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Post n°109 pubblicato il 22 Settembre 2008 da AndreaL84
 

SETTENEVAMO... (PARTE I)

Un vero peccato. Devo essere sincero: alla vigilia dell’Europeo, ero convinto che avrei commentato il terzo successo consecutivo degli Azzurrini. La Nazionale Juniores di quest’anno era davvero forte e le carte in regola per vincere anche quest’anno il titolo continentale c’erano tutte.

I 12 atleti hanno effettivamente dimostrato di essere un team di alto livello. Hanno chiuso con 855 punti, che è il punteggio più alto che la Nazionale Juniores abbia mai realizzato in assoluto. È vero, quest’anno c’era una gara in più, la SERC, ma non sono quei 10 punti conquistati nella Simulazione a fare la differenza: anche non contando la SERC, questa Nazionale ha realizzato più punti delle due che hanno vinto il titolo negli ultimi due anni.

Ma non è bastato. O meglio, è bastato solo per i maschi, che hanno vinto la classifica a squadre, mentre le femmine sono giunte seconde. Ma, sommando tutto, l’Italia è in seconda posizione, dietro la Germania, al suo terzo titolo europeo juniores. Seconda, per soli sette punti. Sette punti, ovvero un niente. Ed è ovvio che, quando si perde, specie se per così poco, parte la “caccia al vampiro”, la ricerca della gara o delle gare dove si sono persi quei punti che sarebbero serviti. E quello che salta più all’occhio sono le squalifiche nelle staffette: nessuna delle due staffette 4x25m con Manichino, infatti, risulta nell’ordine d’arrivo ufficiale. Un argento ed un bronzo persi, pari a 34 punti, ce ne sarebbero bastati 26 in meno. Forse questo è ciò che dà più rimpianti: la squalifica capita, purtroppo è capitata al Campionato sbagliato. L’anno scorso, ad esempio, quando vincemmo con 43 punti di vantaggio, una doppia squalifica del genere non avrebbe influito. Altri punti si sono persi in un lancio della corda ed in qualche prestazione sotto lo standard medio degli atleti: ma sono tutte cose che ci stanno sempre, è impossibile richiedere la perfezione assoluta. Ma questo è indice che, quando il gioco si fa duro ed il livello è alto, ed a questi Campionati il livello era molto alto, basta un minimo per incrinare il tutto.

Loro, i 12 atleti e lo staff tecnico, costituito dal Responsabile della Giovanile Gianpaolo Longobardo, dal CT Antonello Cano e dall’ assistente Ettore Gavarente, ci hanno provato. E ne escono comunque a testa alta. Un secondo posto europeo non è affatto un risultato negativo, e, ripeto, 855 punti non è un bottino che si fa tutti gli anni. Quindi complimenti ugualmente e grazie lo stesso per averci rappresentato!

Anche perché, diciamocelo francamente, una Germania così non si era mai vista. La crescita dei tedeschi è iniziata nel 2006, ed adesso è culminata con questo titolo. Ad Eindhoven la Germania ha presentato una bella Nazionale, completa, ben assortita e trascinata da un atleta di altissimo livello, nonché esperto, quale Marcel Hassemeier.

Ma non c’era solo la Germania. La Spagna, nonostante in calo rispetto alle precedenti edizioni, ha comunque regalato alcune prestazioni di grido, riuscendo a fare sua tre gare; in vasca, poi, sono andati due ori alla sorprendente Norvegia, mentre l’Ungheria continua a mantenere la vetta nel Nuoto femminile. A mare, invece, ci sono sempre le due soliti dominatrici, la Francia e soprattutto una incontenibile Gran Bretagna.

