***VINTAGE***Il fascino del Mondo Antico |
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John William Godward
Athenais
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Post n°10 pubblicato il 17 Febbraio 2014 da galaxia_2007
La nostra luce interiore avviene quando in noi nasce quella forza e autostima in un atto di positività facendoci sentire sicuri.
La vita è uno scenario che può restare buio o scialbo se il proiettore dell’entusiasmo interno non vi proietta la sua luce per farne risaltare i colori e dettagli insospettati. Bisogna far vivere in sè l’energia vibrante dell’anima e riuscire a creare uno scambio con l’ambiente che può colorarsi allora ed animarsi, grazie alla luce che noi proiettiamo: "Gli occhi dell’amore accendono l’amore tutt’attorno.” Estratto da “L’amico di Ogni Giorno” di IJP. Appel Guéry
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Post n°9 pubblicato il 12 Novembre 2013 da galaxia_2007
Accessorio oramai del tutto femminile legato ad un look elegante e intra montabile per il suo stile. Un oggetto che mi ha sempre affascinato. Negli ultimi tempi la moda ha introdotto tante varietà di ventagli, con pizzi, ricami, dipinti, in madreperla o in legno intagliato trasformando il ventaglio in un oggetto di pregio da esibire ma anche da collezionare! Molti non conoscono la sua storia.
Nato inizialmente per allontanare insetti e smuovere l’aria ma nel corso degli anni ha subito diversi cambiamenti stilistici, per esempio la cina è famosa per i suoi ventagli di carta o di bamboo, in Giappone è stato inventato quello pieghevole, ma il ventaglio più famoso è quello prodotto in Spagna, in particolarein Andalusia dove si trova il più grande centro di produzione di ventagli al mondo. I primi ad utilizzarlo son stati gli uomini, ma subito dopo è diventato un accessorio tutto femminile, diventando anche parte del corredo delle dame di tutta Europa. Il ventaglio aveva un suo linguaggio dettagliato perchè quando le dame partecipavano ai balli venivano sempre scortate dalle loro madri o dalle dame di compagnia che avevano il compito di non perderle mai di vista durante le feste, motivo per cui dovettero inventarsi un modo per comu nicare con i loro spasimanti segreti!
Esistono dei gesti con un preciso significato, ve ne cito e descrivo alcuni: PORTATO NELLA MANO DESTRA voi desiderate troppo PORTATO NELLA MANO SINISTRA, APERTO avvicinatevi e parlate con me PORTATO NELLA MANO DESTRA DI FRONTE AL VOLTO seguitemi PORTATO NELLA MANO SINISTRA DI FRONTE AL VOLTO desiderosa di co noscervi COPRIRE L’ORECCHIO SINISTRO CON IL VENTAGLIO APERTO non tradi te il nostro segreto PASSARLO SULLA GUANCIA vi amo TRACCIARE LINEE SULLA MANO vi odio PASSARLO DAVANTI AGLI OCCHI scusatemi PASSARLO DAVANTI ALLA FRONTE siete cambiato LASCIAR CADERE IL VENTAGLIO saremo amici CON IL MANICO APPOGGIATO ALLE LABBRA baciatemi VENTAGLIO CHIUSO CHE INDUGIA SULL’OCCHIO DESTRO quando mi permetterete di vedervi? VENTAGLIO CHIUSO APPOGGIATO SUL CUORE avete conquistato il mio amore APRIRE IL VENTAGLIO SOLO PER META’ a che ora? APPOGGIATO DIETRO ALLA TESTA non mi dimenticate APRENDOLO A MASSIMA ESTENSIONE aspettatemi SVENTOLARSI LENTAMENTE sono sposata SVENTOLARSI VELOCEMENTE sono fidanzata Affascinante vero?
