Il Cambiamentocosa vuol dire cambiare? Quali sono le motivazioni che ci spingono a cambiare noi stessi o il mondo intero? Cambiamento è trasformazione, teconologia, amore, politica? Quali sono i tratti distintivi di chi voule cambiare se stessi, di chi ha un idea nuova, un sogno? |
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Post n°5 pubblicato il 10 Novembre 2008 da Palingenes
...domenica di panico come tutte le altre... Caos in casa, cane che abbaia...beh, nulla di nuovo.... 10 minuti di pausa (e di silenzio) per leggere due titoli di giornale su internet... Solita solfa sulla scuola (prima o poi mi deciderò a scriver qualcosa) e su Alitalia (il "fronte del no"....oramai siamo allo stile Colonnello Bernacca-previsioni del tempo...ah i bei tempi con solo i fronti freddi e caldi!!!), gaffe di Mr. Berlusconi ancora sulle pagine dei quotidiani esteri (NY, FT, NYT)...poi mi scappa un occhio su "Globale come l'imperatore Adriano"... Lo ammetto, sarà perchè è domenica, sarà la stanchezza ma il primo "imperatore Adriano" che mi è venuto in mente è stata l'oramai spodestato "Adriano Leite Riberio"...per Mou oramai relegato alla panchina...scriverò anche di questo perchè di cambiamento il figliolo ne ha bisogno!!! dopo i primi 5 millisecondi di interismo, noto che l'intervistato non è l'ultimo dei pirla ma Mr. Tremonti...e realizzo che probabilmente di Adriano Leite Riberio egli non sa nulla....quindi parliamo del romanaccio Publius Aelius Traianus Hadrianu noto semplicemente come Adriano (Italica, 24 gennaio 76 – Baia, 10 luglio 138), che fu imperatore romano della dinastia degli Antonini dal 117 alla sua morte. Leggere leggere..... Devo dire che il Tremonti-pensiero mi affascina non poco... nomo economista e pure un po' filosofo! Frasi ricche di citazioni, latinismi (Graecia capta ferum victorem cepit, devo ammettere avrei dovuto ricorrere al mitico IL per la traduzione se non fosse che Google è più veloce!) e un pensiero estremamente razionale, cristallino nella sua complessità. La definizione di Obama su se stesso, e riportata da Tremonti, "post partisan. Oltre le parti, oltre la destra, oltre la sinistra. Non basato sul passato, proiettato verso il futuro" mi affascina. Finalmente pare che esista qualcuno (oltre al sottoscritto ovviamente! modestia a parte) che possa riconoscere i meriti pure dello schieramento opposto, d'altro canto pensare sempre che il 50% (esagerando) degli italiani si faccia sempre fregare e mandi idioti al governo mi pare un po' troppo....rimanendo in via XX Settembre, Padoa-Schioppa (e non Schiappa!) non lo possiamo annoverare fra gli incompetenti! Anche questo è decisamente un cambiamento di cui necessita molto l'italica politica...abbronzature a parte s'intende. Devo però essere sincero, Obama mi affascina, come uomo, come ideali, come novità che incarna....ed ecco il punto....up to now, per dirla all'inglese è solo tutto ciò in pectore (oltre che presidente)...citando "La "cifra politica" prevalente nel nuovo presidente è quella della novità. Non solo estetica e simbolica, l’età e la forza, e non solo dialettica, la perenne sfida americana, ma anche la novità morale e culturale. È una "cifra" evidente tanto nella forma, quella di un linguaggio religioso ispirato dal principio del destino manifesto, quanto nella sostanza, oltre il liberismo radicale e l’eclettismo di fine secolo"...almeno nel programma! Spero che non si faccia ingannare, fagocitare, investire proprio da quest'onda di marea che ha provocato...ancora lo dobbiamo vedere all'opera, alle prese con Afganistan, Irak, Iran, Israele, Al-Qaeda, Bin Laden, crisi industriale (GM, Ford...) e soprattutto la mostruosa crisi finanziaria di cui ancora no si vede la fine (gli ottimisti parlano di fine 2009), il cui peggio sembra ancora da venire... Paragonarla ad un viedogame suona ridicolo, ma purtroppo è dannatamente efficace...."arriva un mostro, lo batti, e