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l'agricoltura semplificata e a minor costo

Post n°396 pubblicato il 06 Novembre 2008 da monastero.invisibile

L’agricoltura semplificata e con minor costi: intervento dell’Alto Dirigente della Regione Puglia Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro
di Antonio Bruno
 
Al seminario di Alta formazione organizzato dall’Aprol di Lecce ha preso la parola il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro Direttore per l'area politiche per lo sviluppo rurale della Regione Puglia http://www.regione.puglia.it/web/files/direttoriarea/cmgf.pdf . Il Dott. Agr. Giuseppe Ferro ha affermando che il seminario organizzato dall’Aprol è su una tematica nuova e interessante, inoltre grazie alle relazioni del Dott. Agr. Montermini si è potuti venire a conoscenza delle problematiche del mondo dei rifiuti agricoli.
Le notizie acquisite nel seminario, anche se riguardano la Provincia di Reggio, potranno vedere protagonista la Regione Puglia con decisioni nelle prossime settimane e mesi.
Il Dott. Agr. Giuseppe Ferro prende le mosse, nel suo intervento, dal regolamento che riguarda la qualità delle produzioni della Regione Puglia, nel rispetto dell’Ambiente. In quel regolamento, precisa il Dott. Agr. Giuseppe Ferro, si chiede la partecipazione dei produttori alla certificazione delle qualità delle varie produzioni, l’alto Dirigente Regionale afferma che da questo punto di vista sia a livello di aziende agricole che di organizzazioni si deve registrare un enorme avanzamento. La trattazione del Dott. Agr. Giuseppe Ferro continua facendo presente che a livello di certificazione di sistemi di sostenibilità ambientale la situazione della Regione Puglia è agli inizi perché è l’azienda che opera nel settore agro alimentare  che deve accreditarsi come che ha messo in atto processi produttivi che hanno determinato un miglioramento della qualità ambientale coniugata a una riduzione dei costi.
Il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro poi passa a enunciare gli obiettivi dell’azienda agro – alimentare precisando che questi sono interni ed esterni. L’azienda che aderisce a un sistema di certificazione ambientale, aggiunge il Dirigente della Regione Puglia, ha certamente un controllo e una riduzione dei rischi ambientali con una conseguente efficienza nella gestione delle risorse. Ecco che il Dott. Agr. Giuseppe Ferro rivela che tale comportamento virtuoso dell’azienda fa consegure alla stessa un riconoscimento da parte delle pubbliche amministrazioni e soprattutto da parte dei consumatori con una effetto positivo sull’immagine dell’azienda stessa. Tale circostanza è peraltro in linea, aggiunge il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro, con le esigenze del consumatore sempre più sensibile sia alla certificazione di qualità, sia che l’azienda sia certificata secondo le norme fondamentali di carattere internazionale UNI e ISO 14000 http://www.uni.com/uni/controller/it/grandi_temi/ISO14000/ e quella comunitaria che è il REGOLAMENTO (CE) N. 761/2001 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) http://www.artaabruzzo.it/emas/download/Regolamento_EMAS_CE_761-01.pdf (per approfondire vedi appendice dopo l’articolo).
Il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro precisa che la normativa internazionale definisce 5 obiettivi fondamentali:
  1. l’indicazione dei problemi ambientali relativi ad ogni singola attività;
  2. le valutazioni di incidenza ambientale più significative;
  3. la relazione tra i problemi ambientali correlati ai processi produttivi e all’organizzazione ambientale;
  4. L’organizzazione della gestione ambientale;
  5. l’indicazione delle migliori tecnologie disponibili.
 
