi avversari. Mesto, intanto, si segnala ancora una volta come uno dei più in palla, tanto che Sculli gli “cede” spesso il passo sulla destra e si abbassa a coprirgli le spalle. Dopo un minuto di recupero Valeri manda le squadre negli spogliatoi per l’intervallo.
La ripresa inizia con due cambi tra i rossoblù: Bocchetti e Vanden Borre prendono il posto di Criscito e Gasbarroni. Al 1’ ci prova subito Lazzari da fuori area: alto. Nel frattempo Mesto passa stabilmente a destra nel tridente (Sculli va a sinistra), mentre Rossi si sposta alle sue spalle e cede la fascia mancina al neo entrato Vanden Borre. Al 6’ gran giocata di Milito sulla sinistra che serve una palla d’oro al centro: Bocchetti e Mesto, però, si ostacolano al momento del tiro e l’azione sfuma. Al 10’ Vanden Borre pesca Milito in area. Assist per Sculli che al volo impegna Marchetti. Sul proseguimento dell’azione, però, Motta si infila in area sulla sinistra e, in scivolata, batte l’estremo difensore sardo sul palo più lontano: 2-0 per il Genoa. Un minuto dopo Conti prova a zittire subito l’urlo di gioia della Nord con un destro su punizione che si stampa sul palo alla sinistra di Rubinho. La palla rimbalza in area e la difesa allontana il pericolo. Al 19’ arrivano forze fresche anche per gli isolani: Larrivey prende il posto di Acquafresca. Ed al 21’ il Cagliari accorcia le distanze: Su una lunga punizione di Fini, Bianco si fa trovare pronto in area e da pochi passi beffa Rubinho: 2-1. La partita è più viva e aperta che mai, con gli uomini di Allegri che non regalano un metro ai rossoblù. Al 32’, però, Fini stende Milito a centrocampo: secondo cartellino giallo e doccia anticipata per il brizzolato centrocampista che lascia i suoi in 10. Al 36’ gran palla di Milito in corridoio per Vanden Borre, che viene anticipato di un soffio dai difensori ospiti. Subito dopo Gasperini si gioca il terzo cambio e mette dentro Jankovic al posto di uno stanchissimo Sokratis, autore di un’ottima prestazione non solo per il gol segnato. Il finale è senza respiro. Il Cagliari, pur in inferiorità numerica, butta in campo ogni energia e crea diverse mischie nell’area rossoblù. Il Genoa, per contro, non conclude degnamente almeno due contropiede favorevolissimi con Milito e Mesto prima e con Motta e lo stesso Principe poi. Negli ultimi 60 secondi di recupero, con il portiere Marchetti avanzato nell’area genoana, Lopez conclude due volte verso “Rubi”, ma il portiere brasiliano fa buona guardia. Poi Valeri fischia la fine. Per il Grifone missione tre punti compiuta, contro un avversario che probabilmente creerà più di un grattacapo a molti avversari in futuro. Ora tre giorni per recuperare forze preziose. La super Udinese è già dietro l’angolo.

 
 
 

UN GRANDE GENOA FERMA L’INTER A SAN SIRO: 0-0.

Post n°352 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da genoai
Foto di genoai

INTER: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Burdisso, Chivu; Zanetti, Stankovic, Muntari (9’ st. Cruz); Quaresma (1’ st. Obinna), Ibrahimovic, Adriano (1’ st. Balotelli) (a disposizione: Toldo, Materazzi, Maxwell, Mancini), All. Mourinho
GENOA: Rubinho; Sokratis, Biava, Ferrari, Criscito; Rossi (38’ st. Bocchetti), Motta, Juric; Mesto, Milito (33’ st. Jankovic), Sculli (15’ st. Vanden Borre) (a disposizione: Scarpi, Potenza, Brivio, Roman), All. Gasperini
Arbitro: Sig. Orsato di Schio
Assistenti: Sigg. Pugiotto e Cariolato
Quarto Ufficiale: Sig. Marelli
Ammoniti: Muntari, Criscito, Ferrari, Maicon, Juric, Ibrahimovic, Motta, Burdisso
Espulsi: Juric
Recupero: pt. 1’; st. 6’.