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Post n°8 pubblicato il 06 Ottobre 2013 da galaxia_2007
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Post n°7 pubblicato il 21 Settembre 2013 da galaxia_2007
Non ho vissuto il fascino della carrozza d'epoca, ma fin da bambina mi affascinavano le favole dove compariva spesso, come in Cenerentola la mia preferita e ancora oggi il pensiero mi proietta nel passato facendomi immaginare la sua elegan za e bellezza legata a dame tutte trine e merletti, dai grandi cappelli e ombrellini su carrozze da sogno fatte di velluti tra puntati intarsi dorati e lampioni ai 4 lati. Le carrozze erano di tipologia diversa a seconda dell'impiego a cui erano adibite. Tra le varie denominazioni specifiche esisteva ad esempio la berlina chiusa con funzione di rappre sentanza, il calesse aperto per la bella stagione, il Landau, dotato di capote e paragonabile alle cabriolet odierne e vari altri. Esse venivano trainate da uno o più cavalli a seconda della tipologia del mezzo e dell'impiego che se ne faceva e dal cocchiere che li conduceva attraverso le briglie. La nascita e la diffusione delle carrozze fu di fondamentale importanza per l’affermazione del servizio postale: le fermate di posta erano dei luoghi situati a circa trenta miglia di distan za l’uno dall’altro che servivano per il riposo dei conducenti delle carrozze e dei passeggeri nonché per il cambio dei cavalli. Nel Settecento per i nobili europei era d’obbligo un viaggio in Italia dato il peso culturale e storico della penisola. Tappe ob bligate erano Milano, Mantova, Verona, Venezia, Padova, Bologna, Firenze, Pisa, Lucca, Roma e Napoli.
dopo che nel ‘700 i costruttori avevano irrigidito la cassa tras formandola in abitacolo chiuso con portiere e finestrini apribili. Le carrozze vennero introdotte in Italia dall’Arcivescovo di Esztergom in Ungheria Ippolito d’Este che ritornò a Ferrara con dei carri ungheresi nel 1509. Da quel momento in poi il mestiere del carradore si diffuse in Italia tanto che il paese si contraddistinse sempre nella fabbricazione di carrozze che venivano richieste in tutta Europa.
Le uniche carrozze esistenti oggi, sono quelle legate ai matrimoni e alle tipiche carrozzelle che girano per la città così come quelle che percorrono la Roma antica, scelte da chi ama almeno una volta nella vita provare il vecchio fascino di fare un giro romantico. A volte quando sono nel traffico, a volte penso alla tranquillità che si provava, quando si girava con il calesse e sicuramente non c'era il caos di oggi, tan to meno lo smog, respirando aria sicuramente più pulita e salutare e senza incidenti, anche se le dis tanze da raggiungere erano più lunghe forse, se si pensa ai semafori al traffico, forse il cavallo era più veloce.. Così come anche la bicicletta che ci rendeva più attivi e meno sedentari. Adoro ogni mezzo di locomozione del passato, la loro antichità, hanno un fascino diverso, così come le navi, le mongolfiere, le vecchie locomotive, treni sbuffanti di ieri immersi nel loro fumo nero perchè alimentati da macchinisti con legna o carbone. Di certo mezzi meno comodi di quelli di nuova te cnologia e meno veloci ma di bellezza antica dai colori più caldi e accoglienti.
LA BELLEZZA DELL'ORIENT EXPRESS Lo sfarzo di un treno antico, bello ed elegante.
L'Orient Express è il nome di un treno passeggeri a lunga distanza messo in servizio dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits che collegava Parigi Gare de l'Est a Costantinopoli (l'odierna Istanbul). Iniziato nel 1883, il servizio si interrup pe per le guerre mondiali fra il 1914 e il 1921 e fra il 1939 e il 1945, per cessare definitivamente nel 1977 a causa della concorrenza dei trasporti aerei. L'Orient-Express rimase un servizio quoti diano Parigi-Vienna fino alla riduzione del tragitto nel 2007 e alla definitiva cancellazione il 14 dice mbre 2009. Il suo percorso è cambiato molte volte, e molti di questi in passato si sono fregiati del suo nome. Il nome del treno è divenuto sinonimo di viaggio di lusso. L'epoca d'oro dell'Oriente Express fu negli anni trenta coincisero con l'apice del successo dei servizi Orient Express, con tre collegamenti paral leli in funzione: l'Orient Express, il Simplon Orient Express, e l'Arlberg-Orient Express, che passava da Zurigo ed Innsbruck per Budapest, con carrozze letto dalla capitale ungherese per Bucarest ed Atene. Fu in questo periodo che l'Orient Express divenne famoso per il suo comfort e lusso, trasportando carrozze notturne con servizio permanente e car rozze ristorante note per la loro raffinata cucina. Erano soprattutto reali, nobili, diplomatici, uomini d'affari e ricchi borghesi a servirsi del treno, che per servizio aggiuntivo si estese verso Londra con carrozze letto che collegavano Calais a Parigi.
