Creato da dinilu il 24/12/2007
satira politica e di costume

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Messaggi del 02/02/2008

Post N° 255

Post n°255 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dinilu
 
Tag: Import

Un uomo di 37 anni, Roberto Siri, di Cengio, è stato ucciso la scorsa notte nel Savonese a calci e pugni da un gruppo di albanesi, che ora sono ricercati dai carabinieri. Un suo amico, anche lui aggredito, è ricoverato in gravi condizioni in ospedale, un terzo è illeso.
Possiamo essere ammazzati in casa nostra, non solo da delinquenti nostrani, ma anche da quelli importati. Importati come il petrolio ed il gas, di cui non disponiamo, mentre di delinquenti abbondiamo.

 
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Post N° 254

Post n°254 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dinilu
 

La situazione politica rotola, rotola (come il barattolo di Gianni Meccia) verso le elezioni.
Fini «Questo è un centrosinistra disperato che negli ultimi tre giorni, pur di evitare lo scioglimento delle Camere, si è inventato le proposte più originali e bizzarre».
Paolo Bonaiuti, portavoce di Berlusconi rincara la dose: «Troppa fretta e precipitazione verso le urne? Ma non erano stati loro, la sinistra, a dire che se cadeva Prodi bisognava tornare subito al voto? Il discorso di Veltroni è un continuo ribaltamento della realtà. Non si possono imputare le colpe di un mancato accordo sulla riforma elettorale al centrodestra quando invece tutto deriva dall'incapacità del governo della sinistra, che non è riuscito a combinare nulla in 20 mesi: eppure Veltroni dice che Prodi ha fatto 'un lavoro straordinario'. Incredibile».

 
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Post N° 253

Post n°253 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dinilu
 

Franco Marini, l'esploratore, si ripromette di esplorare, dopo i sindacati e le varie Conf, anche il Botswana per cercarvi il pronipote di David Livingstone e dirgli "Mr. Livingstone's  great grandsons, I presume". Poi esplorerà il Tanganika alla ricerca delle sorgenti del Nilo Rosso ed infine esplorerà il Polo Sud, per ritrovare la Tenda Rossa di Umberto Nobile, ignorando che essa in realtà stava al Polo Nord.
Tempo previsto per le tre spedizioni un anno ciascuno, complessivamente tre anni, fino a febbraio 2011. Poi riferirà a Napolitano, al National Geografic ed all'Accademia delle Scienze.

 
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Post N° 252

Post n°252 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dinilu
 

«In fabbrica» di Francesca Comencini (chi ben Comencini...) è prodotto da RaiCinema e verrà trasmesso la sera di giovedì 14 febbraio su Raitre. Bonanni, segretario della Cisl, scrive a Cappon (feroce come un gallo rosso): «Mi auguro che la Rai possa riflettere attentamente prima di mandare in onda un documento storico». Il sindacalista cattolico denuncia: «Nel film c'è una ricostruzione fuorviante e ideologizzata del mondo del lavoro, che mi ha fatto venire in mente certe ricostruzioni a senso unico sulla nostra Resistenza, dove sembra che i partigiani sono stati solo comunisti. Qui, in questo documentario, sembra che i sindacalisti sono solo quelli della Cgil e della Fiom e che solo il Pci si è occupato degli operai. Non si vede mai uno della Cisl. Eppure tutte le lotte sindacali per il progresso dei lavoratori sono state unitarie, a partire dall'autunno caldo. Se tutto questo viene ignorato, si impedisce alla gente di riconoscersi in battaglie che sono state popolari e condivise, e non di parte. Si fa una pedagogia negativa, figlia di un'arroganza culturale che conosco bene ma alla quale non mi voglio rassegnare».
Il film, aggiunge Bonanni "è finanziato con i soldi dei cittadini che pagano il canone. Alla Rai queste cose non dovrebbero succedere. Mediaset è molto più equilibrata nei suoi documentari storici ». Nel film ci sono gravi lacune, secondo Bonanni. Non si toccano, scrive nella lettera a Cappon, «alcuni temi cruciali: dalle sottovalutazioni di una parte del sindacato e della sinistra sul fenomeno del terrorismo nei primi anni Settanta alla spaccatura e articolazione delle posizioni sul referendum sulla scala mobile dei primi anni Ottanta».
Poi ripetono che la Rai è monopolizzata da Berlusconi e dal centrodestra. Ripetono a beneficio dei superdotati, con tre narici (che ossigenano di più il sangue e quindi il cervello).

 
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Post N° 251

Post n°251 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dinilu
 

Una studentessa statunitense di 21 anni è stata stuprata e rapinata a Saronno da un egiziano 28enne, clandestino. La ragazza lo avrebbe riconosciuto senza dubbi: a tradirlo una profonda cicatrice all'altezza della mandibola. Inoltre aveva con sè ancora l'I-pod della vittima. Il giovane ha precedenti per rissa e reati contro il patrimonio.
Un clandestino, già arrestato per rissa e furti, resta libero e, per passare il tempo, stupra e rapina!
Ma siamo in Italia (culla del diritto) o nel Buranda, repubblica africana tra il Burundi e l'Uganda?

