MAN ON THE MOONNon serve sempre saper vedere una ragione, che si può essere nudi e scalzi di qualsiasi ragione e non per questo, essere meno VERI di un FUOCO ACCESO nella NOTTE... |
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Post n°3 pubblicato il 16 Giugno 2007 da knighterrant79
Adesso sto per dire qualcosa di particolare aprite bene le orecchie... Restituisco un consiglio che mi diede una volta un carissimo amico e lo restituisco a tutti i fratelli e le sorelle che si sentono chiusi in gabbia che soffrono di crisi di panico... Sono paure devastanti ed incomprese da chi ne soffre inclusi certi medici, quelli che se non vedono la ferita non sanno dove mettere le mani ma impazienti di attingere grana dal portafoglio dei pazienti: NON TOCCATECI l' ANIMA, GRAZIE... IO la vedo quella ferita sorella e fratello. E' un terrore smisurato di perdere il controllo e di morire. E' il tuo IO che si sfalda, si sgretola, come un castello di sabbia spazzato dal vento, che GRIDA VENDETTA AL CIELO... Una paura che ti divora, fomentata dal terrore che ti venga; allora viene, torna, ti fa battere parossisticamente il cuore, ti si secca la gola, ti blocca le articolazioni. E' raro, ma si può addirittura morire di paura, di solitudine, d'indifferenza, d'incomprensione o di vergogna: le crisi di panico comprendono tutto ciò all'ennesima potenza. Non ne parlo per sentito dire, anch'io sono uno di VOI, una parte di TE quella che ha paura; anch'io ho rischiato di morire per una crisi di panico. Sono stato molto disturbato un tempo, e alle volte mi sento come sull'orlo di un precipizio, ma mi faccio forza per andare avanti perchè, se esiste ancor un pò di felicità in questo MONDO, IO penso di MERITARLA in toto. MI consola il fatto che solo agli IMBECILLI non vengono, perchè hanno un DNA marchiato dai falsi sorrisi e dalla grana, un DNA diverso da chi soffre di panico: LA SENSIBILITA' Questa LUNA NERA, dobbiamo ringraziarla perchè coincide con quanto di più puro, di alto e di nobile custodisci dentro di te. La tua irripetibilità e la tua arte, in una crisi di panico c'è anche questo: LA PIU' PURA E NOBILE POESIA. La parte migliore di noi rifiuta di conciliarsi con il greve mondo esterno, piantiamola di farla tacere, di normalizzarla forzatamente: ha ragione LEI, quest'epoca mal si concilia con la sensibilità, l'originalità... Sappiate che c'è qualcuno che vi comprende, non siete SOLI |
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Ho letto il tuo post, l'ho letto con il cuore e mi sono soffermata su questa frase. Io non soffro di attacchi di panico, anche se a volte sono preda di un'ansia galoppante che, lo so, in confronto al panico non è nulla. Conosco persone però che ne soffrono o ne hanno sofferto. Persone a me molto care, persone che amo. Non è l'imbecillità che non conosce il panico, non è un dna marchiato di falsi sorrisi e grana che non ne soffre. Non so dirti perchè alcuni ne soffrono e altri no, se non dando motivazioni stupide che, credo, non interessano a nessuno. D'altra parte, il panico, come l'ansia e la depressione, sono bastardi: non ti avvisano prima di arrivare e neanche bussano: invadono e basta! Non soffrirne non significa essere migliori o peggiori. Forse significa essere semplicemente più fortunati. Io faccio il tifo per te: il panico deve e può diventare per te, e per tutti coloro che ne soffrono, solo un lontano ricordo. Un abraccio forte, Antonella, una che avrebbe voluto gli attacchi di panico su di sè, piuttosto che sulle persone che ama.