mentre tiri il respiro ne arriva un secondo, diverso. E poi un terzo, ancora più grande, e un quarto"...se il primo mostro quello dei mutui sembra essere stato gestito, e il secondo le carte di credito/debito per gli americani sono pure gestibili, il terzo, il finanziamento alle imprese pare decisamente più pericoloso...aspettando il quarto "i derivati".... Per ora è in luna di miele pure con il suo Congresso, con gli Americani, con il mondo in generale...ma il 20 Gennaio 2009 si ritroverà a dover lavare piatti, cucinare, far la spesa, accudire moglie figli e cane....brutta bestia la routine! |
Post n°4 pubblicato il 07 Novembre 2008 da Palingenes
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Post n°2 pubblicato il 07 Novembre 2008 da Palingenes
Ore 8.30, come al solito sono in macchina verso il lavoro nell'assurdo traffico olandese tutto biciclette e macchine...la radio è sintonizzata sulla BBC, per l'esattezza BBC World Service (la nipote di rado londra della seconda guerra mondiale). E' tutto un rincorrersi di notizie su Afganistan, Irak ed ovviamente reazioni ei principali leader mondiali sulle recenti elezioni USA...parlano francesi, tedeschi, pachistani e perfino palestinesi...anzi dovrei dire perfino gli italiani... Nei pressi di un semaforo sento: Mr Berlusconi has recently commented the new President of the United State saying "He's young, handsom and even tanned...he's everithing to succeed".... Cosa? Che ha detto???? quasi non investo un ciclista....reato punibile con pena capitale in Olanda.... Non può essere vero...ho capito male...poi interviene una linguista dell'Università di Roma...una certa Laura non so che...cui viene chiesto "Why do you think Mr Berlusconi said that? Was he joking? Is he simply ingnorant or whatelse?"...tradotto per chi non mastisca inglese "Perchè crede che Mr Berlusconi lo abbia detto? Stava scherzando? E' semplicemente ignorante o che altro?" Senza esitazioni la nostra brava linguista, con un amabile accento Oxfordiano, replica "E' semplicemente ignorante e non si rende conto che ongi parola ha un suo peso anche negli scherzi" e rincardando la dose "non parla un briciolo di inglese e neppure il suo staff"... Non sono né di sinistra né di destra, preferisco pensarmi come indipendente ed amante delle persone intelligenti con idee nuove e sensate... Per Giove pluvio (sentito in un cartone animato di mio figlio...cambiati eh?...altrochè Mazinga), da un capo di governo mi aspetto un briciolo di intelligenza in più, un po' di sensibilità e perfino un po' di inglese...non chiedo che sia fluent (che non vuol dire fluente) ma che almeno si renda conto di ciò che dice!!! Ogni mattina la stessa storia...sembra che l'Italia si stia divertendo a far sentire delle merde i propri connazionali all'Estero! Una volta il "made in Italy" era uno status symbol ed essere Italiani era speciale....beh, oggi, cari connazionali, all'estero facciamo la figura degli asini (vedi sopra), degli ignoranti (vedi sopra), degli incapaci (vedi Alitalia), dei fannulloni (vedi Alitalia), degli sporcaccioni (vedi rifiuti etc..)... C'è tanto da cambiare in Italia per tornare seriamente e realmente ad essere di diritto una nazione appartenente al G7....ed essere nuovamente orgogliosi di essere Italiani! |
Post n°1 pubblicato il 06 Novembre 2008 da Palingenes
Apro per puro caso questo mio blog proprio oggi, il giorno in cui l'America ha scelto il suo 44° Presidente: Barack Obama. Erano mesi che pensavo ad un soggetto, a qualcosa che mi appassionasse, in cui mi riconoscessi. Beh, oggi 5 Novembre 2008 ho capito cos'è. L'America ha mostrato nuovamente al mondo che si può cambiare, rinunciare alle certezze per inseguire un sogno, un ideale. Per la prima volta un nero rappresenterà la nazione più influente del mondo nel peggior momento possibile. L'elezioni americane sono uno strano gioco, pieno di contraddizzioni ed ovvietà, stranezze e