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Un blog creato da giulia_770.it il 15/01/2008

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Me sa che a sto giro Sala hai toppato di brutto...ahi

Post n°7116 pubblicato il 07 Aprile 2019 da manu78_it
 

L'immagine può contenere: una o più persone, folla e spazio all'aperto

A Milano succede che per il salone del mobile è stata installata ieri in Duomo l'opera di Gaetano Pesce, intitolata: "Maestà sofferente", dedicata al problema della violenza sulle donne (dicono). L'opera richiama la famosa poltrona oggetto di design realizzata da Pesce nel 1969: un accogliente corpo femminile e materno sui cui adagiarsi comodamente. Ma non bastava l'utilizzo del corpo femminile reso oggetto ai fini del design, ora l'idea viene rielaborata per rappresentare la violenza sulle donne. Il risultato? Una potrona-donna trafitta da centinaia di frecce (rievocazione del martirio?). Una rappresentazione della violenza che è ulteriore violenza sulle donne perché reifica ciò che vorrebbe criticare. La donna per l'ennesima volta è rappresentata come corpo inerme e vittima, senza mai chiamare in causa l'attore della violenza. E tutto questo senza passare dalla forma umana: alla poltrona e al puntaspilli mancano infatti testa, mani e tutto ciò che esprime umanità in un soggetto. Ma cosa potevamo aspettarci? L'opera è prodotta da un uomo e oggi all'inagurazione delle 17 ne parleranno soltanto uomini: quel sesso che storicamente così poco si è interrogato sul proprio essere autore di violenza e sull'immaginario cui attinge quando "crea" opere sul "femminile".

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Maria il 07/04/19 alle 15:01 via WEB
Nel quadro di Magritte era, di fatto, rappresentata l'immagine di una pipa e lo straniamento derivava dall'affermazione che negava la presunta "evidenza". Evidentemente per l'artista questa è l'immagine di una donna. Avrebbe dovuto intitolare l'opera "ceci n'est pas una poltrona" (o qualunque altro caxxo di "cosa" sia)
 
mimma_serena
mimma_serena il 07/04/19 alle 15:04 via WEB
Manu,un designer la rappresenta con ciò che per la categoria è accoglienza e morbidezza, trafitta dagli attacchi delle frecce. Fa schifo esteticamente, lo stanno dicendo tutti, ma l'intenzione di rappresentare un problema vero resta, a mio avviso.
 
marcoste_it
marcoste_it il 07/04/19 alle 15:09 via WEB
Ammesso che l'opera non possa essere interpretata come "un corpo femminile è accogliente pure se peloso", il tema della violenza è rappresentato senza anima "le donne sono vittime di violenza". Ah, bene. E quindi? Cos'ha fatto l'arte al servizio di questo tema? Nulla. Ha mandato messaggi positivi? No. Sensibilizzanti? No. Ha spiegato il fenomeno? No. Lo ha rappresentato. Punto. Ma a saperlo lo sanno già tutti, l'arte non dovrebbe fare cronaca.
 
camile73_cb
camile73_cb il 07/04/19 alle 15:15 via WEB
Io non vedo rappresentata la donna vittima di una cultura violenta e di sopraffazione, vedo rappresentata proprio quella cultura che sembra compiacersi di sé stessa. Trovare forme che veicolino concetti o emozioni sarebbe il compito dell'artista. Il mio è quello di interagire con quelle forme. L'unica interazione che mi sollecita questa poltrona di pelle umano-suina, con tette e culi, piena di spilli (o peli), è antipatia per chi l'ha concepita.
 
alex_it_ab1
alex_it_ab1 il 07/04/19 alle 17:04 via WEB
Certo è orribile, come orribile è la violenza sulle donne. Di certo ottiene lo scopo di scuotere le coscienze e di mantenere viva l’attenzione su questo tema.
 
angela.lv
angela.lv il 07/04/19 alle 18:33 via WEB
Se proprio la dovete piazzare da qualche parte portatela a casa dei giudici che dicono se l'era cercata.
 
selevideo
selevideo il 07/04/19 alle 18:52 via WEB
Non basta il significato per renderla accettabile.Concordo, proprio brutta e per me è pure irritante.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Michele il 07/04/19 alle 23:36 via WEB
Non saprei. Certo è orribile, come orribile è la violenza sulle donne. Di certo ottiene lo scopo di scuotere le coscienze e di mantenere viva l’attenzione su questo tema.
 
cassandra_70bs
cassandra_70bs il 07/04/19 alle 23:38 via WEB
Michele credo ci sarebbero state/i altre artiste/i e forme di scuotimento della coscienza, bastava scegliere cum grano salis...una donna ridotta ad una poltrona gonfiabile sessualizzata e trafitta...mah!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Michle il 07/04/19 alle 23:40 via WEB
Cassandra..sono d’accordo. Ma a me spaventa molto di più la bruttura, che passa inosservata, cui si prestano quelle donne che si umiliano facendosi ritrarre nelle espressioni languide delle pubblicità della moda, dei cosmetici e dei profumi, tanto fintamente ammiccanti, quanto oscene e innaturali per lo scopo tutto sommato venale di vendere un reggiseno, un rossetto o una merendina.
 
