Blog
Un blog creato da giulia_770.it il 15/01/2008

A R T E

.... e arte....

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

giulia_770.itamorino11QuartoProvvisorioacquasalata111Oneloneswordsmanvento_acquaAladdin4JasmineClide71acer.250je_est_un_autredivinamente2007mi.fermom12ps12AlmondMoon
 
 

GIULIA...

 Alcune foto sono reperite sul web, se l'autore le riconosce come sue, basta chiederlo e verranno rimosse al più presto...

Grazie! G/G


 

 

« La fortuna e l’eredità d...Nasce un progetto!! »

e no, non lo sai fare anche tu....

Post n°7806 pubblicato il 21 Febbraio 2021 da simona_780car

I tagli di Lucio Fontana sono soltanto in apparenza semplici: in realtà ogni taglio richiedeva una particolare preparazione tecnica.

L'Attesa. a href=

L'articolo :

----

Una delle più celebri fotografie che ritraggono Lucio Fontana (Rosario, 1899 - Comabbio, 1968) è quella scattata dal grande Ugo Mulas (Pozzolengo, 1928 - Milano, 1973): nell’immagine si vede l’artista, padre dello spazialismo, mentre apparentemente ha appena finito di eseguire un taglio su di una tela con il suo taglierino Stanley. In realtà, avrebbe poi spiegato Mulas, Fontana aveva solo fatto finta d’incidere la tela: per esigenze creative, l’artista aveva chiesto di poter posare di fronte a un’opera già finita, fingendo d’averla appena tagliata. “Se mi riprendi mentre faccio un quadro di buchi”, aveva confessato Fontana a Mulas, “dopo un po’ non avverto più la tua presenza e il mio lavoro procede tranquillo, ma non potrei fare uno di questi grandi tagli mentre qualcuno si muove intorno a me. Sento che se faccio un taglio, così, tanto per far la foto, sicuramente non viene... magari, potrebbe anche riuscire, ma non mi va di fare questa cosa alla presenza di un fotografo, o di chiunque altro. Ho bisogno di molta concentrazione. Cioè non é che entro in studio, mi levo la giacca, e trac! Faccio tre o quattro tagli. No, a volte, la tela, la lascio lì appesa per delle settimane prima di essere sicuro di cosa ne farò, e solo quando mi sento sicuro, parto, ed è raro che sciupi una tela; devo proprio sentirmi in forma per fare queste cose”.Forse, ipotizzava Mulas, era per via di questa concentrazione e di questa dimensione meditativa che precedeva la realizzazione di ogni taglio, che Fontana aveva dato loro il nome di Attese. Il fotografo chiese dunque all’artista di posare prima davanti a una tela ancora immacolata, e poi di fronte a un’opera finita: l’idea di Mulas, l’obiettivo che si era posto con la famosa serie di fotografie scattate nel 1964 nello studio di Fontana, era di riuscire a capire cosa l’artista facesse. “L’operazione mentale di Fontana (che si risolveva praticamente in un attimo, nel gesto di tagliare la tela)”, avrebbe scritto Mulas, “era assai più complessa e il gesto conclusivo non la rivelava che in parte. Vedendo un quadro di buchi, o un quadro di tagli, è facile immaginare Fontana mentre fa il taglio con una lama o i buchi con un punteruolo, ma questo non lascia comprendere l’operazione che è più precisa e non è solo un’operazione, ma un momento particolare, un momento che capivo di dover fotografare”.

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

Chiedo a chiunque passi di qua di mantenere un tono basso, qui non si urla nè si offende nessuno. Ogni vostro pensiero è ben accetto, come ogni critica, ma sempre nel rispetto reciproco.

Grazie!

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963