Creato da: MICHELEALESSANDRO il 15/07/2012
PREISTORIA UMANA E TRADIZIONALISMO INTEGRALE

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SINTESI GENERALE DEL SECONDO GRANDE ANNO - PARTE 2

Post n°30 pubblicato il 05 Marzo 2013 da MICHELEALESSANDRO
 

 

Come ricorda Julius Evola, dopo il momento “promanativo” iniziale della manifestazione, subentra una successiva fase nella quale il principio maschile e quello femminile giungono ad assestarsi in una situazione di reciproco equilibrio: un punto, questo, la cui modalità, rispetto all’ottica “verticale/principiale”, pare meglio rappresentarsi secondo un rapporto piuttosto di tipo “orizzontale/correlativo”. Tale prospettiva è forse quella che, in termini biblici, appare propria all’Adamo ridestatosi dal sonno precedente, il quale, mutato ormai nella sua sostanza, osserva ora la donna che ha di fronte a sè, riconoscendola più o meno come sua pari.

Questo passaggio può aver comportato dei significativi effetti in termini cosmologici. Sul piano “sottile”, è probabile che, rispetto ad una precedente situazione di mera potenzialità (protrattasi lungo tutto il “sonno di Adamo”) sia effettivamente venuta ad attivarsi quella “doppia valorizzazione”,  già implicita, nella quale ora l’elemento virile assume la veste di uno solo dei suoi due possibili aspetti, ovvero quello “solare”; ciò, di contro all’altro aspetto, quello “lunare”, impersonato dalla femmina soprattutto riguardo alla sua mutevolezza (e peraltro più prossimo al livello corporeo). Nel contempo, sul sottostante piano materiale, la separazione Sole/Luna nel sottile implica la polarizzazione dell’elemento Aria in Fuoco ed Acqua, comportando quindi un ulteriore impulso, sull’umanità materializzata, ad enucleare dei raggruppamenti diversificati, però secondo una logica che ora assume prevalentemente la direzione Est/Ovest. A tal proposito, anche se torneremo sull’argomento in seguito, riteniamo utile ricordare già in questa sede come lo stesso Evola accenni sia ad uno sdoppiamento dell’originario Albero della conoscenza in uno orientale ed uno occidentale, sia anche al verificarsi, successivamente alla prima migrazione umana di direzione Settentrione/Meridione, una poi sviluppatasi soprattutto lungo l’asse Oriente/Occidente: a nostro avviso questi due elementi potrebbero, in qualche modo, essere posti in relazione tra loro.

La difficoltà a stabilire delle specifiche corrispondenze tra razze umane ed elementi, unita al fatto che spesso i punti cardinali possono essere utilizzati in chiave simbolica (ad esempio, spesso l’Oriente allude al Nord, e forse, parallelamente, la direzione meridionae può in qualche modo essere messa in rapporto a quella occidentale) non ci consentono di scendere troppo nel dettaglio sui primordiali movimenti umani; ciononostante, cercando di integrare gli aspetti legati alla migrazione nord/sud con quella trasversale est/ovest, è possibile a nostro avviso formulare almeno alcune considerazioni di massima.

E’ intanto ipotizzabile che l’ “Adamo”, che ora rappresenta più specificatamente l’aspetto solare del livello “intermedio” – sul piano materiale possa corrispondere a quei gruppi umani che, pur nel quadro di una certa eterogeneità antropologica di partenza (sulla quale torneremo), evidenziano tuttavia una componente, geograficamente siberiana-nordorientale, più stabile e maggiormente vicina al principio superiore, per il tramite del soprastante centro di matrice solare e delle relative presenze di ordine sottile.

La componente femminile, invece, rimane maggiormente dipendente dal centro lunare, ma, in questo modo, particolarmente esposta alla variabilità selenica ed al già accennato (su un ambito più ampio) campo di variazione “Eva-Lilith”, ovvero la generica “doppia possibilità” del femminile; Eva tuttavia evidenzia una, relativa, minor instabilità rispetto a Lilith e potrebbe forse corrispondere a quelle popolazioni site in area nordatlantica, mentre invece la parte più caduca, emblematizzata da Lilith, potrebbe alludere a quei gruppi più precocemente migrati da nord verso zone più australi. Peraltro  Lilith, oltre a collegarsi anch’essa direttamente al simbolismo guerriero (o ad una sua deviazione) – cosa che oltretutto conferma l’unicità di fondo della “femmina” – evidenzia in modo particolarmente pronunciato la mutevolezza lunare, da cui la ragione della marcata eterogeneità generale della corporeità acquisita e delle popolazioni venute alla luce. La compagine umana posta nel range “Eva-Lilith”, collegata soprattutto alle entità sottili nel loro aspetto lunare e meno prossima a quelle di impronta solare, d’altra parte risulta, in certi casi particolari (forse le popolazioni pigmoidi ?) quasi contigua al piano sub-umano e sottoposta a pericoli involutivi non trascurabili.

Infine, non è nemmeno da escludere un’interpretazione di questa polarizzazione maschio-femmina, qui avvenuta sul piano materiale, con il sorgere dei Figli di Dio (boreali) e delle figlie degli uomini (australi), la cui unione avrebbe più tardi generato i Giganti, come una delle razze della specie Homo Sapiens (forse i Cro-Magnon ?).

Ovviamente tutto ciò impica che nello stesso tempo esista nel mondo un’umanità già materializzata – sia a Nord che a Sud – a fianco di corrispondenti entità del mondo intermedio (rappresentate da vari personaggi mitici, come Kronos, Prometeo, i Veglianti…), con le quali si instaura un rapporto spesso inquadrato nel ruolo dell’ “Antenato mitico / Eroe culturale”; queste entità sottili, avvicinabili a nostro avviso alla seconda razza esiodea, presentano caratteristiche ambivalenti lunari/solari per le diverse prospettive adottate nel considerarle (ricordiamo i Tuatha de Danann della mitologia celtica, visti contemporaneamente come “dèi e falsi dèi”).

Verso il termine del secondo grande anno si acuiscono i contrasti tra i gruppi umani collegati alla seconda casta (a partire dall’azione inizialmente condotta dalle popolazioni riconducibili a Lilith su quelle accostabili ad Eva) che progressivamente inizia a deviare spiritualmente; si arriverà, alla fine, al dissidio aperto delle genti collegate alla seconda casta con quelle della prima (associabili ad Adamo) risultandone, in ultimo, la conclusione del Satya Yuga e quella che, in termini cristiani, è stata definita la “Caduta dell’Uomo”.

A partire dal prossimo post, cercheremo quindi di trattare in modo un po’ più approfondito tutti i vari passaggi che sopra sono stati riassunti.  

                

 

 

 
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