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lentamente muore...(MARTHA MEDEIROS-non Neruda)

Creato da scimmiaelettrica il 26/07/2007

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Sono etero,credente, cattolica (anche se di questi tempi è dura..)
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non sono contro il Cristianesimo...sono una legge di uno STATO LAICO che
come tale deve comportarsi, nel pieno rispetto della libertà di ogni
cittadino.
Poi ognuno viva la sua vita e pratichi le sue
scelte in base al proprio pensiero e credo..

CONTRO OGNI FANATISMO
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« Preso da :Messaggio #48 »

Caro Ministro DAMIANO...

Post n°47 pubblicato il 22 Settembre 2007 da piumealvento
 

Caro Signor Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Cesare DAMIANO,

io non so dove Lei si trovi in questo momento; so solo che comunque si trova nel posto sbagliato.

Lo sa perché? Perché Lei in questo preciso istante dovrebbe esser nel suo studio nel suo Ministero, attorniato dai suoi Sottosegretari e dai suoi Consulenti ben pagati e dovrebbe dire al Suo portaborse, pardon collaboratore, (ma è assunto in regola?...): caro, chiudi a chiave le porte, abbassa le tapparelle, accendi le luci, stacca i telefoni e ordina 10 pizze perché da qui non ci muoveremo fin quando non avremo riscritto da cima a fondo la legge Biagi o Maroni o 30 (nessuno sa come si debba realmente chiamare questa vergogna di legge).

A questo punto Lei, Signor Ministro, che è stato anche un sindacalista degli impiegati, dovrebbe prendere la parola e dire: cari tutti i miei collaboratori, non voglio passare alla Storia come il Ministro del Lavoro (di sinistra) ex sindacalista che non ha fatto nulla per ridurre il precariato ai minimi termini in Italia. Quindi prendete carta e penna che vi detto alcuni punti fondamentali e qualche linea guida con cui voi dovrete riscrivere la legge sul lavoro. Il tempo stringe in quanto questo Governo potrebbe cadere da un momento all'altro e se cade tornano gli altri...

Allora cominciamo:

Punto 1: qualsiasi azienda italiana non deve poter avere nei suoi organici o alle sue dipendenze oltre al 10% di personale precario;

Punto 2: quel 10% di personale precario deve avere contratti di minimo 12 mesi durante i quali deve poter godere di tutti quei diritti fondamentali per cui intere generazioni si sono battute. Mi riferisco a ferie pagate, malattie pagate, straordinari pagati, permessi pagati, maternità pagata, tredicesima e, se prevista anche quattordicesima, orari di lavoro e turni pianificati e certi. Ditemi voi se mi sono dimenticato qualcosa.

Punto 3: quel 10% di personale precario, non avendo certezza del proprio posto di lavoro, essendo quindi in una posizione di debolezza ed incertezza, deve guadagnare almeno il 50% in più di un lavoratore a tempo indeterminato che in quella azienda svolge analoghe mansioni. Il datore di lavoro, per poter sostenere quel 50% in più di stipendio pagherà il 60% in meno di imposte su quello stipendio allo Stato.

Punto 4: al termine del contratto di precariato il datore di lavoro ha il diritto di non rinnovare il contratto ma deve giustificare i motivi. Se il motivo è semplicemente che non ha più soldi per pagare il precario o il progetto per cui lavora lo stesso è concluso, allora potrà non rinnovargli il contratto ma non potrà assumere un altro precario in sua sostituzione. D'altronde se non ha i soldi per uno non ha i soldi neanche per un nuovo precario e se il progetto è terminato, allora non ha bisogno di assumere un nuovo precario.

Punto 5: il precario può rimanere tale in un azienda per un massimo di 3 anni (diciamo 3 rinnovi annuali di contratto). Al termine del terzo anno il datore di lavoro deve assumerlo a tempo indeterminato oppure motivare dettagliatamente i motivi del non rinnovo tenendo presente che, su richiesta del lavoratore, potranno esser posti al giudizio di un giudice del lavoro.

Punto 6: qualche centinaio di ispettori del lavoro ma anche carabinieri, finanzieri, agenti di polizia in borghese avranno il compito di farsi assumere in incognito nelle varie aziende italiane, soprattutto quelle piccole e medie, con lo scopo di accertare, dall'interno della struttura, violazioni ai punti di cui sopra e soprattutto il lavoro in nero. Laddove ve ne fossero, per i titolari dell'azienda deve esser previsto il carcere e sanzioni pecuniarie elevatissime ed in caso di reitero delle infrazioni (3 volte in 5 anni), la confisca dell'attività e la sua cessione in amministrazione a cooperative create ad hoc.

A quest'altro punto Lei, Signor Ministro, direbbe: caspita, in 20 minuti ho reinventato il mondo del lavoro a tutela anche dei lavoratori. Ricaspita, ne abbiamo perso di tempo.... Bene miei cari collaboratori, le linee guida ce le avete, il libro gratuito di Grillo “Schiavi Moderni” l'avete letto nei giorni scorsi, all'opera dunque. Da qui uscirete solo con una bel disegno di legge da presentare in Parlamento. Ora scusatemi che devo andare a cena. Per voi ci sono le 10 pizze, fate presto a scrivere il disegno di legge altrimenti si raffreddano....

Un saluto fiducioso da Piumealvento.

(che Le consiglia di leggere il suo post n. 35 del 18-7-07 intitolato “Sul lavoro precario”).

 
 
 
Rispondi al commento:
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 22/09/07 alle 19:02 via WEB
caro piume...ma quando ti decidi a candidarti?? Ti voglio Ministro...se c'è Mastella poi!!
 
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Samuele Bersani

Lentamente muore



Lentamente muore
chi
diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei
vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una
passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"

piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare
gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che
fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente
muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non
rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si
permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli
sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova
grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,

chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della
propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un
progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non
conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che
conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere
vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di
una
splendida felicita'.

MARTHA MEDEIROS
(non Neruda)

 

 
 

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