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Ségolène Royal, candidata di sinistra perde l'elezione per Presidente in Francia

Post n°10 pubblicato il 06 Maggio 2007 da maksi
 
Foto di maksi

Con meno di quarantasette per cento (47%) Ségolène Royal, candidata di sinistra alla Presidenza in Francia ha perso l'elezione a suffragio universale diretto, domenica 6 maggio 2007. Il nuovo Presidente francese è Nicolas Sarkozy, Presidente del partito di destra (conservatore) UMP ed ex-ministro degli interni, nonchè ministro delle finanze del governo uscente.

Non è una sorpresa, visto che oramai da circa due mesi Nicolas Sarkozy era dato per vittorioso al secondo "giro" dell'elezione (maggioritario a due "turni" o giri). Da quando al primo turno, il candidato del'UMP ha ottenuto piú di 31% dei suffragi, contro 25% circa per la sua rivale a sinistra era scontato il risultato, in quanto sarebbe stato molto difficile per la candidata recuperare 25% dell'elettorato totale, sapendo che tutti i candidati a sinistra avevano meno di 40% dei suffragi.

La candidata di sinistra data per vincente un anno fa, ha scalato una via tutta in salita, disturbando gli equilibri di potere nel partito socialista, ma anche alla sua sinistra, nonchè al centro della scacchiera politica francese. Ma la grande novità, ed anche una delle cause dello scacco elettorale (la terza disfatta consecutiva per la sinistra e il partito socialista francese) è stata l'emergenza di un "terzo uomo" rappresentante un terzo polo, al centro, definendosi nè di sinistra, nè di destra: François Bayrou, che ha ottenuto al primo giro piú del 18,8% dei voti.

Un'altra delle ragioni della sconfitta è stata la divisione a sinistra, e la presenza di 7 candidati di sinistra, a sinistra del partito socialista: Arlette Laguiller (LO-Lotta Operaia), Olivier Besancenot (LCR-Lega Comunista Rivoluzionaria), Gerard Schivardi (PT-Partito dei lavoratori), Marie-George Buffet (PCF-Partito Comunista Francese), José Bové (Altermondialista), Dominique Voynet (dei Verdi).

Mentre a destra, Nicolas Sarkozy con un discorso duro, una figura autoritaria, prometteva di fare "ordine" ed attraeva alcuni voti di destra sottraendoli a Jean-Marie LePen (FN-Fronte Nazionale) ed a Philippe DeVilliers (MPF-Movimento per la Francia), e mentre François Bayrou (UDF, Partito Democratico) rubava voti ad entrambi, Ségolène Royal prosciugava i voti di sinistra (le riserve di voti per il secondo giro) lasciando tutti i candidati di sinistra con meno di 2% con l'eccezzione del giovane postino Olivier Besancenot (quasi 5%).

Ora il partito socialista francese deve affrontare la difficilissima questione delle elezioni politiche per i deputati ed il senato e le possibili alleanze elettorali (in un sistema maggioritario poco "democratico") a scapito degli alleati tradizionali della "sinistra plurale", alleanza scioltasi nel 2002, e che aveva accompagnato il partito socialista alla vittoria elettorale nel 1997.

Con la creazione del Partito Democratico Francese, e con una sparizione quasi totale dei partiti di sinistra classici, che rivendicavano le loro radici comuniste, marxiste o trozkiste, il partito socialista dovrà contare con alleanze al centro (o concordati per 'desistenze') per poter limitare l'elezione di una nuova maggioranza assoluta di destra all'assemblea legislativa (parlamento).

Solo che il partito socialista è diviso, e la candidata (concubina del segretario del partito François Hollande) aveva rifiutato una alleanza elettorale al centro, che alcuni socialisti (social-democratici) avevano chiesto. Anche perchè, un correntone interno aveva tirato il partito a sinistra durante il referendum (perso) per la constituzione europea, che la sinistra -a sinistra del partito socialista- aveva rifiutato, e che il partito socialista aveva invece sostenuto.

Come farà Ségolène Royal a conciliare le posizioni contrapposte delle due anime del partito ? Le alleanze ed accordi per le politiche porteranno ancora piú avanti la crisi del partito socialista sempre più profondamente diviso.

 
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