 
giulia_770.it
giulia_770.it il 07/04/19 alle 23:49 via WEB
Michele Maino ma chi fa passare il modello donna usa e getta nelle pubblicità? Donna schiava stira e lava? Chi ha deciso che la donna dovesse somigliare ad un canotto gonfiabile senza rughe e senza cervello? Anni di lotte femministe per tornare al modello patriarcale? È una società che regredisce ogni giorno di più. Non possiamo sempre dire sono le donne che si sottomettono. Non credo sia questo il punto.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Michele il 07/04/19 alle 23:51 via WEB
infatti non è proprio questo il punto.
 
     
giulia_770.it
giulia_770.it il 07/04/19 alle 23:57 via WEB
bisogna sovvertire l’ordine delle priorità, partendo dalle leggi che regolano mercato, pubblicità ecc.. per finire all’educazione dei figli...una strada lunga e impervia certo, ma non impossibile. Bisogna svegliarsi prima del risveglio di coscienze sopite o peggio inesistenti.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Michele il 07/04/19 alle 23:59 via WEB
ecco. Questo è il punto.
 
giulia_770.it
giulia_770.it il 08/04/19 alle 00:01 via WEB
L’autodeterminazione femminile andrebbe messa tra le materie scolastiche dal grado materno a quello universitario.
 
agnese_740
agnese_740 il 08/04/19 alle 10:28 via WEB
Ancora una strumentalizzazione del corpo femminile, e tutto ciò, solo per propaganda. Bruttissima e squallida idea!
 
lilla_1940
lilla_1940 il 08/04/19 alle 10:32 via WEB
Ognuno giustamente ha la sua opinione. Sarà anche design, ma trovo avrebbero potuto fare di meglio per un tema tanto delicato. E vedere i soliti pezzi di corpi femminili, come se una donna si riducesse a quello, mi da fastidio...
 
stefano_75sc
stefano_75sc il 08/04/19 alle 10:35 via WEB
Stanno riempiendo piazza Duomo di porcherie, tra palme, statue senza senso, padiglioni pubblicitari...ma basta!!!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alice il 08/04/19 alle 10:38 via WEB
Tutti a contestare la statua e nessuno che si preoccupi di cosa rappresenta
 
anitadil_it
anitadil_it il 08/04/19 alle 10:43 via WEB
Alice, non rappresenta nulla. È l' opera di un uomo, sponsorizzato da un uomo con tendenze omosessuali. La donna non è rappresentata. Ci saranno migliaia di artiste, magari sconosciute che avrebbero meglio potuto esprimere il dramma delle donne oggi in Italia. Opera ambigua, brutta, sessista, inutile
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gina il 08/04/19 alle 10:46 via WEB
Inquietante! Un obrobrio che piazza D 'uomo non meritava! Una vera schifezza!!Milano una volta era capitale della moda e della bellezza !!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Aurora il 08/04/19 alle 10:50 via WEB
Pero' ragazzi la poltrona è quella di Pesce, esempio di arte e design italiano da mezzo secolo..
 
narconon_70
narconon_70 il 08/04/19 alle 10:52 via WEB
Il fine dell’arte è “che se ne parli”, e questo sta facendo l’installazione. Per il resto le sterili polemiche sul piazzamento (temporaneo per la settimana del design) e sui soldi utilizzati (privati) lasciano il tempo che trovano.
 
gianbrandi
gianbrandi il 08/04/19 alle 10:57 via WEB
L’arte contemporanea farà pure riflettere ma é orrenda!!!! Ormai, pure un sacchetto della spazzatura, se esposto in un museo, é arte! Mah
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Marco il 08/04/19 alle 10:58 via WEB
Vista ieri, una sensazione unica trovarsi davanti a questo scroto gigante.
 
passavodiqui_1974
passavodiqui_1974 il 08/04/19 alle 11:11 via WEB
Io non voglio alimentare altri dibattiti, ma non potrebbe essere che la scelta di utilizzare una rappresentazione così deumanizzata del corpo della donna sia, di fatto, una scelta voluta, proprio per trasmettere il concetto che per la cultura maschilista non siamo niente di più che un paio di tette? Io onestamente l’ho letta così, un corpo che è di tutte e di nessuno, rappresentato da oggetto e usato come oggetto per puntare spilli...
 
io_so_1977
io_so_1977 il 08/04/19 alle 11:16 via WEB
Ai tempi l’autore della poltrona dichiarò di essersi ispirato alla donna come vittima di se stessa. Riprendere oggi questo simbolo per legarlo alla violenza sulle donne è come affermare che questa è causa della donna stessa. Inoltre, a mio avviso, parlare di violenza sulle donne esponendo un corpo nudo trafitto da frecce è fare, ancora una volta, simbolicamente, violenza.
 
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