Farà discutere ancora per molto, Marco Travaglio. Colpa (o merito) del libro-intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Il rompiballe, che al giornalista torinese è interamente dedicato e del quale sia Dagospia che il sito internet de La Stampa
hanno pubblicato un ampio stralcio. Un successo editoriale, il libro di
Sabelli Fioretti (ha già quasi doppiato la boa dei due milioni di copie
vendute) nel quale si scopre che Travaglio, recentemente dichiaratosi un liberal-conservatore che alle ultime elezioni ha votato per Di Pietro,
simpatizza per la destra (Berlusconi escluso, s'intende). E che, devoto
cattolico, apprezza più la messa in latino reintrodotta da Papa
Benedetto XVI che non quella in italiano. Ecco i passi salienti
dell'intervista cone le domande di Sabeli Fioretti e le risposte di
Travaglio, non sufficienti però a rientrare nelle grazie del Governo
visto che il sottosegretario alle Comunicazioni Romani bolla la sua presenza in Rai come «inammissibile»:
Gad
Lerner ha scritto: «Non c’è travaglio in Travaglio. Non conosce il
dolore del mondo. Tutti colpevoli allo stesso modo, tutti impuniti»
«Quando
lessi quell’articolo non mi piacque per niente. Pensai che era una
critica ingiusta. Si riferiva alla mia posizione sull’indulto, come se
io fossi un feroce sadico che vuol tenere la gente dentro (...)».
Però è vero che le carceri sono sovraffollate e che la vita là dentro è un inferno
«Del
sovraffollamento delle carceri non frega niente a nessuno. Tanto è vero
che oggi sono sovraffollate esattamente come due anni fa, ma non se ne
parla più. Perché? Perché Previti l’ha fatta franca».
Se ti offrissero la direzione del Tg1, accetteresti?
«Certo
con lo spirito con cui parteciperei a Porta a Porta. Lo farei per un
giorno e quel giorno godrei. Sapendo che è il primo e l’ultimo».
Mi sa che non te lo offrono il Tg1
«Farei un Tg1 in cui racconterei tutto insieme, in una botta sola, quello che non è stato raccontato negli ultimi dieci anni».
Ti portano via con la camicia di forza
«La stessa cosa farei a Porta a Porta se Vespa avesse il coraggio di invitarmi».
LA CONDANNA
Quando
tu e Beppe Grillo fate la lista degli indagati e dei condannati
presenti in Parlamento, subito ti fanno notare che anche tu sei
condannato, in una causa contro Previti
«Ho perso una causa civile, ma non ho commesso reati. Perdere una causa civile non vuol dire essere un pregiudicato (...)».
Non tutti i reati sono uguali
«Ma è ovvio. Quando mi dicono che anche io sono stato condannato la mia risposta è: non è vero, ho perso una causa».
POLITICA
Mario Giordano dice che non è vero che tu sei un discepolo di Montanelli. Dice che eri berlusconiano
«Io non mi sono mai considerato discepolo di Montanelli (...)».
Ma tu eri berlusconiano?
«Balle spaziali. Ho sempre votato contro Berlusconi».
Lo ha scritto anche Giancarlo Perna. Parla di quando Berlusconi era imprenditore
«Ma
non esistevano berlusconiani all’epoca (...). Perna pensa che io mi sia
buttato a sinistra. Mentre io sono anticomunista oggi come lo ero
allora. Però non c’è più il comunismo, e quindi non mi sembra il caso
di perdere tempo. Sarebbe come schierarsi contro i cartaginesi».
Ci sono i Ds, figli ed eredi del comunismo...
«E
sono molto molto molto peggio di certi ex democristiani. Io preferisco
cento Prodi, mille Rosy Bindi, duemila Scalfaro a tutti gli ex
comunisti riverniciati. I danni che hanno fatto D’Alema e Veltroni sono
incalcolabili. Se abbiamo Berlusconi è grazie a loro e alla loro finta
opposizione che ha rivitalizzato e resuscitato il Cavaliere».
È vero che preferisci la messa in latino?
«Continuo
a pensare che sia molto più bella la messa in latino di quella in
italiano, continuo a pensare che il gregoriano sia molto più bello
delle chitarre».
Sei proprio di destra!
«Se
non fosse Berlusconi il capo della destra, io starei lì! In Francia
voterei a occhi chiusi per uno Chirac, un Villepin. Per Sarkozy no
perché è un tamarro. In Germania voterei Merkel sicuro. Mi piacevano
molto Reagan e la Thatcher».
Ma perché se sei di destra, i girotondini ti amano tanto?
«Perché la mia destra non esiste. È immaginaria. È la destra liberale. Cavour, Einaudi, De Gasperi, Montanelli. Tutti morti».
Facci si considera un Travaglio di destra
«Il Travaglio di destra c’è già, sono io. Lui non è nè Travaglio, nè di destra. È un berluscraxiano. Uno dei tanti».
I POLITICI
Veltroni non ha mai nominato Berlusconi in campagna elettorale
«Può
essere una strategia comunicativa interessante (...) ma non nominare
Berlusconi non deve voler dire non parlare mai di Berlusconi e dei
danni che ha fatto e che farà (...)».
C’è qualcuno di destra che ti piace?
«Giorgia
Meloni è fantastica, bravissima è una ragazza veramente splendida.
Impegnata, entusiasta, competente. Angela Napoli ha fatto tutta la
battaglia anti’ndrangheta in Calabria. Tabacci non è impresentabile.
Maroni è stato un discreto ministro. Ma di Forza Italia non riesco a
trovare nessuno decente. Forse questa Lorenzin, la biondina
coordinatrice a Roma, ecco...».
E dei giornalisti?
«Alla
fine il meglio, o il meno peggio, è Belpietro. Perché in fondo è un
giornalista. Quando dirigeva “il Giornale” ci metteva le notizie.
Adesso “il Giornale” di Giordano sembra Topolino».
Cosa pensi di Bossi?
«Mi mette tristezza quando penso a che cos’era la Lega dei tempi d’oro. Io nel 1996 l’avevo pure votata».
Hai votato Lega?
«Sai
come fanno le ragazze che vengono mollate dal fidanzato e dicono: “La
do al primo che passa”? Io avevo detto: “il primo che fa cadere
Berlusconi lo voto”(...)».
Mi immagino un giorno Berlusconi che pranza con D’Alema. Cominciano a parlare di te e si divertono come matti!
«Mi
odia di più D’Alema. L’unica volta che Berlusconi ha parlato di me in
pubblico, ha detto che io ero “un animale a sè stante”. Per me è un
complimento. Secondo lui no, perché un animale a sè stante per lui è
veramente una brutta bestia. Ma a me piace. Vuol dire cane sciolto. Mi
sta bene».
Berlusconi sarà il prossimo presidente della Repubblica?
«Prospettiva agghiacciante. E ridicola, anche (...)».
Chi ti piacerebbe al Quirinale?
«Se
non fosse troppo anziano quando si voterà la prossima volta, Giovanni
Sartori. O altrimenti Prodi. O Gustavo Zagrebelsky. O Giovanni Bazoli».
Inviato da: chiarapertini82
il 05/02/2016 alle 19:39
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il 18/09/2011 alle 22:17
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il 25/09/2009 alle 10:16
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il 15/09/2009 alle 23:25