Mourinho contro Gasperini, Julio Cesar contro Rubinho, Ibrahimovic contro Milito. Sono tante le sfide nella sfida a San Siro. Principalmente, però, sono di fronte Inter e Genoa, ovvero la squadra più forte dell’intera serie A ed un’altra, quella rossoblù, che, facendo proprie le parole pronunciate in settimana dal presidente Preziosi e dallo stesso principe Milito, vuole provare a fare uno scherzo ai nerazzurri. Gasperini deve rinunciare all’ultimo, oltre a Palladino, anche a Gasbarroni e schiera Sculli a supporto di Milito. A centrocampo conferma per Motta e rientro in squadra per Rossi; in difesa ritrova una maglia Sokratis, con Criscito confermato a sinistra nella difesa a quattro. Nell’Inter le novità sono Burdisso ed Adriano, con Materazzi e Balotelli in panchina. Nella bolgia del Meazza i padroni di casa provano subito a premere sull’acceleratore: al 2’ Quaresma va via sulla sinistra, rientra e mette al centro. Adriano non ci arriva di un soffio. All’8’, però, il Genoa dà lezione di pressing e ruba palla con aggressione corale sulla trequarti: Mesto, impiegato sulla sinistra, si accentra e spara da fuori area. Alto. Le squadre si schierano in modo speculare, con modulo 4-3-3 più prudente per il Grifone (Sculli e Mesto rientrano spesso sulla linea dei centrocampisti) e più offensivo per i campioni d’Italia, che tengono Quaresma ed Adriano vicini ad Ibrahimovic. Il prodotto è una serie di scontri diretti molto avvincente. Proprio vincendo uno di questi duelli, Ibrahimovic si libera sulla destra a spara in porta: Rubinho blocca a terra. Dopo 20’ di pressione nerazzurra il Genoa comincia a macinare gioco. Al 21’ apertura per Sculli sulla destra, cross al centro per Milito che, di testa, chiama all’intervento Julio Cesar. Un minuto dopo risponde l’Inter con Ibrahimovic che, partito in posizione sospetta di fuorigioco, entra in area ma, pressato da Sokratis, conclude fuori. Al 26’ lo svedese tocca duro con il gomito Motta su una mischia in area: Orsato non interviene ed il brasiliano riprende il proprio posto dopo l’intervento dei sanitari rossoblù. Al 31’ ancora Ibrahimovic stoppa in area, si gira e, controllato da Biava, tira alto di un soffio. Al 35’ break del Genoa: Motta in percussione serve Milito, che dribbla a rientrare e conclude a rete. Sulla respinta di Julio Cesar si avventa Mesto che però, sbilanciato, conclude altissimo. Un minuto dopo lo stesso Mesto fa partire un siluro da almeno 20 metri: traversa piena. Al 37’ risponde l’Inter con il solito Ibrahimovic, che si libera sulla destra ed impegna Rubinho. Il Genoa, però, cresce e l’urlo della Nord formato trasferta si fa assordante nella “Scala” del calcio. Sculli e Sokratis provano un paio di ottime combinazioni sulla destra, mentre sulla fascia opposta è Maicon a proporsi in altrettante occasioni al cross. Il risultato, però, non cambia e le squadre vanno al riposo sullo 0-0. Ottima frazione per il Genoa, che controlla un’Inter dalle grandi individualità e si fa pericolosissimo in almeno due occasioni (Milito e Mesto).
Alla ripresa del gioco l’Inter si presenta con due novità: Obinna e Balotelli rilevano Quaresma ed Adriano. Invariato l’undici rossoblù. Proprio Obinna si presenta nel migliore dei modi sul palcoscenico di San Siro: dribbling secco sulla destra e conclusione di poco a lato. Come nel primo tempo i nerazzurri provano a partire “a mille”. Il Genoa stringe i denti e, appena può, si ripropone nella metà campo avversaria. Al 9’ si fa male Muntari e Mourinho deve già ricorrere al terzo cambio: dentro Cruz a rimpolpare ulteriormente un attacco già stellare. Subito dopo Ibrahimovic