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infanzia folle e maltrattata 

Post n°44 pubblicato il 21 Marzo 2007 da gliamicidimax
 

Rivista "Estado de Minas" domenica 11-02-2007

 La violazione dei diritti dell'infanzia è molto più comune di quanto la società può percepire.

 Brasilia:
Ogni mese vengono violati i diritti di 5.710 bambini brasiliani.
Sono 190 casi al giorno, e 7,9 episodi all'ora. Notizie come quella di Joao Helio Fernandez Vieites, di 6 anni, trascinato fino alla morte da banditi a Ri de Janeiro, lasciano il paese in stato di scock.
Di quel poco che sappiamo, tuttavia,è che lui è uno in più nella numerosa statistica di bambine e bambini maltrattati, assassinati, torturati e senza cure.
Rilevamento fatto per Estado de Minas, come sostegno al Sistema de Informacao per l'infanzia e adolescenza (SIPIA), della segreteria speciale dei diritti umani, organo vincolato alla presidenza della Repubblica, mostra che dal 1 gennaio 2006 al 1 gennaio di questo anno,ci sono state 68.610 notificazioni di  violazioni dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Solo in relazione agli attentati contro la vita e la salute, sono stati rilevati 4.517 casi, principalmente fra i giovanissimi di sesso maschile(2.579), fra bianchi(2.634)e fra bambini fino ai 5 anni di età(1.385).
Ancora più grave: padri e madri figurano come i maggiori agenti delle violazioni. Non è facile cercare risposte per la violenza domestica. "E' un fenomeno che ha molteplici cause e origini. Non si riesce a trovare un motivo. Se fosse così sarebbe molto semplice trovare una soluzione ma non esiste una ricetta della torta", dice Rachel Niskier, direttrice della Società brasiliana di pedriatria.
Lo psichiatra, specializzato in genetica, Renato Flores, che indaga sul comportamento violento, afferma che l'ignoranza è una delle principali cause  che scatenano i maltrattamenti.
Il medico che si occupa dei bambini vittime di abusi fisici, morali e sessuali a Porto Alegre(RS), argomenta che la cultura occidentale non insegna all' essere umano ad essere padre e madre. Rileva che i familiari depressi e stressati sono molto più propensi a sfogare le proprie frustrazioni sui figli, senza pensare che stanno commettendo una barbaria.
Lo scienziato dice che il numero di violenze sono ancora più alte di quelle registrate dallo SIPIA.
Affinché entri nel sistema, il caso deve passare per i consigli tutelari, organi che ricevono le denuncie e stabiliscono l'avviamento dei bambini e delle famiglie al trattamento.
Sebbene esistono 70 mila consiglieri che lavorano in tutto il paese, la violenza domestica è un male silenzioso, che difficilmente esce dalla porta di casa.
Solamente nell'anno passato, l'equipe di Renato Flores si occupò di 3,5 mila bambini e adolescenti vittime di violenze nella Università Federale di Rio Grande do Sul (UFRGS).
E' quasi la stessa quantità di avvenimenti di violazioni alla vita e alla salute raccolti dallo SIPIA in tutto il paese. 
"La possibilità che la violenza contro i bambini e gli adolescenti diventi endemica è alta. Il problema è sempre esistito, ma prima le persone avevano paura di denunciarlo", afferma la psicologa Dalka Ferrari, coordinatrice del "Centro Referencia as Vitimas da Violencia dell'istituto Sedes Sapientiae" (centro di riferimento per le vittime della violenza dell'istituto della Sapienza), di San Paulo.
Lo psichiatra Renato Flores ricorda che il rigore sul concetto di giusto o sbagliato aumentò e finì per classificare come maltrattamenti e negligenza attitudini prima considerate normali. "Anni passati non era crimine smettere di vaccinare il figlio e smettere di prestare attenzione ai bambini degli altri", per esempio. Il genetista che lavora da 13 anni con i bambini e gli adolescenti, sostiene una tesi polemica, non confermata dagli altri specialisti interpellati per la ricerca: lui afferma che la maggior parte dei casi di violenza domestica accade nelle famiglie con un basso potere d'acquisto. " La povertà ha un effeto drammatico perchè è destrutturante per la mente umana", dice Renato Flores, colpa nostra "cultura malvagia" che obbliga padri e madri a dedicare, molte volte, più di 12 ore di lavoro pesante per il mantenimento dei figli.
Oltre allo stress provocato dall'eccesso di lavoro e per le difficoltà finanziarie, le persone con un reddito basso hanno meno accesso alle istituzioni educative e, di conseguenza saranno più soggette alla disinformazione e all'ignoranza. " Fate attenzione al caso di una donna, mamma di un disabile, malato mentale che aveva la febbre; lei non sapeva valutare che la febbre era alta e che lui necessitava di cure urgenti, per cui aspettò la fine della settimana e il bambino morì per negligenza.

Traduzione a cura di  Isabella Marinelli e Jessica Sanna.

 
 
 
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