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Un blog creato da giulia_770.it il 15/01/2008

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Scarpe rosse in giro per la città

Post n°5650 pubblicato il 24 Novembre 2016 da giulia_770.it

La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne


    La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, celebrata ogni anno il 25 novembre. L'obiettivo è quello di organizzare attività ed eventi che aiutino a sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema sempre più diffuso ma spesso sottovalutato

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…la violenza è una mancanza di parole…quindi di dialogo...altro non è che l’ultimo rifugio dei falliti…degli ominicchi incapaci…la violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani…DONNE ricordiamoci che il Mostro non dorme sotto il letto… il mostro può dormire accanto a te…accanto a noi…denunciare sempre!...

   
    

Commenti al Post:
manu78_it
manu78_it il 24/11/16 alle 16:49 via WEB
Tutte noi DONNE nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le pari opportunità ...eliminando il divario esistente tra i due sessi...non tanto e solo fisico ma anche psicologico...dobbiamo riuscire con l'espletamento della nostra attività (qualunque essa sia) uno spazio sempre maggiore all'interno della Società.
 
mi_piaci15
mi_piaci15 il 24/11/16 alle 21:41 via WEB
Sulla violenza contro le donne ormai si scrive molto, troppo ogni giorno. Mille storie, che da sempre si ripetono, ma ultimamente se ne parla di più.Sconvolgenti i dati sui “femminicidi”, finalmente il reato di stalking è stato introdotto, e le violenze si denunciano più di prima. Ma c’è ancora un grande passo da fare, ovvero insistere sulla prevenzione. Inculcare ai bambini, già dalle scuole primarie, quale comportamento può essere definito violento, in modo che sappiano riconoscerlo, capire se lo subiscono in prima persona. Perché la violenza è questo, è una spirale di malessere, sofferenza, rabbia che esplode in un’escalation di aggressività contro se stessi e contro un’altra persona.
 
narconon_70
narconon_70 il 24/11/16 alle 21:43 via WEB
Ma come nasce, da dove proviene… perché si subisce per anni? Dove c’è un aggressore c’è sempre una vittima e viceversa. Denunciare una violenza subita può sembrare l’inizio e invece, spesso è uno dei passi estremi e finali. E poi dopo la denuncia, mentre procedono le indagini e poi l’eventuale processo, cosa fa la vittima, come può difendersi concretamente? Costruendo attorno a se una rete di protezione fisica e psicologica. Facendosi sostenere, per non ricadere nel vortice. Ma non basta. La violenza non deve essere solo soffocata o punita, per prima cosa non deve essere insegnata!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
SIlvano il 24/11/16 alle 21:51 via WEB
Non so se è per colpa dei social o se a causa della rapidità con la quale le notizie vengono condivise, ma a me pare di leggere ogni giorno "uccide la compagna […modalità a piacere…] e poi si costituisce o suicida. C'è qualcosa di malato in questo susseguirsi di eventi imitativi e forse la semplice legge sull'omicidio non basta. Non so se l'ergastolo possa essere un deterrente, in molti degli stati uniti c'è ancora la pena di morte, eppure la criminalità sta a livelli molto elevati. Ma immaginare che un ***, dopo aver pestato la compagna, "casualmente" inzuppata di benzina e "inavvertitamente" bruciata con un mozzicone di sigaretta, magari fra 10 anni esce per attenuanti-buona condotta o chissà cos'altro, mi fa sentire di vivere in un paese del kaiser.
 
 
simona_780car
simona_780car il 25/11/16 alle 11:10 via WEB
È bello vedere che finalmente anche gli uomini prendono posizione a riguardo...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Aurora il 24/11/16 alle 22:14 via WEB
L'uomo ha sempre vissuto in un clima di generale onnipotenza: ora che la donna può farsi valere in famiglia, compatibilmente con gli equilibri del nucleo, e che conta davvero qualcosa, non solo come casalinga o come moglie, ma pure come lavoratrice, quelle incrostazioni del vecchio regime riemergono con moventi ormai noti: la gelosia di un uomo che non accetta di essere stato lasciato o che dubita sull'uscita della propria donna nella giornata; la forza e la brutalità con cui lo stesso uomo impone le proprie ragioni, che sono tutt'altro che logiche, nell'ambito del nucleo famigliare; i divieti, le minacce palesi e non: tutto il mondo dell'uomo, o meglio: di uomini cresciuti in un certo modo, è sul punto di crollare e, prima di farlo, purtroppo, porta con sé la donna, colpevole soltanto di desiderare una vita diversa.
 
