Giornalista per caso
Articoli e pensieri sparsi di una mente libera...magari poco efficiente...ma libera...ho aperto questo blog per creare un contatto con chi mi legge su Il Messaggero e Tuttosport...qui trovate i miei articoli...scrivo di calcio...e sport in generale...non prendiamoci quindi troppo sul serio... P.S. Mi trovate anche su Twitter: https://twitter.com/stecar74
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IL SILENZIO STAMPA PARLATO DI RANIERI
Post n°452 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da stefano.carina
ROMA - Magie (e imposizioni) della Champions la Roma ritrova la parola. Momentaneamente, sia chiaro, visto che il regolamento europeo prevede che alla vigilia di ogni gara sia il tecnico che un calciatore debbano presentarsi in sala-stampa. Nonostante la gentile concessione della Uefa, Ranieri riesce a dar vita ad un silenzio-stampa parlato. Il tecnico schiva abilmente qualsiasi domanda che non abbia come tema la gara di stasera, rifiutandosi di rispondere anche alla curiosità di un giornalista francese che, in uno stentato italiano, chiedeva quali fossero i problemi di Menez: «Non c'è il medico, mi spiace», la replica del tecnico. Così facendo, via libera al festival dell'ovvio - «Vorrei vedere la stessa determinazione vista contro il Genoa» - o al muro di gomma: «I punti di forza del Basilea? Li dico ai ragazzi, non a voi. I giocatori svizzeri che temo? Ce ne sono diversi. Qualcuno potrebbe interessarci? Se ci sarà, lo dirò al mio direttore sportivo. Il 4-4-2 sarà lo schema-base per la stagione? Non c'è mai stato un modulo-guida nella Roma». Si sbottona solo quando deve parlare di qualche singolo. In primis Totti: «Francesco contro il Genoa è stato stratosferico. Non sta facendo gol e come a tutti gli attaccanti manca. Sono comunque contento delle sue prestazioni». Poi è il turno di Brighi: «Questi sono i tipi di giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere, sono sempre disponibili e da esempio per tutti». Anche in questo rendez-vous alla camomilla, trova però il tempo per piazzare una stilettata: «Totti e Borriello possono giocare insieme? Se li ho messi sempre in campo, credo che non ci siano problemi di compatibilità. Questi li vedete voi... Sono contento della domanda, perché vedo che qualcuno fa lo spiritoso». In realtà c'è poco da ridere soprattutto dando un'occhiata al fatto che la Roma subisce sempre (almeno) un gol nella parte finale di gara (dall'inizio della stagione, delle 18 reti al passivo ben 13 arrivano nel secondo tempo). L'impressione è che si tratti di un problema fisico ma Ranieri la pensa diversamente: «Non c'entra nulla la preparazione ma è una questione mentale. Avete visto l'anno scorso, anche se ci compattavamo dietro, non soffrivamo più del dovuto. Quando invece come sabato, prendi due pali, sbagli diverse occasioni da gol e poi lo subisci, è chiaro che vai in apprensione». Burdisso, vicino a lui, è più schietto: «La realtà è che abbiamo una rosa tra le prime dieci in Europa ma bisogna migliorare per tornare quelli che eravamo e che vogliamo ancora essere». STE CAR ARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 19-10-10 |
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