IGNOTA VERITASMISTERI - ENIGMI - RIVELAZIONI |
Grazie a tutti coloro che con le loro ricerche, le loro indagini ed i loro studi contribuiscono alla ricerca della verità. Quale verità? Quella verità che sia la scienza che la religione ancora non hanno trovato o che hanno nascosto. I grandi misteri della storia aspettano ancora una soluzione o almeno una spiegazione. Sono molte le vicende inquietanti ed oscure che hanno in qualche modo influenzato l'esistenza umana. Sono convinto che insieme potremo formulare nuove ipotesi e quindi aprire ulteriori orizzonti su tutto ciò che è ancora ignoto. Spero che questo viaggio nell'oscurità del tempo, ci conduca all'interno dell'animo umano, dove brilla la fiamma divina e che possa arricchire sia voi che me di nuove conoscenze.
Alessio Ferrazzoli
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LA PORTA ALCHEMICA
La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino. La villa che ora non esiste più, si trovava vicino piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata la strana porta. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara, sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un iscrizione che permette di datarla al 1680, inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.
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Gesù accompagna spesso le Sue parole con veri e propri prodigi e guarigioni inspiegabili che attestano che Gesù fosse il Messia tanto atteso. Gesù, quindi agiva, cioè si presentava alla gente come un guaritore, uno che praticava esorcismi I miracoli compiuti sollecitano a credere in Lui, ma nonostante la grande evidenza dei fatti, Gesù fu rifiutato ed accusato di agire per mezzo di demoni.[1] Nell’umanità di Gesù, tutto, miracoli, sofferenza, morte deve essere attribuito alla sua persona.[2] Le opere di Gesù per la maggior parte riguardano guarigioni ed esorcismi.«Ed ecco un lebbroso gli si avvicino e disse: Maestro Gesù, facendo la strada insieme con i lebbrosi e mangiando con loro in una locanda [sono diventato lebbroso] anch’io. Ma se tu vuoi, io sarò purificato. E il Signore [gli disse] Lo voglio: sii purificato! E in quell’istante se ne andò via da lui la lebbra. E il Signore gli disse: Và e mostrati ai sacerdoti.[3] Mostrarsi a sacerdoti, per un individuo che in passato era considerato impuro equivaleva ad attestare la sua nuova condizione e quindi farsi accettare dalla società che lo aveva emarginato. Nella Bibbia sono raccontate numerose guarigioni come quella del lebbroso Naaman, capo dell'esercito assiro, avvenuta secoli prima della nascita di Gesù per opera del profeta Eliseo. (2Re 5,14-17), Il Vangelo, di Luca descrive la guarigione di dieci lebbrosi, operata da Gesù (Lc 17,11-19). Tutti questi episodi, secondo la fede cristiana devono essere riportati alla potenza e al volere di Dio che ha operato per mezzo dei profeti e successivamente da Gesù. I miracoli di Gesù raccontati dai Vangeli sono di facile comprensione e le modalità con cui vengono compiuti risultano adeguate al periodo storico. Nel solo Vangelo di Marco è presente un episodio in cui Gesù guarisce un uomo affetto da sordità. Gesù tocca gli orecchi dell’uomo e con la saliva la lingua e poi pronuncia “Effata” in aramaico, apriti. (Mc 7, 31-37) Sempre nel Vangelo di Marco Gesù guarisce un cieco dalla nascita Batsaida mettendogli sugli occhi, della terra su cui aveva preventivamente sputato. Prendiamo adesso il miracolo della guarigione di una donna affetta da emorragia continua, raccontato nei tre Vangeli sinottici; Gesù guarisce quella donna appena lei gli tocca il mantello, quindi la guarigione avviene senza contatto di pelle e senza l’uso della parola.(Mt 9, 20-22) La differenza con altri miracoli compiuti da Gesù è quindi evidente, questo evento prodigioso sembra comunque attestarsi all’interno della legge ebraica. La legge ebraica, difatti vietava di toccare le donne con emorragie perché considerate impure.
· “La donna che al ricorso mensile ha il suo flusso di sangue, sarà segregata per sette giorni”
· “La donna che fuori dal ricorso mensile abbia per più giorni perdite di sangue, o alla quale il sangue non cessi dopo il detto ricorso, sarà impura per la durata di tale incomodo, come durante il flusso mensile”
(estratto dal Levitico)
Questo spiegherebbe che la donna affetta da emorragia dovette sforzarsi per toccare Gesù, riuscendo appena a sfiorare un lembo del Suo mantello. L’interpretazione teologica tradizionale desume che Gesù per proporre i Suoi insegnamenti doveva compiere pubblicamente dei miracoli per dimostrare di possedere i poteri considerati caratteristici della divinità e confermare le antiche visioni profetiche che annunciavano la venuta del Messia. I miracoli possono essere compiuti da Cristo, dai Santi, e dai discepoli di Gesù.[4] Una teoria per affermare la veridicità di un fatto (ad esempio un miracolo presente nel NT) è il criterio della molteplice attestazione cioè che il fatto in questione è attestato in diverse fonti indipendenti fra loro.[5] Il miracolo per chi ha fede può servire a rafforzarla e a coltivare la speranza di salvezza propria del messaggio cristiano «credi nel Signore Gesù e sarai salvo tu e la tua famiglia», credere in Gesù è anche credere nei suoi miracoli, (At 16,31) invece per chi non ha fede probabilmente il miracolo potrebbe allontanare maggiormente dalla religione perché esso rappresenta il soprannaturale e quindi l’inspiegabile, che per una mente razionale risulta inaccettabile.
[2] Catechismo della Chiesa Cattolica 89 - 2005
[3] Vangeli della predicazione Papiro Egerton Jo V 45 (apocrifo)
[4] Catechismo della Chiesa Cattolica 156 434 - 2005
[5] G. Barbaglio G. Bof S. Dianch Dizionario di Teologia voce Gesù Cristo
ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2002 pag. 677
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INFO
SAN GALGANO, SIENA
L'abbazia di San Galgano, dalle marcate caratteristiche architettoniche gotico-cistercensi, fu costruita a partire dal 1218 e poco lontano dalla Rotonda. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi concessi da vari imperatori, tra i quali Federico II, ed alle munifiche donazioni ricevute; a ciò si aggiunse l'esenzione dalla decima da parte di papa Innocenzo III. La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato, che portò nel 1506 ad un interdetto del papa Giulio II contro Siena, che resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.
SAN PIETRO AD ORATORIUM, CAPESTRANO, (AQ)
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