Creato da OnMySkin il 23/05/2006
Gè --- Come il ritmo di un contrabbasso, voi non vi fate vedere nè vi ponete in prima fila, ma quando mancate, qualcosa nel mondo manca e allora tutti si accorgono della vostra importanza. Quando è il momento del vostro assolo, sapete scandire le note con forza e grinta e nel silenzio riuscite a catturare tutta l'attenzione.
 

 

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Post n°165 pubblicato il 09 Novembre 2006 da OnMySkin
Oggi mi son svegliato con questa canzone.. So kiss Me!

Baciami, lontano dall’orzo con la barba
Ogni notte, accanto all’erba verde verde
Dondola, dondola, dondola il passo che gira
Tu metti quelle scarpe e io metterò quel vestito
 Oh, baciami sotto il latteo crepuscolo
Portami fuori sul pavimento illuminato dalla luna
Alza la mano tua aperta
Attacca con la banda e fa danzare le lucciole
La luna argentea scintilla, quindi baciami
 Baciami, giù alla casa dell’albero rotto
Dondolami sopra alla ruota sospesa
Porta, porta, porta il tuo cappello fiorito
Faremo il percorso segnato sulla cartina di tuo padre
 Oh, baciami sotto il latteo crepuscolo
Portami fuori sul pavimento illuminato dalla luna
Alza la mano tua aperta
Attacca con la banda e fa danzare le lucciole
La luna argentea scintilla, quindi baciami
 Oh, baciami sotto il latteo crepuscolo
Portami fuori sul pavimento illuminato dalla luna
Alza la mano tua aperta
Attacca con la banda e fa danzare le lucciole
La luna argentea scintilla, quindi baciami
 Quindi baciami
Quindi baciami
Quindi baciami

Ci son giorni che ti svegli.. apri la finestra e c'è un sole che ti abbaglia.. ti trascini fino al bagno, ti guardi allo specchio e cominci a sorridere.. allora ritorni nella tua stanza ed accendi lo stereo.. e cominci a cantare!
we can be so strange..
 
 
 
 
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Donna Cuncè.. a cchiù bell!

 

..lacrime

In un discorso vi sono le parole
nel pianto vi sono le lacrime
I suoni emessi dalla tua bocca
si disperdono nell'aria
Le lacrime restano solo sulle tue guancie
Nel silenzio del tuo pianto
le grida della tua voce
Le bacerei.. quelle lacrime!
..come disidratato d'Amore


 
 

immagini

Uno,
si entra all'improvviso
si sfoggia un bel sorriso
e' solo col buon viso che si puo' giocare
 due,
la scelta del prodotto
qualcosa che sia ghiotto
gustoso, conveniente ma ridotto
 terzo,
si studia l'etichetta,
si stacca la linguetta,
possibilmente fatto in tutta fretta
 quarto,
si fa un respiro forte,
si passa fra le porte,
solamente allora potrai dire...
 ...funziona,
non suona
e allora
ancora!
 

il Mio Tempo

L'ozio è rivoluzionario



E’ Ferragosto. Quale miglior regalo di un libro? E di un libro che insegna l’arte dell’ozio?
Il libro è: “L’ozio come stile di vita” di Tom Hodgkinson. Cito dalla prefazione: “Oziare significa essere liberi, e non soltanto di scegliere fra McDonald’s e Burger King o fra Volvo e Saab. Significa essere liberi di vivere la vita che vogliamo fare, liberi da capi, salari, pendolarismo, consumo, debiti. Oziare significa divertimento, piacere e gioia. C’è una rivoluzione che sta fermentando, e la cosa grandiosa è che per prendervi parte non dovete fare assolutamente nulla.”
Chi vive solo per lavorare quindi è un miserabile, chi ozia un rivoluzionario.
Paul Lafargue, genero di Karl Marx scriveva nel suo libro: “Il diritto all’ozio”: “Una strana follia possiede le classi operaie delle nazioni in cui domina la società capitalistica. E’ una follia che porta con sé miserie individuali e sociali che da due secoli stanno torturando la triste umanità. Questa follia è l’amore del lavoro, la passione esiziale del lavoro, spinta sino all’esaurimento delle forze vitali dell’individuo e della sua progenie”.
Il lavoro nobilita il capitalista, il manager, il finanziere e immiserisce il lavoratore dipendente, il precario, il cococo che assomiglia sempre più a una bestia in gabbia. Una bestia che deve sviluppare enormi quantità di lavoro per rimanere in vita.
Prendete la vostra ora di noia quotidiana, senza fare nulla, guardando fuori dalla finestra o il soffitto. E’ la vostra ora d’aria, quella che viene concessa anche ai carcerati. Insegnatela ai vostri figli, spiegategli che non far niente, non avere nessuno che ti dica cosa devi fare è importante. L’ozio è il padre e la madre di tutte le idee migliori. Andrebbe insegnato a scuola, come ora di meditazione. Siamo dentro a un meccanismo che ci impedisce di pensare, un tapis roulant dalla culla alla tomba.
Fermi! Fatelo adesso: non fate nulla.

 
 
 

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