 
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Post N° 250

Post n°250 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dinilu
 

Viaggiando sull'Orient Espress(o).
Sul primo vagone Giorgio Bocca, preso da conati, vomita contro Berlusconi ed Andreotti, associandoli a Mastella e Cuffaro. Cita persino "la saggezza padana: non dire quattro se non l'hai nel sacco". Io sapevo del gatto, non del "quattro" (quattro che? le stagioni? i quattro cavalieri dell'Apocalisse? i quattro punti cardinali?). Paese che vai... 
Nel vagone successivo trovo Edmondo Berselli, il quale, con in mano una bottiglia di wodka staliniana d'annata (1932/33, gli anni dell'Holomodor: lo sterminio, mediante carestia pianificata di 5 milioni di contadini ucraini) cerca di darmi a bere ("Partita tutta da giocare") che "d'ora innanzi i sondaggi vedranno Berlusconi in calo".
Edmund suona la tromba della riscossa: "non conviene cedere alla disperazione" e "qualcuno lo ricordi alla destra, non sta bene cantare vittoria prima di aver disputato la partita". Una partita, aggiungo io, il cui arbitro è Napolitano, più bravo e integerrimo di Collina, direi che è (la) Montagna, anzi l'Everest degli arbitri. Napolitano, in passato (specie nel 1956 e nel 1968) non orientato a sinistra, oggi neutrale e super partes, tetragono ad ogni sollecitazione, come i predecessori Ciampi e vieppù Scalfaro (il Vestale della "pav condicio").
Edmund poi esalta Walter Veltroni (Wave), il quale
<>. Manca di aggiungere, oltre "alle nipoti", che Valtere (così lo chiameno er Piotta e Romoletto), prolifico scrittore (memorabile "Aspettando l'alba", non la Parietti però), piace un po' meno ai grammatici, perchè ama dire (giovedi 31 gennaio u.s.): "Abbiamo sceso un altro gradino..".
Walter, soprannominato Flabby Cheeck (guance cascanti), invocato dai suoi fans del Testaccio e del Quarticciolo con un  "A Flacce, facce sognà!", sicuramente "buca" la tv molto più del Cavaliere.
G.D.F. (sembra Guardia di Finanza) rivela orripilato ("orrooore", avrebbe detto il povero Enzo Tortora, figlio della culla del diritto) che sulla fiancata di una jeep delle forze speciali italiane in Afghanistan era dipinta una palma simile a quella dell'Afrika Korps. G.D.F. preferirebbe che vi fosse dipinta la "stella" dell'Armata Rossa, che ricorderebbe qualcosa ai talebani.
Marco Travaglio, l'Ulisside "polutropon", cioè dal multiforme ingegno, detto anche per l'ubiquità Travprezzemolo, titola "Unione Brancaleone", il cui incipit è "L'eterno ritorno di Silvio Berlusconi...ricorda i film horror sui morti viventi". Invece Prodi, fino a ieri il dead man walking della politica italiana, potrà tornare tranquillamente tutte le volte che lo vorrà. Fidiamoci di Marco, dal fiuto infallibile (più di quello di Snasaculo, il personaggio del Gargantua e Pantagruele), soprattuto per i soldi, degli altri, comunque solo di quelli destra, giammai quelli dell'editore del gruppo Repubblica-L'Espresso, l' Ingegnere Carlo De Benedetti, mai condannato e solo poco meno miliardario del Cavaliere, ma di denaro immacolato ed inodore, anzi profumato d'incenso e mirra.
Sul vagone che reca ritratta la maschera ridente della satira incontro MMS, cioè il Maestro Michele Serra, lo Spigolatore di SA(tira)PRE(ventiva), che questa volta prende di mira (Luca Giurato avrebbe detto mirra), oltre l'Udeur, la Cosa Rossa ed Antonio Di Pietro, i sudtirolesi, ma solo per lodarne la fedeltà a Prodi "la sola vera certezza per la sinistra italiana, l'unico alleato affidabile". I sudtirolesi -guai chiamarli altoatesini: si offendono a morte- mi auguro abbiano dal prossimo governo di centrodestra il trattamento che "meritano", anzi l'Anschluss all'amata Patria Austria.
Passo nell'altro vagone dove Marco Damilano (fino al 1989 DaMosca) tratta il tema della situazione politica attuale "Il Quirinale tenta la carta Marini. Ma le elezioni sembrano inevitabili": una volta tanto Marco, che si è tolto gli occhiali rossi, vede la realtà.
Altro vagone/zoo, riservato al Bestiario di Giampaolo Pansa. Gipì titola "Ma Silvio non è Benito" e scrive "Spero che la sinistra non ripeta l'errore di gridare al ritorno dei fascisti". Certo, Silvio non solo non è ben ito, ma sta ben arrivando!
Nell'ultimo vagone, last but not least, arredato come una suite di albergo a 8 stelle, c'è assiso, su un trono aureo, Eugenio Scalfari, il re dei giornalisti, il quale, nel suo "Vetro soffiato" (con quale orifizio?), ci erudisce sul "complesso della mazzafionda", di cui sono affetti tanti politici (da Turigliatto a Rotondi, da Pecorario Scanio a Diliberto) ed intellettuali (Ferrara e Galli della Loggia). Tutti, tranne Lui, il Genio, anzi l'EuGenio del giornalismo, filosofo, glottologo, politologo, insomma tuttologo. The end (l'anglista Tonino Di Pietro direbbe "tenda" e, nel senso di tela che cala, sbagliando ci azzeccherebbe).

 
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Post N° 249

Post n°249 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dinilu
 

Sondaggio del Corsera. Quesito: "Riuscirà Marini a formare un governo per la riforma della legge elettorale?".
Votanti 38.550 (fino a venerdi 1° febbraio). Risultati: 64,8% NO e 35,2% SI.
Campione significativo (certi sondaggi interessano solo 1.000 o 2.000 persone) di lettori (politicamente eterogenei, ma qualificati) del Corrierone.

Quanto 'na bella voce vurria sentì cantà (S. Di Giacomo "'Nu pianefforte 'e notte"): "Dicitencello a sti cumpagne voste (Napolitano e Marini)....ca nun è ccose!".

 
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