Questi cinque obiettivi da conseguire gradualmente ne tempo divengono sempre più importanti sino a divenire fondamentali in contesto europeo e internazionale che va a riconoscere sempre più un valore aggiunto a chi si approccia al mercato nel rispetto dell’ambiente.
Il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro rileva l’interesse del mercato che è relativo:
  1. alla gestione ottimale dei controlli ambientali,
  2. alla conformità amministrativa
  3. alla sostenibilità dei propri processi produttivi.
Queste caratteristiche dell’azienda, come già ricordato, si trasformano in un valore aggiunto che l’azienda stessa acquisisce verso le istituzioni e verso i consumatori perché garantisce delle prestazioni ambientali suppletive e una maggiore sicurezza verso la quale c’è sempre più una attenta sensibilità da parte dei consumatori.
Per quando riguarda le organizzazioni dei produttori la definizione delle buone pratiche dell’agricoltura collegate a una sostenibilità ambientale è stato il primo passo per contribuire anche alla sostenibilità. Tale studio ha portato a una migliore gestione del suolo con regimazione delle acque superficiali, allo studio delle lavorazioni principali del terreno, delle tecniche colturali sempre coniugate con la regimazione delle acque superficiali, alla scelta degli avvicendamenti, alle cure colturali, inclusa la difesa delle colture, la lotta fitosanitaria, il diserbo e la raccolta sia come gestione del prodotto principale che come gestione dei residui colturali.
Il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro afferma che mettendo in atto le buone pratiche agricole già si ottengono dei buoni risultati. Il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro precisa che la scelta del legislatore attraverso il Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale" circa la definizione di sottoprodotto è stato già affrontato e risolto dall’Aprol quando era sotto la sua guida. Infatti il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro registrando il problema di collocazione sul mercato della sansa vergine che invece per anni aveva dato un contributo economico al frantoio e alla cooperativa da parte dei sansifici. Il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro ha affermato senza paura di smentita che le somme rivenienti dalla vendita della sansa per anni hanno fatto bilancio sia nelle cooperative che nei frantoi.
Attraverso l’azione dell’Aprol che ha determinato l’imporsi della qualità dell’olio con una conseguente maggiore richiesta dell’olio extra vergine di oliva si è dovuto registrare che l’olio di dì sansa ha perso importanza.
Il problema si risolse grazie all’intervento delle istituzione specificamente l’ l'Istituito di Produzione Vegetale di Udine diretto dal Prof. Paolo Sequi (autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, oltre ad un centinaio di lavori minori. Ha coordinato la pubblicazione del testo universitario Chimica del suolo.) che permise attraverso i suoi studi sulla sansa vergine dimostrò che la stessa era un ottimo ammendante.
Per quando riguarda invece i rifiuti speciali, dice il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro, ancora molto c’è da fare e chiede alle Istituzioni una maggiore presenza per affrontare e risolvere il problema e auspica che l’Aprol contribuisca a risolvere il problema. Il Dott. Agr. Giuseppe Mauro Ferro comunica che la Regione si sforzerà di recuperare sia l’accordo di programma di Reggio Emilia che quello di Bari anche perché proprio nell’ultima Giunta regionale l’Assessore Enzo Russo ha affermato che tra i primi obiettivi da raggiungere c’è appunto la semplificazione unitamente alla riduzione dei costi.
 
Appendice
 
La sigla ISO 14000 identifica una serie di standard internazionali relativi alla gestione ambientale delle organizzazioni.
 
La sigla «ISO 14001» identifica uno di questi standard, che fissa i requisiti di un «sistema di gestione ambientale» di una qualsiasi organizzazione. Lo standard ISO 14001 (tradotto in italiano nella UNI EN ISO 14001:2004) è uno standard certificabile, ovvero è possibile ottenere, da un organismo di certificazione accreditato che operi entro determinate regole, attestazioni di conformità ai requisiti in essa contenuti. Certificarsi secondo la ISO 14001 non è obbligatorio, ma è frutto della scelta volontaria dell'azienda/organizzazione che decide di stabilire/attuare/mantenere attivo/migliorare un proprio sistema di gestione ambientale. È inoltre importante notare come la certificazione ISO 14001 non attesti una particolare prestazione ambientale, né tantomeno dimostri un particolarmente basso impatto, ma piuttosto stia a dimostrare che l'organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile. Utile sottolineare ancora che la ISO 14001 non è una certificazione di prodotto.
 
Sono state rilasciate in Italia 12.251 certificazioni ISO 14001 (nell'ambito dell'accreditamento nazionale, dati al 31 marzo 2008), di cui 434 relative non ad aziende (organizzazioni private), bensì a pubbliche amministrazioni (comuni, province, aree protette, autorità portuali ed altre amministrazioni).
 
 
 
Perché registrarsi EMAS
Perché un’impresa, o un’organizzazione in genere, dovrebbe scegliere di dotarsi di un SGA (Sistemi di Gestione Ambientale) normato, quale quello previsto da EMAS?
 
I vantaggi che possono scaturire da una registrazione EMAS sono legati a due aspetti fondamentali del Regolamento: la Dichiarazione Ambientale, importante documento destinato soprattutto al pubblico, e l’SGA adottato dall’organizzazione.
 
Con la Dichiarazione Ambientale, l’impresa si dota di una nuova strategia imprenditoriale, in stretto rapporto con i propri consumatori, impegnandosi a realizzare un progetto di continuo miglioramento delle performance in tutta trasparenza, nello stesso tempo è un documento destinato anche alla Pubblica Amministrazione, competente per i controlli ambientali: la cadenza annuale dell’aggiornamento della Dichiarazione Ambientale e la relativa convalida da parte di un Verificatore accreditato, è garanzia di un comportamento conforme alle normative ambientali vigenti, e limita dunque il rischio di incorrere a sanzioni penali e civili.
 