angela.lv
angela.lv il 24/11/16 alle 22:20 via WEB
C'è senz'altro una responsabilità individuale, insomma, dietro al femminicidio: la responsabilità dell'uomo che, pur inconsapevolmente, non accetta la donna per quello che è, e cioè per un essere umano come lo è lui e chiunque altro; c'è, però, anche una responsabilità collettiva, che è figlia del tempo e della storia e che pesa ancora oggi sul grande cambiamento in atto: noi abbiamo il dovere di opporci a qualsiasi tipo di violenza, fisica o psicologica, diretta o indiretta, sulle donne, perché a quella violenza ha contribuito tutto il sistema. E noi questo sistema dobbiamo distruggerlo.
 
centro_to
centro_to il 24/11/16 alle 22:29 via WEB
Inutile dire che non basta certo la legge sullo stalking o sul femminicidio ( pur utilissime)... In attesa che lo Stato faccia la sua parte, noi tutti possiamo impegnarci, da subito, a mettere in discussione la nostra educazione sentimentale, sradicando pregiudizi e odiose posizioni faziose, educando diversamente i nostri figli, emancipandoli da una cultura maschilista atavica.D’altronde, la conta delle donne uccise la dice lunga sull’educazione sentimentale dei colpevoli e sul terreno di coltura su cui prospera il ridimensionamento di questi fenomeni.
 
centro_to
centro_to il 24/11/16 alle 22:32 via WEB
..Bentornata nel blog tesoro.. Quando vuoi sai dove sono... un abbraccio forte da parte mia e dalle ragazze del centro...bacio!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Laura il 24/11/16 alle 22:39 via WEB
Non accettiamo più che la violenza condannata a parole venga più che tollerata nei fatti. Non c’è nessuno stato d’eccezione o di emergenza: il femminicidio è solo l’estrema conseguenza della cultura che lo alimenta e lo giustifica. È una fenomenologia strutturale che come tale va affrontata.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gino il 24/11/16 alle 22:58 via WEB
Prendano coscienza le donne di tutto questo e si ribellino subito al primo accenno di violenza , anche verbale. Se lasciano correre poi diventa un crescendo, e se non finisce in tragedia sarà comunque un rapporto schiava-padrone...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alessandra il 24/11/16 alle 23:03 via WEB
Peccato che al di la di questi pazzi violenti omicidi, il problema principale è la legge. Perché queste vittime magari avranno anche provato a farsi sentire, a denunciare, ad allarmare su questi rischi ma se I pazzi violenti non vengono colti il flagranza di reato non si puo fare nulla. In sostanza finche non ti beccano nel momento preciso in cui stai per essere picchiata, violentata o uccisa nessuno interviene. Suggerimenti??
 
narconon_70
narconon_70 il 24/11/16 alle 23:07 via WEB
da inizio anno ad oggi sono 329 giorni. 116 femminicidi su 329 giorni sono un omicidio ogni 2-3 giorni. Una donna morta ogni meno di tre giorni. Forse è il caso che cominciamo a renderci conto della gravità della situazione. Indubbiamente non si sta facendo abbastanza per fare regredire il fenomeno.
 
viola_sala
viola_sala il 25/11/16 alle 11:05 via WEB
Ogni tanto fermarsi e pensare prima si può, abbiamo l'uso della parola e della ragione: allora usiamole! educare al rispetto deve essere un obbligo sancito dalla legge!!! insegnare che amore non è sinonimo di possesso.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Katty il 25/11/16 alle 11:08 via WEB
Prendetela come una considerazione e non come una critica, però ci piacerebbe un giorno che in prima pagina venissero sbattute le facce degli assassini, non delle vittime..
 
