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« Messaggio #103 | Messaggio #105 » |
Sismi. Dopo Pollari, Branciforte: l'armata Brancileone.
Italia, Repubblica dei pannoloni (senatori a vita ) e dei panno-lini (Bassi e Iervi).
Casa del popolo prode e vispo: due Camere con (ab)uso di cucina.
Recente fiducia al Senato. Scriveva il Messaggero: "I due senatori della Svp minacciano il no: basta accanimento sul Sud Tirolo. Il ministro rassicura e arriva il sì".
Innanzitutto é intollerable che su un giornale italiano si scriva Sud Tirolo e non Alto Adige. Il Messaggero non é il Dolomiten Zeitung.
Mi chiedo, poi, cosa vogliono ancora questi altoatesini, che amano chiamarsi sudtirolesi. Avete notato certi spot pubblicitari? Si legge Sud (con la dieresi sulla "u") Tirol, ma la "voce" dice "Alto Adige": tanto gli italiani non sanno leggere, come il vento.
Gli altoatesini (beninteso quelli tedeschi, che sono la maggioranza) abitano in una delle provincie più ricche d'Italia e possiedono un reddito pro-capite tra i più elevati della penisola, godendo, grazie all'amplissima autonomia di cui beneficiano (assieme ai valdostani), di privilegi (cittadini di serie AA, come Alto Adige o A, come Austria) incomprensibili per noi altri italiani, di serie B (anzi di serie I, come Italia). Ora attendono solo l'indipendenza e l'annessione all'amatissima Austria. A che sono serviti 600.000 morti e 1.200.000 feriti (tra i quali mio padre, classe 1892, e mio zio, classe 1897) della vittoriosa prima guerra mondiale? L'Austria, patria di Hitler, ha perso anch'essa la seconda guerra mondiale. O no?
Cosa ha promesso il ministro ai sudtirolesi per avere l'indispensabile sì? Tutto quello che viene dato in più a loro, viene sottratto agli altri. E parlano di uguaglianza, ai Cipputi ed agli Oronzi che li votano.
Lo spazzino é divenuto Operatore Ecologico. Il disabile é divenuto diversamenteabile. Il cretino é diversamente intelligente?
L'U.I.C. (Unione Italiana Ciechi) dovrebbe diventare U.I.N.V. (Unione Italiana Non Vedenti). Dovrebbero modificare lo Statuto, rifare i timbri e carta/buste intestate, ecc.
Non vedo il vantaggio.
L'art. 1 della Costituzione recita: "L'Italia é una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nei modi...".
Oltre al rilievo che sarebbe stato meglio fondare la repubblica sulla libertà anziché sul lavoro (anche gli schiavi lavorano, eccome; nei campi tedeschi c'era scritto, beffardamente, "Il lavoro rende liberi"), evidenzio che la sovranità appartiene al popolo.
I senatori a vita, che non sono stati eletti dal popolo, chi rappresentano (politicamente)? Solo se stessi (meriti scientifici e/o culturali a parte) e durano a vita, come i papi ed i re.
Perché votano alla pari di chi é stato votato dal popolo? Vuol dire che il popolo é sovrano del...corno.
Pd ed i 45 saggi, tra i quali Follini ed altri illustri sconosciuti: la ramazza di saggini (non quella mal gestita da Topolino, allievo stregone in "Fantasia" di Walt Disney).
Follini, a proposito del Pd ha affermato: "Se non eleggiamo un capo vero rischiamo di fare un partito finto". Bell'ossimoro, frutto della testa...pensante di Marco (Marco, o Marco, direbbe il comico calabrese). Tale distillato di saggezza, parto di Follini (ossimoro mio, contagiato mentalmente da Marco), é riportato su La Stampa di venerdi 1° giugno 2007 da Amedeo La Mattina (dopo la riunione notturna dei vertici dell'Unione?): il buon giorno del Pd si vede da La Mattina.Segue Giorgio Bocca che si occupa di "terrorismo islamico...contro l'Occidente...un rifiuto della democrazia da parte della teocrazia", facendo presente che "la polizia inglese deve sorvegliare 1.100 individui, liberi di circolare nel Regno Unito" (non sarebbe preferibile espellerli, come si escinde un tumore?). Giorgio, dopo aver dato atto di "questo nuovo scontro di civiltà", conclude così: "Mi auguro che noi italiani non dobbiamo affrontare simili prove" (come gli statunitensi, gli spagnoli e gli inglesi). Giorgio, rimasto vittima di un colpo di sole e/o di calore, si é immedesimato, tapino, in Samuel Huntington, Oriana Fallaci ed Ida Magli.