Vecchia locomotiva e vecchi interni
IL TITANIC Denominata dal suo costruttore progettista l'"Inaffondabile". Una costruzione che poteva sembrare perfetta costruita con sfarzo ed eleganza ma come sappiamo sfortunata, affondò nel suo primo viaggio verso l'America nell'aprile del 1912 colluttando contro un iceberg. |
Post n°6 pubblicato il 08 Settembre 2013 da galaxia_2007
Un oggetto che segna il tempo che scorre, un'invenzione dell'uomo per scandire secondi, minuti e ore, giorno dopo giorno, donandoci puntualità negli appuntamenti, (per chi li rispetta), ma anche un accessorio di bellezza, completamente integrato nella nostra vita e adeguato al nostro look e stile. Ma quanti di noi si soffermano a pensare alla sua nascita e quanto era completamente diverso l'orologio dei tempi passati? Sicuramente non si portava al polso ed era grande almeno 100 volte di più rispetto a quelli che indossiamo e che arredano la nostra casa. La Meridiana e orologi solari furono i primi segna tempo dell'uomo. Il termine "meridiana" indica quel tipo di orologio solare che segna solo il mezzogiorno, ovvero segnala quando il Sole è sopra il meridiano locale. Per le nostre latitudini, consiste in un segno rettilineo detto "linea meridiana", che va da Nord a Sud, tracciato su un piano orizzontale e un palo verticale, detto "gnomone o stilo", posto all'estremo Sud del segno stesso. Quando l'ombra del palo cade sul segno rettilineo, il Sole si trova al culmine ed è il mezzogiorno solare vero. Nel tempo la Meridiana si evolve. Dando poi spazio alla In origine era ad acqua e molti secoli dopo venne adottata per la realizzazione di orologi ad acqua. La Clessidra più famosa è quella con la sabbia. Costituita da due coni comunicanti con un foro al centro che permetteva il passaggio completo della sabbia da un cono all'altro. che ne determinava il trascorrere di un determinato periodo di Fino al 1200 si susseguirono diversi stratagemmi per tenere traccia del tempo, fino a giungere al primo orologio con meccanismo meccanico, che pare sia sorto in Francia su di un campanile. Questo orologio, più tardi intorno al 1300, fù così adottato anche in Italia. Nacquero anche i primi orologi da tavolo caratterizzati da un sola lancetta, cioè quella delle ore, ma ovviamente la precisione del minuto non esisteva, si poteva solo approssimare al quarto
ed eleganti orologi a pendolo, rimasti per altro un oggetto d’ arredamento di classe dei giorni nostri. La prima forma di orologio a pendolo nacque nel 1657 dove lo si realizzò per avere la massima precisione al secondo. I primi pendoli erano costituiti da una barra, di legno o di metallo, tenuta ferma da un ‘ estremità e libera dall’ altra, dove era collocato un peso che serviva ad effettuare delle tarature per settare la precisione. Anche qui vi furono delle migliorie quando furono inventati gli scappamenti, particolari meccanismi per rendere questi orologi primitivi sempre più precisi. Infatti nel 1670 fù inventato un nuovo meccanismo denominato a scappamento dove si passava dal meccanismo del moto alternato del pendolo, al moto rotatorio creato da una corona. Più tardi lo stesso inventore del pendolo, Huygens, creo il sistema a bilancere costituiti da un bilancere, un volano ed un molla, sistema che anche oggi viene adottato ma che al tempo fù applicato ai primi orologi da taschino essendo questo un meccanismo che poteva funzionare anche in movimento diversamente dagli altri che necessitavano di stabilità e perfezione. Da questo momento in poi furono diversi i tentativi di inventare un sistema sempre più preciso e sempre meno ingombrante per dare la possibilità a tutti di poter leggere il tempo in qualsiasi momento, e in qualsiasi luogo. Nacquero gli orologi al quarzo 1928, che furono però perfezionati nel 1960 per dare la possibilità di essere liberamente La prima rivoluzione dell’ orologio si ebbe con l’ invenzione di Patek Philippe, che inventò il primo orologio da polso, inizialmente utilizzato solo dalle donne. L’ utilizzo dell’ orologio da polso da parte degli uomini inizio solo quando Cartier realizzò per un suo amico pilota d’ aerei un orologio da polso maschile. Ovviamente continuarono nuove invenzioni che apportarono migliorie all’ orologio, fino ad arrivare ai primi orologi a batteria, tra questi vi fu la Seiko, che realizzò orologi a quadrante analogico con meccanismo mosso dall’ elettricità di una piccolissima batteria. Da non dimenticare gli orologi a movimento automatico inventati dalla Rolex, un azienda che ben presto otterrà tanta fama e un grande mercato fino ai giorni nostri. Nascono così nel tempo veri orologi di classe dai stili più famosi tra le marche di prestigio ma dai costi altissimi. |
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Inviato da: pascualaugusto
il 12/11/2013 alle 20:31