prima conclude di testa poco sopra la traversa e poi “battibecca” con Motta: Orsato ammonisce entrambi. Al 14’ azione confusa in area genoana: la palla, quasi impazzita, schizza verso la porta rossoblù e si infrange sulla traversa. Sul ribaltamento Milito si libera al limite e spara a rete: Julio Cesar si fa trovare pronto. Al 15’ Juric commette un fallo a centrocampo su Balotelli e Orsato gli mostra il secondo cartellino giallo: Genoa in 10 nell’ultima mezzora di gioco. Gasperini aggiusta allora il modulo: dentro Vanden Borre al posto di Sculli, generosissimo come al solito. Il belga si piazza al fianco di Motta, con Rossi e Mesto sugli esterni a disegnare un 4-4-1. Al 19’ ilo solito Milito si libera del diretto avversario e conclude da fuori area: ancora Julio Cesar respinge con difficoltà. Al 24’ Obinna scarta mezza difesa rossoblù e mette in mezzo: Criscito chiude provvidenzialmente in angolo. Al 29’ Balotelli ci prova su punizione dalla trequarti: la conclusione rasoterra è bloccata da Rubinho. L’Inter cerca ora di sfruttare l’uomo in più e prova a schiacciare il Grifone nella propria metà campo. Zanetti scambia con Ibrahimovic sulla destra ma “cicca” la palla al momento di concludere. La stanchezza inizia a farsi sentire nelle file rossoblù. Milito è stremato e Gasperini lo richiama in panchina. Al suo posto Jankovic. Vanden Borre, intanto, trova bene la posizione in campo e ruba in diverse occasioni la sfera agli avversari per poi rilanciare i compagni in contropiede. Al 38’ terzo cambio per il Grifone: Bocchetti rileva Rossi. Criscito passa in mezzo al campo, con il belga che scala a destra. L’Inter scarica al centro dell’area genoana almeno una dozzina di palloni su cui Rubinho si fa trovare sempre pronto. Il finale è al cardiopalma, con 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara. I nerazzurri attaccano con la forza dei muscoli e dei nervi. Ma il Genoa regge alla grande. Anzi, proprio allo scadere del recupero Vanden Borre si invola sulla destra e viene messo a terra fallosamente. Della punizione si incarica Motta: il suo sinistro maligno costringe Julio Cesar alla deviazione miracolosa in angolo. Poi Orsato fischia la fine. Il Genoa esce imbattuto da San Siro dopo una prestazione eccezionale, fatta di tecnica e personalità prima e di grinta ed intelligenza nel finale, dopo l’espulsione di Juric. A San Siro in molti si attendevano una grande Inter. Per gran parte della gara si è visto, al contrario, un Grifone pressoché perfetto.

 
 
 

Post N° 351

Post n°351 pubblicato il 21 Ottobre 2008 da genoai
Foto di genoai

GENOVA - Il deus ex machina del Grifo, Enrico Preziosi, si gode il momento d'oro ma predica umiltà: "Avanti così a testa alta ma ricordiamoci di tenere i piedi ancorati al suolo. Stiamo andando oltre le più rosee aspettative, avendo tra l'altro cambiato tanto rispetto all'anno passato. I nuovi innesti si sono ambientati splendidamente e i risultati, così come le prestazioni, lo stanno dimostrando. Il nostro obiettivo, come dichiarato più volte, è quello di rimanere nella parte sinistra della classifica. La situazione che stiamo vivendo è frutto di un progetto curato e mi fa piacere che tutto ciò stia emergendo". L'immagine del Genoa è indubbiamente cambiata negli ultimi anni: "Abbiamo rafforzato la rosa e in società è evidente la sensazione di un club strutturato e dove regna l'armonia. Anche i giocatori se ne sono accorti e lavorano bene. Personalmente continuerò ad investire per rendere sempre più competitivo, e non solo sul campo, il Genoa".

 
 
 
 
 

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