Segue il lungo dubbio/quesito di Edmondo Berselli sul Pd e sulla sua leadership: "Chi terrà insieme le due sinistre?" Suggerisco di stringere le due mani intorno a qualcosa di consistente (honi soit qui mal y pense).
Purtroppo non trovo la consueta rubrica ("Non ci posso credere") di Claudio Rinaldi, valoroso giornalista venuto recentemente a mancare, con l'ironia del quale, indegnamente, mi confrontavo. Appresso apprendo che il ministro Nicolais é in corsa per la poltrona della Iervolino o di Bassolino: Nicola-is, Nicola-essa e Nicola-o' malamente.
M.La. mi informa che Rutelli ha inaugurato a New York una mostra in onore di Oriana Fallaci, nella quale sono state esposte solo le fotografie della partigiana comunista e della reporter di guerra, mentre é stata censurata l'ultima Fallaci, quella della battaglia contro l'Islam. Mostra fallace, dunque, curata uno che mangiava pane e cicoria e non godeva di alcuna stima da parte della Fallaci.
Ecco ora l'immenso (e rosso, alla Prévert) Serra Michele (IV, dopo l'Arcangelo, Sant'oro e Cucuzza), il quale cazzeggia da par suo sul "lancio di nuovi prodotti", dalla "nuova 600 ideata da Lapo Elkann" ("attenti al Lapo!" canterebbe Lucio Dalla) al "nuovo papa", dove conclude "il papa, durante le prove del <<discorso della luna>> che rese così amato papa Giovanni, ha fatto piangere i bambini presenti". E ridere i cretini assenti, aggiungo io, specie quelli con tre narici, i più intelligenti, poiché la terza narice consente una maggiore ossigenazione del cervello.
Appresso mi "fere" (direbbe Leopardi) il colloquio con Franco Iseppi di Alessandro Gilioli "Ma la Rai é fuori corsa" (dalle innovazioni). Iseppi, presidente di RaiClick (che fa il paio con RaiClack, con effetto click-clack, come i due copriletto che regala Eminflex assieme ai suoi materassi), parlando di sé in terza persona (come usano i Grandi) dice "Egliseppe...".
Indi c'é un Primo Piano su Clemente Mimoun, neo direttore del Tg5, intervistato da Riccardo Bocca (parente di Giorgio?), già paragonato da Fassino a Joseph Goebbels, il capo della propaganda hitleriana. Riotta, direttore del Tg1, invece, è indipendente, neutro, anzi orientato a destra, riottoso ai sinistri al punto che, dice Clemente, "ha cambiato molti capi, ha assunto gente...politicamente a senso unico" (di destra estrema, beninteso).
Ancora in Primo Piano c'è un reportage "New deal Colombia" che riporta un colloquio con Alvaro Uribe, presidente colombiano, il quale "dichiara guerra al narcotraffico" (con i magnifici 4, Hulk, Nembo Kid, Rambo, l'Uomo ragno e Batman). C'é una foto in cui, emblematicamente, si vedono mlitari che fanno finta di sradicare piante di coca. Tranquilli. La "neve" d'ora in poi la potrete vedere solo sopra i duemila metri (con l'effetto serra, non michele, sopra i tremila metri).
Finalmente l'Attualità: il colloquio del grande Edmondo Berselli con Pierferdi Casini, il quale cerca di dare a bere all'interlocutore la necessità di un governo di "responsabilità nazionale", al capo del quale, naturalmente ci sarà Lui, Pierferdi, in attesa di fare nuove elezioni per un nuovo governo, quinquennale, con a capo, beninteso, sempre Lui, Pierferdi.
Gianpaolo Pansa, Gipì per gli amici, con il suo piglio caustico punta il dito (sinistro, della mano sinistra) sulla "stupefacente pulsione suicida della Quercia diessina" ed ammonisce "Gli elettori, a cominciare da quelli diessini, non sono dei bamba" (quelli diessini, difatti, credono all'uguaglianza che rende liberi: ah, ah, ah).
