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Quando arrivi addirittura a sognare che stai scrivendo un post, forse ti mancano quelle parole (tante, troppe: chi può dirlo?) che riversavi come fiume in piena su ingrato riquadro e poveri ignari lettori. E non è che poi, pensandoci, tu abbia chissachè da scrivere e non per mancanza di argomenti ma perchè, questi, sembrano sempre i medesimi. Sarò mica arrivata ad una piazzola di sosta senza benzina? In realtà di cose da pensare ne ho sempre e anche a dispetto dei sogni, strani e molto colorati che sto facendo in queste notti ancora troppo calde! Progetti lavorativi a go-go, progetti personali che necessiterebbero di un buon motivatore o anche solo di un buon motivo... E poi varie ed eventuali che, come mi è stato fatto notare, sarebbe meglio non soppesare troppo, prendendo il classico "come viene"... Che di venire non se ne ha mai abbastanza e onestamente mi è mancato molto nell'ultimo mese, tanto quanto mi è dispiaciuto che mi mancasse... La perfezione non esiste, lo so benissimo, ma non capisco come mai mi manca quel pezzo d'angolo che rende solida la costruzione. Come mai c'è il sentimento, la volontà, il desiderio di continuità ma non c'è l'altro desiderio, quello fisico, quello violento, quello primario. Che siano cose possibili solo quando c'è scissione dalla quotidianeità? Che siano sensazioni amplificate dal "non potere" e dai "non dovrei"? O che sia semplicemente fottutissima chimica? E poi mi chiedo, mestamente, come sarei diversa oggi se quella chimica fosse stata possibile diversi anni fa invece di credermi una storpia sessuale? Ciò che mi è chiaro è che quando assaggi un vino veramente buono, difficilmente riesci a tornare al tavernello (senza offesa del signor vinoincartone) o addirittura dall'astenerti dal vino completamente... Forse dovrei farmi dare il nome dalla psicologa di mio fratello, forse se ci andiamo tutti: ci fa pure lo sconto! Ste direbbe che la natura è questa, questo altalenarsi di richiesta, offerta, consumo, astinenza. Io non la farei così facile anche quando riesce veramente facile...

A volte ci ricado ancora nel rischio di impantanarmi in pensieri pericolosi e, diciamocelo: perfettamente inutili. Resisto perfino a fatica alla tentazione di scrivere altri logoranti e inutili sms chiedendo cose che in fondo non voglio sapere...che in fondo non possono cambiare ne migliorare le cose quindi... Mi trattengo perfino dal chiedere se ci si possa, in fondo, fidare di me, non tanto come persona, quando come partner. Del perchè io abbia difeso il fratellone non ci si dovrebbe porre neppure tante domande, eppure mi fa tenerezza pensare a quanto vorrebbe essere moralmente "puro" mentre io di puro non ho nemmeno il cotone sulle mutande! E mentre aspetto le ferie che ancora sono una nebulosa e veramente mi va bene tutto purchè si tagli la corda per qualche giorno, penso a come saranno i prossimi giorni in cui si rientrerà in un certo regime e ci sarà meno libertà, non tanto fisica quanto mentale. Ci saranno più cose da dimostrare, più riguardi da avere e desidererò per l'ennerima volta di potermi sdoppiare in modo da poter essere e fare ciò che voglio allo stesso medesimo tempo. Pretese assurde.

Che le università (certe mica tutte) abbiano dei laboratori nel quali si dilettino a fare gli studi più assurdi e improbabilmente utili al genere umano, ormai ne abbiamo la certezza. Che poi facciano degli studi per alimentare certezze o credenze va da se... Oggi leggo che ci sono 3 motivi documentati per i quali la donna finge l'orgasmo almeno una volta nella sua vita:  1) insicurezza e paura di non riuscire a provare abbastanza piacere (tipo sono arrivata a scavalcare il 99esimo cancello e per non fare l'ultimo mi fermo e chiamo meta???),  2) camuffare l'imbarazzo dell'intimità (???? Tipo non vorrei mai essere qui: spero che finisca presto anzi lo faccio finire presto io??) e 3) "fingono" per eccitarsi davvero (mi piace talmente tanto la mia voce che simula l'orgasmo che...) Ponendo seri dubbi sulla veridicità di questo campione di donne orgasmofingenti io comunque ne ho un 4, che magari è personale e che dipende sicuramente molto da mie tare mentali ma per me è: altruismo. Ti stai impegnando ma non stai riuscendo e così io non ti do direttive, non voglio modificare il tuo modo di scopare, ti premio a prescindere. Questo modo altruistico però, ovvimente, comporta problemi a lungo termine. Il primo problema è che di punto in bianco passati tot anni non puoi semplicemente dire: sai la tua percezione del piacere che mi dai è stata leggermente offuscata da un mare di bugie! E viceversa non puoi fingere che una cosa ti piace tanto quando poi non è così... Il peggio  arriva quando gradulamente smetti gli orgasmi simulati e non orgasmi proprio più e comunque il partner non lo nota (e quindi non gli interessava nemmeno prima?) e da per scontato che perchè una volta hai detto: "non è mica necessario che veniamo sempre in due", la donna abbia dato tacito assenso a non venire mai...

Invece pensavo in questi giorni alla mia attuale situazione e mi chiedevo quante mezze mele possono essere "pressapoco" compatibili con la tua (che poi le mele non sono mai perfettamente simmetriche a meno che non siano geneticamente modificate) e quindi mi chiedo se non sia giustificativo averne trovata una che calza così bene: fisicamente, intellettualmente e non sia, altresì, un'enorme cazzata pensare anche solo di poterne fare a meno... Lo è? O è solo puro egoismo?

Ci sono uomini che sono portati per la paternità e che cominciano già da subito a dimostrare il loro entusiasmo baciando la pancia e pretendendo di essere partecipe di ogni singolo particolare. Sono quelli che poi sanno svegliarsi la notte anche solo per avvicinare il pupetto alla tetta materna e che non provano alcun ribrezzo a cambiare il panno radiattivo che, sarà anche di un angelo ma puzza come due inferni assieme. Ci sono uomini invece che fanno largo, anzi larghissimo affidamento all'istinto materno della compagna e si riservano invece di occuparsi dei figli "quando" ci saranno da fare delle scelte importanti (e non stiamo parlando del tipo di alimentazione durante lo svezzamento ma piuttosto quale sarà la prima bici/moto/macchina!). Ci sono donne però che rabbrividiscono all'idea di procreare per paure anche assurde come: prendere peso, non poter più fare parapendio. perdere il giro seral/notturno con finale etilico ecc. E ovviamente ci sono donne che sono NATE per essere madri e ne sfornerebbero in multiplo di 4 e sono iperbrave a far quadrare tutto: spese, prole e perfino la chiavatina con il marito, che sennò la vedo duretta la procreazione in effetti... La diversità c'è in tutto ma la mescolanza di questi soggetti può fare o meno una famiglia felice, una coppia felice, un matrimonio se non perfetto, almeno accettabile. Ma se la miscela non è corretta, si può anche raccontarsela per qualche anno ma alla fine ci saranno recriminazioni senza fine e lotte senza quartiere e sarà come preparare una caprese ed essere allergico alla mozzarella!