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TRI

un blog come tanti

 

la percezione di se stessi

Post n°252 pubblicato il 30 Maggio 2017 da pf2008

Una volta, anni fa, mi sono imbattuto in un blog dove ho letto un post veramente divertente e profondamente veritiero.
Purtroppo l'originale si è perso nelle pieghe del web e quindi per fissarlo proverò a rievocarlo.
La donna,sui 45, raccontava, con minuzia di particolari, di una cosa accadutagli al primo e ultimo appuntamento da un dentista un po' particolare :-)
Mentre aspettava leggendo i vari attestati appesi al muro era arrivata alla conclusione che il dentista dovesse essere un suo compagno delle superiori.
Però al momento dell'incontro e durante tutto l'intervento gli sorsero diversi dubbi sul fatto che fosse veramente lui non tanto per i calcoli che aveva fatto sulle date ma per il fatto che il dottore sembrava veramente troppo vecchio per essere un suo coetaneo.
Alla fine però la curiosità vinse su tutto e appena alzata dalla poltrona gli chiese:
"Mi scusi dottore ma lei era allo scientifico taldeitali negli anni xx?"
e lui un po' perplesso:
"Sì, lei era la professoressa di?"

 

 
 
 

Sono come me ma si sentono meglio.

Post n°251 pubblicato il 17 Maggio 2017 da pf2008

Che stanchezza. Solo le persone possono stancarti. Immagino che il vivere da soli isolati da qualche parte non ti stancherebbe così tanto. Forse solo il pensiero di essere solo ti verrebbe a disturbare. Ci sono persone che hanno un potere magico di assorbire la tua energia sono venendo a tuo contatto visivo o uditivo. Forse c'è un modo per farsi scudo da queste persone però non l'ho ancora scoperto. Ti impongono la loro realtà come fosse quella assoluta e ti costringono ad assoggettarti alle leggi che la governano. A me succede spesso al lavoro. Se una cosa sai che va fatta in un certo modo per ovvi motivi arrivano loro e scuotendo la testa con sufficienza ti indirizza in modo completamente diverso pur sapendo che ti ci vorrà il doppio del tempo delle risorse e dell'energia per ottenere alla fine un risultato di qualità più scadente.

Ma nella loro testa le cose funzionano così ed essendo un gradino più in alto di te la realtà delle cose è quella. Non serve a niente dimostrare che comunque la loro visione si scontra con l'ordine delle cose del presente  che ci ospita in quel momento per la loro principale forza è la rigidità delle loro convinzioni. Senza si sentirebbero persi.  Forse è quello il trucchetto per non farsi rubare l'energia, ancorarsi a delle convinzioni ma la mia natura è un'altra quindi sicuramente questo tipo di soluzione non va bene per me...che fare...

 
 
 

Il conte di mille splendidi soli

Post n°250 pubblicato il 09 Maggio 2017 da pf2008

Anna e Lucia sono due donne molto diverse fra loro e molto distanti come età. Forse accomunate

solo dal fatto di essere ambedue impegnate in una durissima lotta contro un maledetto male fisico.Tra i vari discorsi che abbiamo fatto sono saltati fuori due titoli di libro.Il conte di Montecristo da una e Mille splendidi soli dall'altra. Seguendo il loro consiglio li ho letti. E finito il secondo libro ho avuto una sorpresa.Sono vicende lontane fra di loro. Che raccontano di mondi che non hanno nulla a che fare uno con l'altro. Governati da leggi completamente diverse. Ma fatalità i loro autori,Dumas e Khaled Hosseini, alla fine arrivano a dare lo stesso messaggio al loro lettore.  Edmondo nella lettera a Massimiliano e Valentina riassume in "aspettare e sperare" il suo modo di affrontare la vita e dopo un secolo e mezzo Laila arriverà a dire che per lei sta tutto nel "tirare avanti e sperare". Ma in realtà non è un messaggio di rassegnazione perchè i personaggi che lo dicono in tutta la loro vicenda lottano per la vita nonostante la logica proponesse di arrendersi...con tenacia, con forza d'animo, con coraggio, magari nella direzione sbagliata ma con coerenza restando fedeli a se stessi fino a trovare il punto esatto dove tutto si realizza, dove tutto prende un senso concreto e il tuo spendere viene ripagato. E' questo quello che fanno Anna e Lucia. Aspettano e sperano lottando per la loro preziosa vita ogni giorno.

 
 
 

UCCIDERE

Post n°249 pubblicato il 05 Maggio 2017 da pf2008

E' un periodo che la politica si occupa di vite umane e dà il meglio di sè.
Ci siamo dimenticati che uccidere, che sia un profugo non soccorso su un barcone o un ladro (col dubbio che sia anche asassino), comporta comunque che poi la nostra coscienza si infanga, si sporca e non viene più via quel sudiciume e vivere diventa ancora più difficile.
Parlo della legge sulla legittima difesa e della polemica sulle ong che si occupano di profughi.
Premetto che la classe politica è lo specchio del popolo che gli permette di governare, quindi che dire: "ce lo meritiamo!"
Perchè loro vivono della nostra ignoranza, quindi non è che sono stupidi anzi sono furbissimi e sanno benissimo quali tasti premere. 
Ma ci avete mai pensato veramente cosa vuol dire uccidere una persona?
Vuol dire vederla, giudicarla e giustiziarla in un lampo!
Vuol dire assistere ad dramma di un profugo (provocato anche da noi) e rifiutarsi di dare ascolto al richiamo della natura per la sopravvivenza di un tuo simile.
Siete in grado di prendervi queste responsabilità?

 
 
 

Il potere della dimenticanza

Post n°248 pubblicato il 31 Marzo 2017 da pf2008

Ho sperimentato in questi giorni la possibilità di gestire un lato da me mai considerato della memoria.
La "dimenticanza" :-)
Penso che il meccanismo della memoria funzioni più o meno così; nel moemnto in cui ci succede qualcosa la nostra mente continua a ritornarci su fissando quel momento in modo indelebile.
Definito questo la logica contraria potrebbe essere che il meccanismo della "dimenticanza" sia l'opposto.
Quindi nel momento in cui ti succede qualcosa tu devi importi di passare oltre. Ti fai, per così dire, distrarre dall'appena accaduto e il gioco è fatto.
Il caso tipico è quando ti presentano qualcuno. Ti viene detto il nome e poi fa subito seguito qualcosa, tu allunghi la mano per stringerla, o dici il tuo nome o semplicemente pensi a cosa dire dopo e il nuovo nome evapora nella tua mente.
Certo questo è un caso negativo perchè voi in realtà vorreste ricordarlo il nome della persona che avete di fronte ma ci pensate il poter usare questa tecnica con le esperienze brutte?
Dai non è difficile, basta solo un po' di prontezza di riflessi.
Proviamo! 

 
 
 
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