certezze. Per la prima volta l'America (e il mondo ) ha "rischiato" di avere un presidente donna o un presidente nero....peccato che entrambi fossero dalla stessa parte e proprio nello stesso momento! E così si è trovata a scegliere tra il classico eroe di guerra americano, soppravvissuto ad anni di prigionia in Vietnam e diventato strenuo oppositore degli sprechi (almeno questo dice lui...magari la Palin non è proprio un bell'esempio da portare, ma sono affari suoi) e un uomo che incarna seriamente l'American Dream. Si può dire quel che si vuole su Obama, che è nero sì ma non proprio del ghetto (a meno di non considerare Harvard un'univeristà di infimo ordine), che non è preparato per essere presidente (davvero pensate che si possa esserlo???....semmai avrete un figlio capirete quanto certi "mestieri" si possano imparare solo day by day, training on the job come lo chiamano molti vostri superiori), che ha avuto la campagna più ricca in assoluto (anche se la media delle donazioni è poco superiore a 80$), ma alla fine che importa? Kennedy era davvero così ben preparato? Perchè è questo che l'America e sotto sotto tutti noi sogniamo.... Ciò che dobbiamo guardare è che la scelta degli americani è stata il cambiamento, la volontà di rompere i soliti schemi proprio in un momento in cui tutti noi saremmo tentati a mantenere lo status quo. Cambiare è l'unico modo in cui gli americani hanno reagito alla tremenda crisi che si è abbattuta su di loro (in primis) e sul resto del mondo: quanti italiani, europei hanno perso la casa per colpa di questo crack? Pochi se non nessuno, quanti americani? Tanti, tantissimi, troppi eppure hanno inseguito un uomo che alla fine ha detto loro: "Sarò sempre onesto con voi: vi ascolterò, anche se la penseremo diversamente". "Sarò sempre onesto con voi: vi ascolterò, anche se la penseremo diversamente".... E così mi guardo intorno, leggo, ascolto notizie....e quello che percepisco, che mi ferisce è vedere l'Italia rannicchiata in un angolo, sembra dispiaciuta di se stessa, stanca di tutto e di nulla, che si straccia le vesti ma non fa nulla, che urla strepita manifesta e poi rimane immobile ed incapace di cambiamento. Rileggo l'editoriale del Corriere di Ernesto Galli della Loggia "L'Italia Immobile"..."È, il nostro, l'immobilismo di un Paese abbarbicato a ciò che ha vissuto perché non riesce a credere più nel proprio futuro, di un Paese che sotto la vernice di un'eterna propensione alla rissa in realtà fugge come la peste ogni rottura e conflitto veri, e desidera solo continuità. " ed ancora "da decenni dobbiamo riformare la scuola, la Rai, la sanità, le pensioni, la magistratura, la legge sulla cittadinanza, e siamo sempre lì a discutere come farlo. Da decenni dobbiamo costruire la Pedemontana, le prigioni che mancano, il sistema degli acquedotti che fa acqua, il ponte sullo Stretto, le metropolitane nelle città, la Salerno- Reggio Calabria, la Tav del corridoio 5, e non so più cos'altro. Ma non lo facciamo o lo facciamo con una lentezza esasperante. Nel tempo che gli altri cambiano il volto di una città, costruiscono una biblioteca gigantesca, un museo straordinario, noi sì e no mettiamo a punto un progetto di massima sul quale avviare discussioni senza fine" Non è questa l'Italia che voglio, non è questo il mondo che voglio per me e i miei figli....voglio un mondo dove cambiare è innato, dove cambiare vuole dire innovare, dove cambiare vuol dire avere accesso alle scuole migliori indipendentemente dal colore, dai soldi, dove cambiare vuol dire meritocrazia, dove cambiare vuol dire alla fine sognare e realizzare. PS:...articolo scritto ieri ma non sapevo dove aprire il blog! |
Inviato da: euridice_lara
il 13/11/2008 alle 21:24
Inviato da: euridice_lara
il 13/11/2008 alle 21:14
Inviato da: sinceraevera
il 11/11/2008 alle 17:12
Inviato da: semprepazza
il 10/11/2008 alle 20:14
Inviato da: Palingenes
il 07/11/2008 alle 16:38