Ne consegue un livello veramente alto, ed anche per questo l’Italia ha faticato a mantenere la testa della classifica nelle gare indoor, al termine delle quali il vantaggio sulla Germania era di appena +4 (dopo essere stata anche in svantaggio, dopo il primo giorno di gare). In piscina, sono stati battuti ben otto record europei juniores, sei dei quali da parte di atleti italiani e due per opera dei tedeschi, e tre record dei Campionati, due dei quali grazie agli Azzurrini, che hanno fatto registrare anche un record italiano (l’altro primato è dell’Ungheria). Va anche detto, però, che, per quanto riguarda i nostri, non è stato tutte rose e fiori. In particolare, la squadra maschile è apparsa a tratti meno convincente di quella femminile, anche se poi la classifica sorride di più ai maschi (+7 sulla Germania contando le sole gare in piscina) che alle femmine (+1). In acque libere, invece, si è invertita la situazione: molto bene i ragazzi, qualche delusione in più dalle ragazze.

Il bottino finale dell’Italia è di 10 ori, 7 argenti e 4 bronzi, di cui 1 oro, 2 argenti ed 1 bronzo tra mare e spiaggia. Come atleta-bandiera di questa Nazionale eleggerei Francesco Bonanni, straordinario ed impeccabile: tra individuali e staffette, l’atleta dell’Aniene ha vinto 3 ori, due dei quali accompagnati da record europeo, 3 argenti ed 1 bronzo, sempre con prestazioni eccellenti. Tra i maschi di tutta Europa, nessuno ha vinto più di lui; se consideriamo anche le femmine, solo la tedesca Fabien Goller.

 

Andiamo dunque ad analizzare i Campionati nel dettaglio. La manifestazione è stata ospitata dalle città di Eindhoven (per quanto riguarda la piscina) e Sheveningen (per quanto riguarda il mare).

Le gare sono iniziate il 9 settembre con la SERC, proseguite il 10 e l’11 con le gare nella profonda vasca di Eindhoven (3 metri di altezza!), ed il 12 ed il 13 con le oceaniche, accompagnate da maltempo e mare grosso nella prima giornata (quando si sono svolti le finali di Sprint, Tavola e 4x90). Tredici le nazioni al via, una in meno rispetto all’anno scorso, quando in più c’era la Svezia. Confermata, invece, la presenza, oltre che delle già citate Italia, Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Norvegia, Ungheria e della nazione ospitante Olanda, anche di Belgio, Irlanda, Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera. Passiamo alle singole gare (attenzione ai nomi dei frazionisti delle staffette, talvolta diversi da quelli, sbagliati, pubblicati dal sito dei Campionati).

 

 

SERC

 

Il primo oro in palio va al paese ospitante: l’Olanda si aggiudica la gara con 191.3 punti. Sarà uno dei pochi buoni risultati degli “orange”, davvero sottotono per il resto dell’Europeo. Seconda classificata la Gran Bretagna, con 174.3 punti, seguita dall’Irlanda, a cui vengono attribuiti 163 punti. L’Italia (Chirieleison, Moretto, Checchi e Tafuro) si classifica ottava con 131 punti.

 

NUOTO CON OSTACOLI

 

Pronosticabile dominio nella gara femminile dell’ungherese Annet Kovacs, che porta il nuovo record dei Campionati a 2’13”70 (precedente 2’14”33, già suo). La Kovacs, già primatista europea juniores con 2’11”63, è al suo terzo titolo consecutivo, ed, essendo classe ’91, ha ancora un anno a sua disposizione. Ancora più piccola la sua connazionale che la segue in seconda posizione, Boglarka Kapas, classe ’93, che chiude in 2’18”34. Bronzo alla tedesca Kerstin Lange, con 2’18”51. Così, per la prima volta, l’Italia non sale sul podio in questa gara. Claudia Pastorello ci è andata vicina, avendo bloccato le piastre ad un comunque ottimo 2’18”85, tempo superiore di appena due decimi al suo primato italiano juniores, che le consente la quarta posizione. Samantha Ferrari e Martina Mazzi si classificano più dietro, settima ed ottava, con 2’22”30 e 2’23”06 rispettivamente.

