Creato da OnMySkin il 23/05/2006
Gè --- Come il ritmo di un contrabbasso, voi non vi fate vedere nè vi ponete in prima fila, ma quando mancate, qualcosa nel mondo manca e allora tutti si accorgono della vostra importanza. Quando è il momento del vostro assolo, sapete scandire le note con forza e grinta e nel silenzio riuscite a catturare tutta l'attenzione.
 

 

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Post N° 156

Post n°156 pubblicato il 22 Ottobre 2006 da OnMySkin

..gironi grigi, il cielo triste come una scotola di ghisa.. giorni di poesia e sogni.. giorni di passioni e di ricordi.. giorni che scivolano su due ruote e corrono.. giorni in cui vorrei tutto fosse sempre cosi' 'reale'..

In questi giorni ad Amsterdam si e' tenuto il Amsterdam Dance Event ovvero :

30 CLUBS

400 DJ's

3 giorni stupendi pieni di aventi e di musica.. tutto legato al mondo dell'house dell'elettronica minimal be' un certo tipo di musica che in Italia e' difficile trovare.. giovedi sera Al MelkWeg Dave Clarke and Miss Kittin.. venerdi sera Al The Sand Sven Vath and Riccardo Villalobos ieri sera invece Al Escape Todd Terry and after Marshal Jefferson.. da paura.. mi sto riprendendo ora..!

quando torno in Italia pubblico qualche foto!!

Domani vado ad Utrecht.. dicono che e' molto carina..

Arriva la silenziosa notte

col regimento suo luminoso

di cavalieri di Sogni vestiti

le Labbra  mi sfiora di un timido Bacio

i capelli di una dolce carezza

e compiaciuta, quasi crudele direi

in faccia mi urla il Ricordo di Me Stesso!

sul quieto oceano depone i suoi sogni, di ingenua e ribelle ridente passione.. passione, dolce suonar sulle mie labbra.. sogno, dolce pensiero che sfiora il mio cuore.. vorrei ancora urlare di gioia e ridere e poi piangere.. e dire al mondo, son vivo.. perche' Amo!!

 
 
 
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..si scorre tutto il cielo per trovare una stella..

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Donna Cuncè.. a cchiù bell!

 

..lacrime

In un discorso vi sono le parole
nel pianto vi sono le lacrime
I suoni emessi dalla tua bocca
si disperdono nell'aria
Le lacrime restano solo sulle tue guancie
Nel silenzio del tuo pianto
le grida della tua voce
Le bacerei.. quelle lacrime!
..come disidratato d'Amore


 
 

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Uno,
si entra all'improvviso
si sfoggia un bel sorriso
e' solo col buon viso che si puo' giocare
 due,
la scelta del prodotto
qualcosa che sia ghiotto
gustoso, conveniente ma ridotto
 terzo,
si studia l'etichetta,
si stacca la linguetta,
possibilmente fatto in tutta fretta
 quarto,
si fa un respiro forte,
si passa fra le porte,
solamente allora potrai dire...
 ...funziona,
non suona
e allora
ancora!
 

il Mio Tempo

L'ozio è rivoluzionario



E’ Ferragosto. Quale miglior regalo di un libro? E di un libro che insegna l’arte dell’ozio?
Il libro è: “L’ozio come stile di vita” di Tom Hodgkinson. Cito dalla prefazione: “Oziare significa essere liberi, e non soltanto di scegliere fra McDonald’s e Burger King o fra Volvo e Saab. Significa essere liberi di vivere la vita che vogliamo fare, liberi da capi, salari, pendolarismo, consumo, debiti. Oziare significa divertimento, piacere e gioia. C’è una rivoluzione che sta fermentando, e la cosa grandiosa è che per prendervi parte non dovete fare assolutamente nulla.”
Chi vive solo per lavorare quindi è un miserabile, chi ozia un rivoluzionario.
Paul Lafargue, genero di Karl Marx scriveva nel suo libro: “Il diritto all’ozio”: “Una strana follia possiede le classi operaie delle nazioni in cui domina la società capitalistica. E’ una follia che porta con sé miserie individuali e sociali che da due secoli stanno torturando la triste umanità. Questa follia è l’amore del lavoro, la passione esiziale del lavoro, spinta sino all’esaurimento delle forze vitali dell’individuo e della sua progenie”.
Il lavoro nobilita il capitalista, il manager, il finanziere e immiserisce il lavoratore dipendente, il precario, il cococo che assomiglia sempre più a una bestia in gabbia. Una bestia che deve sviluppare enormi quantità di lavoro per rimanere in vita.
Prendete la vostra ora di noia quotidiana, senza fare nulla, guardando fuori dalla finestra o il soffitto. E’ la vostra ora d’aria, quella che viene concessa anche ai carcerati. Insegnatela ai vostri figli, spiegategli che non far niente, non avere nessuno che ti dica cosa devi fare è importante. L’ozio è il padre e la madre di tutte le idee migliori. Andrebbe insegnato a scuola, come ora di meditazione. Siamo dentro a un meccanismo che ci impedisce di pensare, un tapis roulant dalla culla alla tomba.
Fermi! Fatelo adesso: non fate nulla.

 
 
 

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