il nostro NOI

Sono

un pò stanco del mio scrivere mesto e malinconico. Non che non mi riconosca nei miei pensieri. Sono verità profonde. Mai mediate. Però la mia vita è anche altro. Ben altro. E' sorriso esplosivo e contagioso. E' gioia della curiosità e dello stupore. E' la gioia piena della carne. E' la consapevolezza e determinazione del tuffarsi a capofitto nella vita senza mai risparmiarsi e scevro da paure di sorta. Siamo fatti per godere e soffrire. Per questo, quando godiamo, dobbiamo farlo senza freni. Amo l'eccesso. E' il solo modo di vivere che sono disposto a vivere.

suggestione #7

suggestioni, per l'appunto. dell'apparenza 

suggestione #6

Rumore di bicchieri. Musica assordante (tribale). Vocìo che è quasi urlo. Eppure, in mezzo a questo, puoi sentire. E non parlo di meccanico udire. Parlo di sentire. Anzichè deconcentrarci sul futile (eppur utile) svago, si potrebbero avvertire parole e/o segni che smuoverebbero l'anima e da cui si verrebbe irretiti e rapiti. E', ovviamente, solo una possibilità. Se fossimo, anche solo per un istante, disposti a sentire. Se fossimo davvero disposti a legger dentro e meno indotti ad addossarne l'incapacità agli altri. Ma è più semplice udire il il tintinnìo dei bicchieri, il gustare alcolico, il vocìo urlante...i tamburi e il canto afro. Se è vero che qui le stesse parole (gli stessi segni) assumono un peso enormemente diverso...buona vita

suggestione #5

Stanotte la mia "sala interiore" ha ospitato unicamente la mia musica. Io ero sopra, nella mia ordinaria e più convenzionale camera da letto. Il suono ovattato di Nusrat Fateh Ali Khan mi induceva al sogno. E ad alcuni pensieri che non riuscivo a gestire. Nella meditazione i pensieri vanno trattati come immagini da osservare. Non come stimoli condizionanti. E' pura astrazione da sè stessi. Guardi scorrere i pensieri ma eviti di esserne coinvolto. Come viaggiare in treno e scorgere con la coda dell'occhio l'avvicendarsi veloce dei paesaggi esterni. Stanotte non mi è stato agevole. Non è mai facile. Quando chiudi gli occhi e la massa ingombrante dei pensieri sembra, proprio in quell'istante, voler procurare il maggior fastidio possibile, lo sforzo è immane. Stanotte è stato così. Un numero imprecisabile di "perchè" sembrava esser stato liberato da una piccola prigione come fossero un compatto sciame di zanzare...E, ancora adesso, ad occhi aperti, in una realtà che è solo ciò che ci piace credere reale, mi chiedo ancora una volta:"perchè?".

Suggestione #4 

Il sesso. Nessuna inibizione, in merito. Penso che associare la carne al peccato, sia il vero peccato. Il corpo è un miracolo. Per come è composto. Per le sensazioni che ci procura il tocco. Per ogni secrezione. Per ogni odore e sapore. Voglio e dò tutto. A condizione che anche l'anima sia rapita. Spinger dentro, sfiorare, conficcare, leccare, orgasmo... Termini che in sè contengono l'essenza della vita. Ed io voglio vivere!