Tempi bassi, nonostante la profondità della vasca, nella gara maschile, vinta dal carneade norvegese Matthis Saghaug, che ha chiuso in 2’02”78, precedendo di un secondo il campione uscente transalpino  Thomas Villaceca, che si è mantenuto ai suoi livelli, realizzando 2’03”79. Poco dopo il francese, c’è il nostro Andrea Moretto, che, grazie al suo 2’03”91, regala all’Italia la prima medaglia di questi Europei. Ottimo quarto Francesco Bonanni, che conclude col suo personale di 2’04”03; bravo anche Alessio Tomé, anche lui miglioratosi a 2’06”20, che significa ottavo posto. Per renderci conto del livello di questa gara, diciamo che il tedesco Marcel Hassemeier, l’anno scorso medaglia d’argento con 2’03”98, è giunto sesto con 2’04”3!

 

STAFFETTA 4x50m CON OSTACOLI

 

En plein azzurro.

Le femmine si impongono per il quarto anno consecutivo. Ma Tafuro, Borasi, Ferrari e Pastorello sono anche le prime ad infrangere la barriera dei 2’00”, visto che portano il record europeo juniores a 1’59”56 (precedente 2’00”24 della Nazionale del 2007). Dietro le fantastiche azzurre, ci sono la Germania (Lustre, Lange, Klein, Goller) con 2’00”82 e l’Ungheria (Kapas, Kiralyhidi, Labdi, Kovacs) con 2’01”72. Dunque tre staffette sotto i 2’02”: una cosa del genere non si era mai vista.

Primato europeo anche per Bonanni, Felaco, Moretto e Tomè, capaci di un eccellente 1’44”29, tempo che consentirebbe di competere per il podio ai nostri Assoluti. Il record europeo precedente era 1’45”12 della Germania, quello italiano 1’46”02 della Nazionale 2006. Seconda e staccatissima la Spagna (Lopez, Marin, Martinez, Alvarez) con 1’46”70 e terza la Germania (Flugel, Ertel, Schmachtenberg, Hassemeier) in 1’47”35.

 

PERCORSO MISTO

 

Classifica corta e ottimi tempi nelle prime sei posizioni. Tra le quali figurano le nostre tre rappresentanti. Samantha Ferrari mantiene le attese e vince nettamente in 1’20”10, davanti alla tedesca Fabien Goller, che conclude in 1’21”36. A soli sei centesimi dalla Goller, c’è la brava Laura Tafuro, che dunque ottiene questo bronzo con 1’21”42. Manca il podio, invece, Eleonora Chirieleison, quarta in 1’21”66.

Ad Andrea Moretto basta 1’07”15 per vincere, far registrare il nuovo record dei Campionati (precedente 1’07”66 di Montejo), ed avere ragione sui forti antagonisti Marcel Hassemeier, il tedesco giunto terzo nel 2007, e Thomas Villaceca, il francese l’anno scorso secondo, dietro Caldarelli, in 1’07”9: i due hanno infatti realizzato 1’07”42 e 1’09”38. Un po’ lontani dai personali i tempi di Francesco Felaco, sesto in 1’12”23, e Francesco Bartolucci, decimo in 1’14”10.

 

TRASPORTO MANICHINO

 

La vasca profonda si fa sentire: per gli italiani, peggioramento medio di due secondi.

Dopo l’argento nel Misto, la tedesca Fabien Goller si aggiudica per il secondo anno consecutivo i 50m Trasporto: 39”25 il suo tempo (l’anno scorso realizzò 38”9). Notiamo che la Goller è una nata 1992, quindi ne sentiremo ancora parlare per i prossimi anni! Seconda classificata, un’altra vecchia conoscenza della specialità, la spagnola Carolina Routier, che ottiene 39”69. Chiara Borasi così si accontenta del bronzo, grazie ad una gara da 40”70. Altro legno per Eleonora Chirieleison, che ottiene 41”16. Non bene stavolta Samantha Ferrari, solo settima con 43”20.

Nella gara maschile, primo oro spagnolo grazie al noto Mario Marin, capace di 33”97. Alle sue spalle, il nostro Andrea Moretto, che dopo il bronzo e l’oro, porta a casa anche l’argento, realizzando 34”33. Bronzo alla Germania, con il 34”70 di Christian Ertel. Per l’Italia c’è poi l’ottavo posto di Francesco Felaco in 35”64 ed il decimo di Daniele Checchi in 37”47.

