Maggio trascorse tra accenni dei primi caldi e giornate che ancora ricordavano l’inverno dove nuvole, grevi di pioggia, venivano a intristire le lunghe giornate. La sera si svolgevano le novene e, a giugno, la festa del Corpus Domini risvegliava la piccola frazione dal torpore invernale.
Le donne raccoglievano fiori e con i petali di vari colori riempivano, a mo di mosaico, i disegni sacri che venivano riprodotti lungo la strada dove sarebbe passata la processione. Erano, ostie, croci, ostensori colorati, che spesso il vento impietoso non risparmiava e distruggeva implacabilmente dopo qualche giorno. La processione usciva dalla chiesa e dirigendosi verso la fattoria entrava dal cancello posteriore per uscire da quello principale e tornare poi verso la chiesa. Nel piazzale di fronte al portone d’ingresso della villa dei Principi Berlingieri il parroco officiava una piccola cerimonia e benediva il popolo.
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il 22/11/2016 alle 11:30
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