Gioite, genti, ché Beppe Grillo e Toscani lavorano al Vaffa-day dell'8 settembre, che ha già raccolto l'adesione di ottantamila persone: quanti Cipputi e "non bamba" che accorrono al richiamo dei pifferai (non di Hamelin, ma) di Habelin (Grillo é genovese), miliardari (in vecchie lire). Ci andranno loro a fare..
Ne "Le cartucce del generale" Pollari, si citano i generali Branciforte e Cornacchione. Aggiungete i generali Castagnetti e Mosca Moschini ed avrete l'armata Brancileone.
Apprendo da Giuseppe Berta che il grande Mitterrand da giovane aveva avuto simpatie per la destra, era stato poi collaborazionista di Vichy prima di passare nelle fila della Resistenza, lavacro di tanti. Come in Italia tanti avanguardisti/Littorialisti (Bocca, Bobbio, Fo, Ingrao, ecc.), redentisi al fuoco marxista ed poi divenuti tanti Lohengrin.
Last but not least, il geniale EuGenio, nel suo vetro soffiato (come?) principia con "Amo dunque sono", libro di Jean-Luc Marion, che insegna alla Sorbona. Scalfari insuffla ed ironizza, da Par Suo, ll libro in questione, cogliendone, sagacemente, la banalità, laddove sostituisce l'eros al "cogito ergo sum" (penso, dunque sono) cartesiano.
Secondo recenti sondaggi il Pd é dato al 30-35%. Quelli che ci credono sono dati al 100% di credulità.
Lo spazzino é divenuto Operatore Ecologico. Il disabile é divenuto diversamente abile. Il cretino é diversamente intelligente?
L'U.I.C. (Unione Italiana Ciechi) é diventata U.I.N.V. (Unione Italiana Non Vedenti). Hanno dovuto modificare lo Statuto, rifare i timbri e carta/buste intestate.
Non vedo il vantaggio, ecc.
Segue Giorgio Bocca che si occupa di "terrorismo islamico...contro l'Occidente...un rifiuto della democrazia da parte della teocrazia", facendo presente che "la polizia inglese deve sorvegliare 1.100 individui, liberi di circolare nel Regno Unito" (non sarebbe preferibile farli fuori, nel senso di espellerli, come si escinde un tumore?). Giorgio, dopo aver dato atto di "questo nuovo scontro di civiltà", conclude così: "Mi auguro che noi italiani non dobbiamo affrontare simili prove" (come gli statunitensi, gli spagnoli e gli inglesi). Giorgio, rimasto vittima di un colpo di sole e/o di calore, si é immedesimato, tapino, in Samuel Huntington, Oriana Fallaci ed Ida Magli.
Segue il cazzeggio di Edmondo Berselli sul Pd e sulla sua leadership: "Chi terrà insieme le due sinistre?" Suggerisco di stringere le due mani intorno a qualcosa di consistente (honi soit qui mal y pense).
Purtroppo non trovo la consueta rubrica ("Non ci posso credere") di Claudio Rinaldi, valoroso giornalista venuto recentemente a mancare, con l'ironia del quale, indegnamente, mi confrontavo. Appresso apprendo che il ministro Nicolais é in corsa per la poltrona della Iervolino o di Bassolino: Nicola-is, Nicola-esse e Nicola-o' malamente.
M.La. mi informa che Rutelli ha inaugurato a New York una mostra in onore di Oriana Fallaci, nella quale sono state esposte solo le fotografie della partigiana comunista e della reporter di guerra, mentre é stata censurata l'ultima Fallaci, quella della battaglia contro l'Islam. Mostra fallace, dunque, curata uno che mangiava pane e cicoria e non godeva di alcuna stima da parte della Fallaci.