L’aumento del valore di un’impresa, o di un’organizzazione, è legato anche al riconoscimento dei benefici di un Sistema di Gestione Ambientale da parte del mondo economico: l’effettivo miglioramento interno della gestione dei rischi, controllata periodicamente da verificatori competenti, dà maggiore credibilità alle istituzioni finanziarie. EMAS potrebbe, quindi, fungere da garanzia verso i soggetti finanziatori e verso le assicurazioni, permettendo alle organizzazioni accreditate, e soprattutto alle PMI, di ottenere migliori condizioni di finanziamento e più bassi premi assicurativi. Un SGA comporta anche degli innegabili vantaggi interni all’organizzazione grazie all’ottimizzazione e gestione dei processi produttivi, mettendo in luce ogni singolo aspetto, in modo da prevenire episodi che possano bloccare o ritardare le attività. Il successo è inoltre garantito dal coinvolgimento di tutti i livelli aziendali, instaurando così un atteggiamento di collaborazione e responsabilità che sono alla base, per effettuare il salto di qualità nel sistema di gestione dell’azienda.
 
Di seguito sono stati indicati alcuni dei principali benefici che si hanno con l’adesione al sistema EMAS:
 
 
Sicurezza Giuridica
 Rispetto e documentabilità di tutti i requisiti normativi nazionali, regionali e locali, eliminando i rischi di incorrere in sanzioni penali o civili
Efficienza interna
 Vista come ottimizzazione dell’organizzazione tra i reparti aziendali e crescita della flessibilità per rispondere rapidamente ai cambiamenti strutturali del mercato
Riduzione rischio incidenti
 Individuazione delle aree di inefficienza dei processi produttivi grazie a una migliore informazione sui potenziali di rischio, ed una corretta gestione degli impianti, delle procedure di lavoro, e delle emergenze.
Risparmio di costi
 In particolare dell’energia, delle materie prime, di smaltimento dei rifiuti, del personale (grazie all’ottimizzazione dei processi)
Crediti più vantaggiosi
 Grazie ad agevolazioni finanziarie per gli investimenti ambientalmente favorevoli o finalizzati all’introduzione di un SGA
Collaborazioni
 Maggiore disponibilità, dall’esterno di instaurare rapporti con personale qualificato
Vantaggi competitivi
 Conquista o mantenimento di quote di mercato, soprattutto per chi esporta nei Paesi che hanno una cultura ambientale, dove è lo stesso cliente finale ad operare la selezione e la scelta dei prodotti o dei propri fornitori
Miglioramento immagine aziendale
 È dovuta ad una maggiore credibilità rispetto ad altri attori economici, grazie all’utilizzazione del logo EMAS e alla dichiarazione ambientale come documenti pubblici
Valorizzazione dei siti certificati
 La registrazione EMAS, eventualmente riconosciuta dai mercati finanziari, potrebbe aumentare il fattore commerciale dell’attività
Miglioramento dei rapporti con le autorità
 Le autorità di controllo possono considerare, in fase di autorizzazione e controllo, gli sforzi compiuti dalle imprese e l’atteggiamento responsabile nel rispetto della legge, testimoniato dalla registrazione EMAS del sito
Semplificazioni procedure amministrative
 Possibilità di autocertificazione per le imprese registrate EMAS, per il rinnovo delle autorizzazioni all’esercizio di un impianto, ovvero per la reiscrizione all’Albo (art. 18 della L.93/2001)
Diminuzione dei costi assicurativi
 Una diminuzione dell’importo del premio assicurativo dimostrando di avere ridotto le probabilità di rischio di incidenti o di avere diminuito l’entità dei potenziali effetti
Motivazione degli addetti
 Maggiore senso di responsabilità e coinvolgimento del personale verso una efficienza eco-compatibile, grazie all’informazione e sensibilizzazione operata dai vertici aziendali
 
L’esperienza delle organizzazioni europee, che hanno implementato un Sistema di Gestione Ambientale aderendo ad EMAS già dal 1995, ha permesso di valutare gli effetti ambientali all’interno di ogni sito. Il risultato dell’analisi condotta ha portato ad un bilancio economico positivo, legato principalmente alla diminuzione di:
 
acqua approvvigionata
 
rifiuti prodotti e relativa ottimizzazione delle materie prime impiegate nei processi
 
consumi energetici
 
emissioni atmosferiche inquinanti

 
 
 
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