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"E se vale la pena rischiare, io mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore."
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Post n°27 pubblicato il 20 Ottobre 2012 da Stella.di.mare83
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Ieri sera, dopo cena, mentre parlavo con mio padre ho realizzato l'importanza estrema di quell' Attimo e quanto i mesi appena trascorsi siano stati difficili (e lo sono tutt'ora). Ci sono esperienze che la Vita a volte ti regala sommergendoti sotto una marea di felicità, altre invece che ti obbliga dolorosamente ad affrontare. Inizialmente quando avviene, provi un gran senso di vuoto e tanta, tantissima rabbia e PAURA...cercare disperatamente una spiegazione diventa quasi un'ossessione, ma purtroppo in alcuni casi, bisogna capire ed ammettere che non esistono risposte. È così e basta, è Destino...e come tale bisogna {accettarlo}. Credo sia stata la fase più delicata, ma l'accettazione è fondamentale prima di iniziare LA battaglia insieme a chi soffre ed aiutarlo a LOTTARE e a non perdere mai di vista l'obiettivo. Che si tratti di un amico/a, un fidanzato, un marito, una moglie, un/a figlio/a, una sorella, un fratello, una mamma...un padre, siamo uguali davanti al dolore. La malattia coinvolge e stravolge per sempre la Vita di tutti...paziente, parenti, amici, vicini di casa...nessuno va risparmiato. Bisogna capire anche che ognugno soffre a modo suo, c'è chi tace, chi invece esplode, c'è chi piange silenziosamente ma continua ad andare avanti e non sa né come fa ad alzarsi la mattina né come e dove trova la forza per continuare a sorridere SEMPRE e non fare arrivare il proprio dolore agli altri...questo è il mio caso.
Ci sono sentimenti, pensieri e sensazioni che si possono capire pienamente soltanto se vengono vissuti. Io non posso pretendere di capire il dolore fisico che ha dovuto e che dovrà ancora sopportare mio padre nei prossimi mesi e/o anni..lo posso soltanto immaginare. Invece conosco l'intensità di quello che ho provato io...è cresciuto insieme ai suoi cambiamenti fisici e ad ogni chemioterapia quando tornava, distrutto fisicamente e moralmente...anche se ha sempre cercato per quanto fosse possibile, di non farcelo arrivare. ... È strano, se la Vita fosse una semplice lavagna e se qualcuno mi desse una spugna, credo che il mio primo pensiero sarebbe di cancellare da esse la scritta "anno 2012". Eppure se ci penso un attimo su, capisco che, nella sorte e nelle avversità che ho/abbiamo attraversato quest'anno, sono cresciuta ancor di più (la vita è un continuo crescere) sotto tanti aspetti, che sono diventata un'Adulta (a volte ne dubitavo), che ho imparato a non dare niente per scontato, che sono un essere capace di trovare la forza di andare avanti e sostenere chi ha bisogno di un appoggio, che nonostante la rabbia la mia fede si è amplificata. Ho capito che ci sono cose per le quali non serve arrabbiarsi, altre invece che bisogna mettere al primo posto; l'Amore, la famiglia, vivere l'attimo essendo attenta non solo al "complesso", ma anche ai dettagli...quelli sui quali troppo spesso si passa accanto perché si è troppo stressati e/o egoisti. La Vita non è "lo farò domani, ho tempo", la Vita è ADESSO...domani è già un'altro giorno, domani qualcosa potrebbe cambiare, per sempre. Così ieri, ho preso il mio tempo e ho deciso di restare seduta al tavolo insieme a papà, mentre parlavamo del suo cancro, della fine del suo ciclo di chemio e dei trattamenti prevvisti nel corso dei prossimi mesi/anni, delle possibilità di remissioni e dei rischi futuri...ascoltandolo poi cambiare discorso e raccontarmi i suoi ricordi, quelli dei suoi anni vissuti in Sicilia, vedendo i suoi occhi lucidi di felicità nel accorgersi che mi stava parlando in dialetto siciliano e che non facevo troppa fatica a capirlo...beh, ho pensato che sono molto fortunata ad avere un padre così (nonostante sia testardo e abbia un certo carateruccio), che sono fiera di lui, del fatto che non abbia smesso di lavorare (anche se questo fatto è discutabile!) e di come sta affrontando tutto. Ho pensato anche che quando ha iniziato il trattamento, lo stadio della sua malattia era già avanzato perché è stato purtroppo preso in mano con ben 6 mesi di ritardo (colpa di un medico che lo ha chiaramente trascurato assicurandoli che non c'era nulla di anomalo) e che se non fosse proprio stato considerato, forse non avrei mai avuto la possibilità di rimanere seduta insieme a lui a quel tavolo, ieri sera. ...
Ci sono Attimi preziosi, Attimi che la Vita ti regala e che nessuno MAI potrà prenderti perché appartengono solo a te.
- "ogni giorno è un giorno in più per Amare, è un giorno in più per Pensare,
Frase, foglie e ragazza dal web
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