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« Messaggio #73 | Messaggio #75 » |
Perchè lo Stato non fa la giustizia invocata da un suo fedele servitore e cittadino?
Giustizia è, come avvenuto testé in Spagna, comminare 40.000 anni ad uno che ha provocato 191 morti e 1870 feriti, sapendo che il massimo del carcere è di 40 anni, salvo sconti e indulti.
Summum ius summa iniuria.
Emilia è la donna che ai loro occhi ha tradito. E’ lei che s’è messa a urlare quando ha visto che Nicolae stava ammazzando di botte una donna nel campo vicino. «Lei ha anche documenti... certificati... Lei è malata». Ci manca solo che dicano che è una puttana.
No, più semplicemente è mezza matta. Questo il messaggio che esce compatto dal campo nomadi dietro la stazione. «Lei malata». Ah, malata. E che fa per vivere? «Lavori di pulizia nelle case»."
Poi si meravigliano (io mi meraviglio della loro meraviglia: ci sono o ci fanno?) che i rom (o sinti o camminanti) siano odiati e rifiutati da tutti, tranne quei pochi che si meravigliano.
I pacchetti, buoni per i regalini, non bastano, se non c'è, almeno all'inizio e per un periodo abbastanza lungo, un ampio controllo del territorio, in attesa che espulsioni vere e non fasulle (come quelle che prevedono di accompagnare gli espulsi alla stazione ferroviaria!).
Il Circolo della Libertà Roma Liberale sta organizzando già da stanotte le Ronde della Libertà, spontanei controlli delle zone a rischio per garantire quella sicurezza che, a causa delle negligenze del governo Prodi e delle manchevolezze di Veltroni, di fatto è stata tolta ai romani».
Non gireremo armati, non saremo degli sceriffi con il cinturone pronti a sparare, non avremo spranghe o oggetti contundenti. Saremo armati - ha concluso - solo di telefoni cellulari, walki talkie e torce per illuminare le strade buie, non vogliamo menar le mani, vogliamo solo garantire la sicurezza».
Insomma, aiutati che Dio (lo Stato) ti aiuta.
Meglio abbinare tale emissione a quella che commemora gli infoibati dai titini (con l'avallo dei comunisti italiani, poi beneficiari di pensione Inps, come alcuni infoibatori).
Ricordo che papa Woitila, quando si recò in Armenia, non fece alcun accenno al genocidio perpetrato dai turchi, giustificandosi con la volontà di non turbare/irritare (offendere) gli ottomani, nipoti di coloro che avevano quasi sterminato un popolo (1.700.000 morti, oltre la metà degli armeni).
Quelle délicatesse, direbbe forbitamente Luca Giurato.
Magari li mandano, con la forza, in Italia, con la stessa forza degli sfinteri anali per la espulsione delle feci.
Per il ministro dell'interno, Cristian David, serve anche l'impegno delle autorita' italiane per l'integrazione dei romeni di etnia rom che vivono in Italia.
Come dire: "Ve li abbiamo mandati, cioè messi nel lato B (il fattore "c" di Prodi), teneteveli e "integrateli". E non agitatevi, altrimenti farete il nostro/loro gioco. Ciò in forza della legge del menga, per la quale chi lo ha preso dove non batte il sole e si siede, se lo tenga.
Il governo rom-eno, per l'intanto, ha mandato, nientepopodimeno (appunto, popòdipiù, cioè più rom) tre-poliziotti-tre.
I Trettre direbbero: "me pare tutta 'na strunzata". Er Piotta, invece, ched'è de sinistra, quella bonista e accogliente, dice in puro vernacolo romanesco: "Contenti e cojonati".
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E' morta all'ospedale Sant'Andrea Giovanna Reggiani, una donna italiana di 47 anni aggredita, violentata e poi gettata in un fossato la notte scorsa a Roma. Era scesa dall'autobus e stava tornando a casa quando è stata aggredita a Tor di Quinto, vicino a via Camposampiero. Il responsabile dell'aggressione è stato visto da un'altra donna ieri sera, intorno alle 21, mentre trascinava la vittima prima di sensi. Sarebbe un romeno di 24 anni arrestato poco distante dalla scarpata: sulla pelle aveva ancora i segni della collutazione che aveva ingaggiato con la donna e gli abiti sporchi di sangue. Sarebbe: il condizionale è d'obbligo!
