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CAPENA: LA SICUREZZA DEI PEDONI IN UN PAESE VIVIBILISSIMO

Una segnalazione datata 12 gennaio 2010, diretta dal Consigliere Comunale di opposizione Massimo Biondi al Sindaco di CAPENA e pubblicata sul sito Internet del movimento "La Destra" per CAPENA, porta l'attenzione su una situazione che, pochi mesi fa, vedeva ancora irrisolta la questione della sicurezza pedonale in un tratto della via Tiberina che, tra l'altro, è luogo di transito da parte di chi, non avvalendosi di un automezzo privato, voglia raggiungere la sede della ASL.

Nella sua segnalazione, il Biondi richiama un triste fatto di cronaca, e cioè la morte in data 8 gennaio 2010 di una donna investita lungo la Tiberina al km. 16,200 mentre camminava a margine della strada, dopo essere scesa dall'autobus (il camminare a margine della strada in quel tratto, dopo essere scesi dall'autobus, è situazione ricorrente, ogniqualvolta qualcuno, non avvalendosi di un automezzo privato, voglia raggiungere la sede della ASL ivi sita). Continua il Biondi, in questa segnalazione datata 12 gennaio 2010, che nel tratto in questione il marciapiede vi è da un lato solo della strada e che, anche laddove esso è presente, alberi, pali della luce e mancata o scarsa manutenzione rendono non agevole il transito pedonale; chiede quindi il Biondi in data 12 gennaio 2010 che, quanto prima, siano posti in essere, all'uopo attivandosi presso la Provincia di Roma, gl'interventi necessari per mettere in sicurezza il tratto di strada in questione per i pedoni in transito, ad esempio per quelli diretti alla ASL ivi ubicata.

La predetta segnalazione è del gennaio 2010 e naturalmente può darsi che dopo sia stato fatto e/o si stia facendo qualcosa per mettere in sicurezza per i pedoni in transito il tratto di strada del quale si tratta; qui vogliamo evidenziare che la situazione evidenziata dal Consigliere Comunale Massimo Biondi nella segnalazione di cui si è detto andava avanti, alla data della segnalazione (12 gennaio 2010), già da anni e anni.

Una domanda in retrospettiva: sarebbe utopico e fuori della realtà pensare che un problema di sicurezza del transito pedonale, come quello sopra delineato, potesse e dovesse essere affrontato e risolto prima ancora che la sede della ASL si trasferisse laddove si trova tuttora lungo la via Tiberina, in vista appunto di tale trasferimento? Quante persone nel corso degli anni, dopo essere scese dal bus COTRAL alla fermata successiva a quella dinanzi al bar "Irma" al Bivio, hanno dovuto, per raggiungere la ASL, camminare pericolosamente al margine della Tiberina, in una strada con intenso traffico veicolare anche pesante e transitante a velocità non certo ridotte in quel tratto? Che cosa può fare il Comune, oltre che richiamare la competenza di altro ente pubblico territoriale per gl'interventi dei quali si tratta? Poiché, come ricorda il Biondi nella sua predetta segnalazione, sono in corso lavori di costruzione di fabbricati ad uso commerciale lungo una parte del tratto di strada in questione, poteva essere e, se poteva essere, è stato effettivamente previsto che una striscia del terreno o dei terreni sui quali sono in corso i lavori di costruzione ai quali fa cenno il Biondi, fosse riservato alla costruzione di un marciapiede per il transito dei pedoni?