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Serviranno i loro sacrifici?

Un sacrificio di vite, imploranti richieste di aiuto finite nel nulla, urla smorzate dalla disperazione per  non aver potuto concretizzare fino in fondo le aspirazioni di una vita intera lasciando sul campo nel dolore mogli e figli. Questi sono i tanti che in questi tempi hanno preferito dire addio a questo mondo quando si sono resi conto che non l’avrebbero potuta fare, che ogni sforzo ulteriore sarebbe stato inutile. Da un’altra parte questo governo di “tecnici” paragonabile a un uragano di forza cinque chiamato per scardinare consolidati poteri e privilegi di banche, caste, politici che no si sono mai occupati del paese, dirigenti, professori, imprenditori e gente comune. Soggetti che secondo le proprie possibilità si sono dati da fare per distruggere tutto quello in cui credevano i padri fondatori di questa nazione e che abbiano  dato anch’essi la vita per realizzarlo. Un governo che si è presentato al popolo, dicendo che l’Italia andava salvata a costo di grandi sacrifici, grandi sacrifici per tutti aveva detto ma che si sta dimostrando sacrificale solo, e come la storia ci ricorda, per i più deboli, quelli che già vivono a stenti e che poco o niente hanno da dare. Si chiede di pagare l’IMU che così com’è, si traduce in un affitto da pagare espropriando, di fatto, chi a costo di duri anni di sacrifici ha acquistato un bene che per gli italiani è stato sempre considerato un rifugio sicuro per la vecchiaia senza tenere conto delle condizioni sociali ma soprattutto del reddito; tutti devono pagare a prescindere, una gabella che costringerà milioni d’italiani a dire addio a questo sogno, a quest’ancora di tranquillità. E l’aumento dell’IVA, dei carburanti, dei prezzi al consumo, si fa finta di niente o forse il governo pensa che tutti gli italiani abbiano riserve di oro e denaro nascosto che ancora dovranno tirare fuori quando saranno costretti a farlo? Esiste un mercato della casa che si vende con nuda proprietà, un mercato di quel poco oro gelosamente conservato in ricordo di una nonna, di una mamma o di una prima comunione che miriadi di “acquisto oro” stanno acquistando e non si sa con i soldi di chi, tutto si sta rapidamente sgretolando per cercare di sopravvivere. 20 anni in cui questa classe politica ha solo fatto scelte scellerate tollerando se non invogliando a comportamenti almeno molto discutibili. Così mentre questo fa capire perché solo ora l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza sono così attivamente impegnate nel tentativo di sradicare le evasioni fiscali che spesso fanno “tenerezza” per le multe al carrettino che vende noccioline per strada non si sta facendo con la stessa enfasi la lotta agli sprechi della macchina dello Stato, quella che andrebbe finalmente a toccare gli interessi diretti dei nostri politici. Si di questi politici tutti, ma proprio tutti di questo ventennio che si alternano nei salotti televisivi a cercare, spesso, maldestramente di dare spiegazioni e scusanti per non aver fatto prima quello che ora promettono di voler fare e che mai faranno. Come può un lupo trasformarsi in agnello?  Questo governo di “tecnici” che si è detto con pieni poteri è esplicitamente ostaggio delle forze politiche che lo sostengono e quella furia del ciclone ormai è ridotta a raffiche di vento che danno speranza e un attimo dopo la cancella. La piccola e media industria, i piccoli negozi, gli artigiani man mano stanno chiudendo e altre famiglie verranno a mancare di quel piccolo reddito che permetteva di “mettere un piatto in tavola”. Il peggio deve ancora venire e domani sarà Pasqua, Pasqua di resurrezione è stato detto ieri nelle varie Via Crucis celebrate un po’ in tutta la penisola. Ci sarà mai la resurrezione col ritorno della legalità, dell’equità e della sobrietà da parte di tutti?