Abita nel campo rom di Tor di Quinto Nicolae Romolus Mailat. Il birichino si chiama proprio Romoletto, aoh, come un vero rom-ano! Voleva solo un incontro rom-antico, niente di più. Uffa queste italiane, quante storie fanno! Possono solo scegliere tra rom, sinti e camminanti. Semo gente de borgata, anzi de porcata.
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L’11 marzo 2004, verso le 7.40, dieci bombe esplosero a bordo di quattro treni pendolari pieni di dipendenti d’ufficio, operai o studenti, diretti verso la stazione madrilena di Atocha: 191 morti e 1.841 feriti.
Il tribunale di Madrid ha condannato 21 dei 28 imputati. Sette gli assolti. Tre imputati hanno avuto il massimo della pena, circa trent'anni per ciascuno dei 191 morti negli attentati, ma la legge spagnola fissa a quarant'anni il massimo della pena da scontare in carcere. Quanto ai tre, i marocchini Jamal Zougam e Otman el Gnaoui, sono ritenuti gli autori materiali dell'attentato e a loro sono stati comminati complessivamente 40.000 anni di prigione; Emilio Suarez Trashorras, spagnolo ritenuto complice per aver fornito gli esplosivi provenienti da una miniera, è stato condannato a 35.000 anni di carcere.
40.000 e 35000 anni di carcere per scontarne al massimo 40: c'è da piangere per il ridere. Quei mostri avrebbero meritato la pena di morte in pubblica piazza, con riprese da Al Jazeera e con video su internet, come fa Al Qaeda.
Ad Atocha, meglio Atrocha, i marocchini musulmani massacrarono gli spagnoli, cristiani, Gli spagnoli, invece di cacciare dalla Spagna i marocchini (come cinque secoli prima avevano cacciato i mori conquistatori), preferirono cacciare un loro concittadino, il premier Aznar.
Luis Zapatero ha esclamato "Giustizia è sfatta". Tuttavia, essendo il premier spagnolo un po' bleso, tutti hanno sentito: "Giustizia è fatta".
Coloro che hanno, oltre a tre narici, pure tre orecchie, sono, oltre che più intelligenti (il cervello è più ossigenato), più sensibili ai suoni.
Se fosse stata strombazzata l'ultima fatica di M'annoia, di Jovanotti o di Ligabue, ci sarebbe stato ugualmente reato?
Sul Manifesto c'è una vignetta di Vauro che raffigura una tomba, sulla quale "ballano" Di Pietro e Mastella, sovrastata da una lapide su cui è scritto "Carlo Giuliani (ragazzo)".
La scritta è incompleta, mancando "...assuntore di metadone, morto eroicamente mentre assaltava, con il viso coperto e brandendo amichevolmente un estintore, una camionetta dei carabinieri".
A Vauro, evidentemente, non sono mancati né il coraggio (come quando fa vignette su Maometto molto più irriverenti di quelle danesi) né la memoria, ma solo si è spuntata la matita.
Ai tempi di Oetzi, l'uomo di Similaun (simile a un uomo, appunto), scorrazzavano nelle pianure europee gli uri, bovidi antenati degli attuali bovini. Per mandare a quel paese un cornuto, il Grillo dell'epoca avrebbe detto: "Va...uro!".
Tanto emerge dal 17° rapporto sull'immigrazione redatto dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Migrantes, presentato martedì.
Nel 2006 il trend di crescita (700.000) è stato tale che, se sarà confermato, farà arrivare fra 20-30 anni gli stranieri a 10 milioni ed oltre. Ogni 10 immigrati, 5 sono europei (la metà comunitari); 4 suddivisi fra africani e asiatici, 1 americano. I rumeni, col 15,1% di presenza, sono la comunità più numerosa; segue quella dei marocchini (10,5%), degli albanesi (10,3%), degli ucraini (5,3%).
Nel contempo, per fortuna, gli italiani autoctoni diminuiscono. Suggerisco, comunque, per evitare squilibri e scompensi, di aumentare il tasso di denatalità delle donne italiche, da 1,2 a 1, anzi a 0,8, così da soddisfare il principio dei vasi comunicanti.
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Inviato da: dinilu
il 26/10/2012 alle 00:15
Inviato da: dinilu
il 29/01/2011 alle 15:10
Inviato da: candydo
il 11/08/2010 alle 15:40
Inviato da: atakatun
il 11/07/2010 alle 17:34
Inviato da: dinilu
il 11/07/2010 alle 16:53