 
centro_to
centro_to il 25/11/16 alle 11:19 via WEB
No, per esperienza personale ti confermo che non evitano nemmeno una sberla, ma aiutano noi donne a capire che non siamo sole e che abbiamo qualcuno a cui rivolgerci se accade che un uomo ci mette le mani addosso. Credimi, sembra semplice il concetto "ti ha picchiato, denuncia" ma fino a qualche anno fa, poiché non vi era sensibilizzazione sul problema, se ti picchiavano era perché avevi fatto qualcosa tu per meritare le botte e nessuno si girava per darti una mano...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alessandro il 25/11/16 alle 11:24 via WEB
Ora che c'è la giornata contro la violenza sulle donne cambierà tutto! Da domani sarà tutta un'altra cosa! Avanti popolo dei gessetti colorati!
 
 
manu78_it
manu78_it il 25/11/16 alle 11:26 via WEB
Alessandro, Il fatto che molti uomini come te stiano storcendo il naso su questa giornata la dice lunga.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alessandro il 25/11/16 alle 11:28 via WEB
Siamo ancora in un paese democratico. Si può ancora esprimere il proprio pensiero.
 
     
stefano_75sc
stefano_75sc il 25/11/16 alle 11:31 via WEB
seeeeee mo' con la scusa della democrazia anche quelli come lei possono scrivere le peggiori idiozie.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alessandro il 25/11/16 alle 11:37 via WEB
potrei dire la stessa cosa di lei, ma io rispetto le idee altrui. Se le da così fastidio non le legga.....
 
manu78_it
manu78_it il 25/11/16 alle 11:33 via WEB
Stefano lascialo perdere...
 
 
manu78_it
manu78_it il 25/11/16 alle 11:34 via WEB
Alessandro non sa come e' nato questo blog e quante questioni ha risolto Kikka...
 
   
stefano_75sc
stefano_75sc il 25/11/16 alle 11:36 via WEB
Si ho capito Manu.. non ha rispetto per i tanti commenti che hanno scritto qui...
 
le_ragazze_del
le_ragazze_del il 25/11/16 alle 12:08 via WEB
Ciao Giulia.. un abbraccio forte..
 
 
giulia_770.it
giulia_770.it il 25/11/16 alle 15:19 via WEB
Vi abbraccio anche io.. a presto!
 
le_ragazze_del
le_ragazze_del il 25/11/16 alle 12:09 via WEB
"Vedi, all'inizio della storia ti senti una regina. Come se fossi la prima donna mai amata da un uomo. Unica. Lui ti riempie di attenzioni; sei l'aria, il suo mondo. E sei sua. Solo sua. Ti senti indispensabile, finalmente. Gli anni trascorsi senza volerti bene, sono finiti. Lui ti ama. Scopri troppo tardi che sei in gabbia: prima il controllo ossessivo, poi i lividi, tanti, nel corpo e nell'anima. E tu che giustifichi, sempre e comunque. Ma un giorno, un bel giorno, qualcosa nella tua testa fa "Clic" e accende consapevolezza. E tu ferita, spaccata a metà, risali agonizzante quel buco nero in cui sei precipitata. Ma risali. È una questione di "Clic", sai. Non smettere di denunciare. Non smettere di sperare." (Dedicato a tutte le donne in difficoltà)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giordano il 25/11/16 alle 12:52 via WEB
basta parlare di questa rottura di coglioni.
 
 
giulia_770.it
giulia_770.it il 25/11/16 alle 15:07 via WEB
Quale sarebbe "la rottura di coglioni", scusa, il fatto che ogni giorno una donna subisca insulti e violenze? Spero di cuore che non ti riferisca a questo.
 
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Chiedo a chiunque passi di qua di mantenere un tono basso, qui non si urla nè si offende nessuno. Ogni vostro pensiero è ben accetto, come ogni critica, ma sempre nel rispetto reciproco.

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