Ecco ora l'immenso (e rosso, alla Prévert) Serra Michele (IV, dopo l'Arcangelo, Sant'oro e Cucuzza), il quale cazzeggia da par suo sul "lancio di nuovi prodotti", dalla "nuova 600 ideata da Lapo Elkann" (attenti al Lapo! canterebbe Lucio Dalla) al "nuovo papa", dove conclude "il papa, durante le prove del <<discorso della luna>> che rese così amato papa Giovanni, ha fatto piangere i bambini presenti". E ridere i cretini assenti, aggiungo io, specie quelli con tre narici, i più intelligenti, poiché la terza narice consente una maggiore ossigenazione del cervello (all'ammasso).
Appresso mi "fere" (direbbe Leopardi) il colloquio con Franco Iseppi di Alessandro Gilioli "Ma la Rai é fuori corsa" (dalle innovazioni). Iseppi, presidente di RaiClick (che fa il paio con RaiClack, con effetto click-clack, come i due copriletto che regala Eminflex assieme ai suoi materassi), parlando di sé in terza persona (come usano i Grandi) dice "Egliseppe...".
Indi c'é un Primo Piano su Clemente Mimoun, neo direttore del Tg5, intervistato da Riccardo Bocca (parente di Giorgio?), già paragonato da Fassino a Joseph Goebbels, il capo della propaganda hitleriana. Riotta, direttore del Tg1, invece, è indipendente, neutro, anzi orientato a destra, riottoso ai sinistri al punto che, dice Clemente, "ha cambiato molti capi, ha assunto gente...politicamente a senso unico" (di destra estrema, beninteso).
Ancora in Primo Piano c'è un reportage "New deal Colombia" che riporta un colloquio con Alvaro Uribe, presidente colombiano, il quale "dichiara guerra al narcotraffico" (con i magnifici 4, Hulk, Nembo Kid, Rambo, l'Uomo ragno e Batman). C'é una foto in cui, emblematicamente, si vedono mlitari che fanno finta di sradicare piante di coca. Tranquilli. La "neve" d'ora in poi la potrete vedere solo sopra i duemila metri (con l'effetto serra, non michele, sopra i tremila metri).
Finalmente l'Attualità: il colloquio del grande Edmondo Berselli con Pierferdi Casini, il quale cerca di dare a bere all'interlocutore la necessità di un governo di "responsabilità nazionale", al capo del quale, naturalmente ci sarà Lui, Pierferdi, in attesa di fare nuove elezioni per un nuovo governo, quinquennale, con a capo, beninteso, sempre Lui, Pierferdi.
Gianpaolo Pansa, Gipì per gli amici, con il suo piglio caustico punta il dito (sinistro, della mano sinistra) sulla "stupefacente pulsione suicida della Quercia diessina" ed ammonisce "Gli elettori, a cominciare da quelli diessini, non sono dei bamba" (quelli diessini, difatti, credono all'uguaglianza che rende liberi, ah, ah, ah).
Gioite, genti, ché Beppe Grillo e Toscani lavorano al Vaffa-day dell'8 settembre, che ha già raccolto l'adesione di ottantamila persone: quanti Cipputi e "non bamba" che accorrono al richiamo dei pifferai (non di Hamelin, ma) di Habelin (Grillo é genovese), miliardari (in vecchie lire). Ci andranno loro a fare..
Ne "Le cartucce del generale" Pollari, si citano l'ammiraglio Branciforte ed il generale Cornacchione. Aggiungete il generale Castagnetti, il generale Mosca Moschini ed avrete l'armata Brancileone.
Apprendo da Giuseppe Berta che il grande Mitterrand da giovane aveva avuto simpatie per la destra, era stato poi collaborazionista di Vichy prima di passare nelle fila della Resistenza, lavacro di tanti. Come in Italia Giorgio Bocca ed altri fascisti (Bobbio, Fo, ecc.), redentisi al fuoco marxista ed poi divenuti tanti Lohengrin.
Last but not least, il geniale EuGenio, nel suo vetro soffiato (come?) principia con "Amo dunque sono", libro di Jean-Luc Marion, che insegna alla Sorbona. Scalfari insuffla ed ironizza, da Par Suo, ll libro in questione, cogliendone, sagacemente, la banalità, laddove sostituisce l'eros al "cogito ergo sum" (penso, dunque sono) cartesiano.
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Inviato da: dinilu
il 26/10/2012 alle 00:15
Inviato da: dinilu
il 29/01/2011 alle 15:10
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il 11/07/2010 alle 17:34
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