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Magia: definiamola.

Post n°12 pubblicato il 28 Agosto 2006 da grewp
 

Beh, dopo due post leggeri, anche troppo, chiudiamo la giornata con qualche cosa di serio:-) Buona lettura.
___________________________________

Cerchiamo qui di dare una definizione alla parola magia. Il termine magia deriva dal greco "magheia", che significa scienza, saggezza; i "magi" erano gli antichi sacerdoti persiani. Anche il Nuovo Testamento parla di maghi e magia: i Magi che secondo il racconto di Matteo (2,1-12), si recano alla ricerca del Bambino Gesù guidati dalla stella, non sono però maghi nell’accezione moderna, e deteriorata, del termine, ma piuttosto scienziati o sapienti. La definizione più generica della parola magia è "uso dei mezzi soprannaturali per produrre risultati preternaturali". Non possiamo essere pienamente d'accordo con questa definizione, perché riteniamo che nulla sia soprannaturale e che, per quanto inusuale e strano possa essere qualche fenomeno, esso avviene sempre in obbedienza alle leggi della natura.

Riconosciamo perfettamente che l'uomo conosce sinora ben poco di queste leggi e che conseguentemente molte cose possono accadere che non può spiegarsi; ma ragionando per analogia o per diretta osservazione, comprendiamo che le leggi sono in se stesse immutabili e per quanto molte cose siano per noi inspiegabili l'inesplicabilità è dovuta alla nostra ignoranza delle leggi e non a qualche deroga delle stesse. La nostra conoscenza è molto limitata in molti riguardi e non cè minimamente da stupirsi se di tanto in tanto veniamo in contatto con avvenimenti che non comprendiamo. Noi conosciamo soltanto una piccola frazione del nostro mondo e cioè questa parte inferiore di esso ed anche di questa la nostra conoscenza è in realtà soltanto superficiale e molto parziale. L'uomo comune è profondamente inconsapevole della sua ignoranza e perciò è sorpreso da qualsiasi manifestazione che trascenda i limiti della sua limitatissima esperienza. Riguardo a questo problema della magia molte persone esprimono lo stesso dubbio, come riguardo alla telepatia, alle cure mentali, al mesmerismo, alle apparizioni e allo spiritismo; essi diranno "esistono tali cose come la magia?".

Vi sono sempre stati coloro che negano la possibilità di ogni cosa che sia all'infuori della loro piccola esperienza. "non abbiamo mai veduto queste cose - essi dicono - di conseguenza coloro che hanno veduto ciò sono, o pazzi, o canaglie, o illusi". E' inutile sprecare argomenti con persone le cui menti non sono ancora preparate in una materia come questa, è meglio lasciarle indisturbate nella soddisfazione della loro invincibile ignoranza. Essi sono nella posizione di quel re africano che si indignò alle sfacciate falsità dei viaggiatori i quali asserivano che in altri paesi l'acqua talvolta diviene solida. Il ghiaccio era all'infuori della sua esperienza e perciò egli negava la possibilità della sua esistenza; proprio allo stesso livello mentale sono le persone a cui sembra ignorantemente ridicolo ciò che essi non comprendono. Se desideriamo tentare di migliorare la definizione data dal vocabolario, dobbiamo definire la magia come impiego di forze, che ancora non sono riconosciute, per produrre risultati visibili.

In moltissima casi la magia consiste nel controllo di tali forze con la volontà umana. Vi sono persone che negherebbero che qualche forza possa essere controllata dalla volontà e anche in questo caso è semplicemente evidente quanto poco tali persone conoscano di ciò. L'uomo inesperto e presuntuoso negherà qualsiasi cosa e tutto; l'uomo invece che ha studiato, ha imparato ad essere più cauto e così alle asserzioni oziose egli contrappone l'indagine e l'investigazione. L'adozione di quest'ultimo atteggiamento riguardo alla produzione di risultati fisici delle forze ancora sconosciute dimostrerebbe subito che vi sono molti casi, che possono essere connessi, con facili rapporti, con fenomeni che sono del tutto comuni e accettati da tutti.

Se noi accettiamo per la magia una definizione come quella suggerita sopra, sorge l'ulteriore domanda: qualè il significato degli aggettivi "bianca e nera"? Questi aggettivi sono semplicemente sinonimi di bene e di male. Le forze sconosciute della natura, non sono né buone né cattive in sé stesse, esattamente come le forze conosciute dell'elettricità, del vapore o della polvere da sparo. Tutte queste forze possono essere impegate per il bene e per il male, secondo l'atteggiamento mentale dell'uomo che le adopera. Ma di questo ne parleremo in futuro su questo Blog...

Ogni realtà del creato interagisce con altre e ogni stato d'essere è l'espressione di quella Unica Cosa Sola enunciata nella Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto. Soltanto la Magia può conciliare tutte le esigenze dell'individuo moderno, proiettati nella profondità cosmica, con i viaggi interplanetari, e nella profondità scientifica dei cieli, sia la profondità mistica della coscienza, abbattendo una barriera che ci proietterà nei mondi invisibili. Avevano ragione i Magi (sapienti) quando affermavano che l'Io poteva risvegliare particolari suoi poterI attraverso lo sfruttamento totale dell'energia in suo possesso, e che la principale cosa da attuare era l'esatto rapporto dell'Io con l'Universo (del microcosmo con il macrocosmo), l'equilibrio tra l'Alto e il Basso, tra l'Io supremo e l'Io creato, là dove il magma della creazione congiunge i vari piani e i vari stati di essere dell'Unica Cosa Sola.

La prigione in cui l'umano è stato costretto, dopo la caduta nel corso dei millenni, da una cultura sbagliata e da inquisizioni più o meno violente, più o meno manifeste, promosse da un potere ignorante e in malafede, può aprirsi per quelli che sapranno leggere nel libro del cielo. Costoro, illuminati dalla conoscenza suprema, avranno gli strumenti necessari per intraprendere quel viaggio senza limiti, interrotto tanto tempo fa.

Tutte le loro risorse latenti verranno potenziate ed esaltate per creare non più un essere alla mercé delle forze che lo circondano, ma un essere che tali forze sa controllare, sì da comporre un'umanità cosciente. Questo individuo dovrà anche avere la coscienza dell'equilibrio magico, che lo porrà al riparo da quelle aberrazioni di potenza che molto spesso hanno trasfigurato la fede magica, negli ignoranti, in pura follia distruttiva.

Dimenticavo... sono ben accetti, anzi attesi, i vostri commenti e interventi...
Saluti
GR.EWP

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PENSIERO DEL GIORNO


1 Quand'anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo. 2 E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non ho amore, non sono nulla. 3 E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova.

4 L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 6 non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, 7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 L'amore non viene mai meno, ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita, 9 perché conosciamo in parte e profetizziamo in parte. 10 Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito. 11 Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.

12 Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto. 13 Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l'amore.


1Corinzi 13



 

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