Creato da OnMySkin il 23/05/2006
Gè --- Come il ritmo di un contrabbasso, voi non vi fate vedere nè vi ponete in prima fila, ma quando mancate, qualcosa nel mondo manca e allora tutti si accorgono della vostra importanza. Quando è il momento del vostro assolo, sapete scandire le note con forza e grinta e nel silenzio riuscite a catturare tutta l'attenzione.
 

 

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Post n°96 pubblicato il 24 Agosto 2006 da OnMySkin
Foto di OnMySkinAll for nothing.. did you really want??

..l'ombra del vento.. è il titolo dell ultimo libro che sto leggendo, ambientato nella Barcellona degli anni 50.. alla fine della guerra civile e la sconfitta della repubblica.. ( tristezza )
ultimamente non farei altro che leggere, cerco di trovare 5 minuti della mia giornata per poterlo fare.. anzi non farei altro.. it's too late..
stamattina mi son svegliato e fuori c era un cielo azzuro stupendo.. un piccola nube che disegnava un arco e i primi raggi del sole che la tagliavano.. com è bella roma all alba.. senza traffico, con quell aria fresca che ti schizza giù per le narici e sulla pelle.. quel caffè caldo che ti sveglia , il dito che va su play e una canzone da sottofondo, scivolando così per le strade, sembra neanche che stia andando a lavoro, perchè la mente, i miei pensieri sono da tutta altra parte.. sono li dove lei non li vede e loro non sanno nascondersi.. sono li dove non possono raggiungerla ma sanno quel che vorrebbero.. sono tra le mie mani come te, che non ci sei.. stamattina mi son alzato ed allo specchio avevo gli occhi che brillavano.. adoro quando mi guardo e li vedo brillare.. adoro i miei occhi perchè non sanno mentire.. soprattutto con me.. buona giornata..

just want you
respira.. anche quando non c è aria
respira.. e rifallo ancora
e lei non chiama e non ti chiamerà..
ma fuori tutto si colora, il sole riscalda ancora..
respira.. anche se hai un vuoto di memoria
e l ultima cartina che hai non incolla, che cosa cambierà??!
respira.. fuori è tutto vero, il profumo della natura
dove sei.. dove sei stata..

* ho un pensiero che parla di te.. tutto muore ma tu, sei la cosa più cara che ho.. ( vasco )
tvb
 
 
 
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Un Dipinto..

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Donna Cuncè.. a cchiù bell!

 

..lacrime

In un discorso vi sono le parole
nel pianto vi sono le lacrime
I suoni emessi dalla tua bocca
si disperdono nell'aria
Le lacrime restano solo sulle tue guancie
Nel silenzio del tuo pianto
le grida della tua voce
Le bacerei.. quelle lacrime!
..come disidratato d'Amore


 
 

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Uno,
si entra all'improvviso
si sfoggia un bel sorriso
e' solo col buon viso che si puo' giocare
 due,
la scelta del prodotto
qualcosa che sia ghiotto
gustoso, conveniente ma ridotto
 terzo,
si studia l'etichetta,
si stacca la linguetta,
possibilmente fatto in tutta fretta
 quarto,
si fa un respiro forte,
si passa fra le porte,
solamente allora potrai dire...
 ...funziona,
non suona
e allora
ancora!
 

il Mio Tempo

L'ozio è rivoluzionario



E’ Ferragosto. Quale miglior regalo di un libro? E di un libro che insegna l’arte dell’ozio?
Il libro è: “L’ozio come stile di vita” di Tom Hodgkinson. Cito dalla prefazione: “Oziare significa essere liberi, e non soltanto di scegliere fra McDonald’s e Burger King o fra Volvo e Saab. Significa essere liberi di vivere la vita che vogliamo fare, liberi da capi, salari, pendolarismo, consumo, debiti. Oziare significa divertimento, piacere e gioia. C’è una rivoluzione che sta fermentando, e la cosa grandiosa è che per prendervi parte non dovete fare assolutamente nulla.”
Chi vive solo per lavorare quindi è un miserabile, chi ozia un rivoluzionario.
Paul Lafargue, genero di Karl Marx scriveva nel suo libro: “Il diritto all’ozio”: “Una strana follia possiede le classi operaie delle nazioni in cui domina la società capitalistica. E’ una follia che porta con sé miserie individuali e sociali che da due secoli stanno torturando la triste umanità. Questa follia è l’amore del lavoro, la passione esiziale del lavoro, spinta sino all’esaurimento delle forze vitali dell’individuo e della sua progenie”.
Il lavoro nobilita il capitalista, il manager, il finanziere e immiserisce il lavoratore dipendente, il precario, il cococo che assomiglia sempre più a una bestia in gabbia. Una bestia che deve sviluppare enormi quantità di lavoro per rimanere in vita.
Prendete la vostra ora di noia quotidiana, senza fare nulla, guardando fuori dalla finestra o il soffitto. E’ la vostra ora d’aria, quella che viene concessa anche ai carcerati. Insegnatela ai vostri figli, spiegategli che non far niente, non avere nessuno che ti dica cosa devi fare è importante. L’ozio è il padre e la madre di tutte le idee migliori. Andrebbe insegnato a scuola, come ora di meditazione. Siamo dentro a un meccanismo che ci impedisce di pensare, un tapis roulant dalla culla alla tomba.
Fermi! Fatelo adesso: non fate nulla.

 
 
 

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