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« canti perdutimeteore »

un tenente

Post n°1074 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da ibisco9

Era mio cognato...ora è morto e non ha più nessuno che lo ricorda...morti genitori sorelle e moglie. Lo ricordo io con un piccolo scritto, per farmi perdonare qualche sgarbo che gli ho fatto.

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Cercare....capire.... perchè un uomo

non si spegne come una candela,

dolcemente, col sorriso sulle labbra,

in partenza verso un meritato riposo.

Non è così.

Vedo un uomo che saltella come un uccellino,

sorretto ai due lati, le guance infossate,

la bocca aperta e gli occhi spenti.

Era un tenente,

e un quadretto sul tavolino lo ritrae impettito,

orgoglioso nella sua divisa.

Ora è curvo sulle ginocchia e trema come una foglia

e articola suoni incomprensibili.

Un'attimo di distrazione e risuona un colpo cupo.

Era lui, disteso bocconi e il sangue usciva copioso

gocciolando sul pavimento.

Lampeggia nella mente il Gregoire di Kafka,

ma la pietà prevale,

e quel povero corpo stanco, immobile al suolo,

colpisce al cuore.

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eugen

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