 

MANICHINO CON PINNE E TORPEDO

 

Livello altissimo, sia per le femmine ma soprattutto per i maschi.

Le grandissime Martina Mazzi ed Eleonora Chirieleison ottengono una doppietta nel Torpedo, migliorandosi rispettivamente due secondi ed un secondo: 1’02”27 per Martina ed un centesimo in più, 1’02”28, per Eleonora. Le due azzurre diventano così la seconda e la terza italiana di sempre in questa prova: solo la Cerquozzi ha fatto meglio. In più scendono entrambe sotto il record europeo juniores precedente, sia quello ufficiale (1’02”56 della Costagliola), sia quello ufficioso (1’02”35 della Jorge). Chiude il podio una ’93, la spagnola Irene Morales, con 1’04”82. Nuovo quarto posto per l’Italia femminile, stavolta con Laura Tafuro, che realizza un suo standard di 1’05”52.

Per i maschi il livello agonistico è stato superiore a quello dei Rescue. Tant’è che Francesco Bonanni, realizzando un fantastico 55”72, che è il nuovo record italiano juniores (precedente 56”22 di Ballerini, anche record europeo), si è fermato in seconda posizione, superato dal tedesco Marcel Hassemeier, già bronzo nella passata edizione, che con 55”44 diventa il nuovo primatista europeo. Il tedesco batte anche il primato europeo juniores “sbagliato”: infatti nel 2003 il francese Forassassi realizzò 57”77, ma il sito della ILS trascrisse 55”77, che diverse volte (anche stavolta) è stato considerato il limite da battere. Terzo lo spagnolo Mario Marin in 56”51. Francesco Bartolucci termina in quinta posizione con un buon 57”64. Sbaglia l’aggancio e finisce fuori dai 5m Alessio Tomè, squalificato: col suo 1’00”89 si sarebbe classificato undicesimo.

 

SUPER LIFESAVER

 

Anche qui prestazioni al di sopra della norma.

Tra le femmine, il tempo che l’anno scorso consentì alla Frattini di vincere (2’39”) quest’anno non avrebbe valso neanche il podio. Si impone la già vicecampionessa del 2007, la spagnola Carolina Routier, col tempo di 2’34”40, tallonata dalla tedesca Jessica Lustre, seconda in 2’34”60. Bronzo alla brava Chiara Borasi, che ottiene 2’37”62. Delusione dalle altre due rappresentanti azzurre: Laura Tafuro ed Eleonora Chirieleison sono solo quinta e sesta con 2’41”67 e 2’42”51. In particolare Eleonora, dopo il 2’34”04 di Gubbio, era una delle additate alla vittoria.

Prosegue il momento-sì di Francesco Bonanni, che abbassa quel record europeo (2’17”01 di Rodriguez) che fino a poco fa sembrava inattaccabile: per il figlio d’arte miglioramento di un secondo del suo personale (2’17”92, che era record italiano juniores), e blocco delle piastre a 2’16”82. E non è stata una vittoria semplice visto che ha dovuto superare il francese Thomas Villaceca, campione uscente della specialità, che si è migliorato a 2’17”02. Terzo il solito tedesco Marcel Hassemeier, con 2’20”09. Squalificato lo spagnolo Mario Marin, l’anno scorso secondo in 2’19”: col suo ufficioso sarebbe giunto quarto. Male gli altri due italiani: Andrea Moretto, dopo un oro, un argento ed un bronzo, si ferma alla sesta posizione con 2’23”99, mentre Francesco Bartolucci è ottavo in 2’25”40.

 

STAFFETTA 4x25m CON MANICHINO

 

La gara della maledizione.

Nella prova femminile, prosegue l’andazzo che va avanti dal 2001, ovvero Italia vincitrice negli anni dispari ed Italia squalificata negli anni pari. Chirieleison, Tafuro, Borasi e Ferrari perdono così un argento, avendo realizzato 1’35”51. Eccezionale vittoria delle tedesche (Luster, Klein, Lange, Goller), che sfracellano il record europeo di 1’34”71 (dell’Italia del 2005), chiudendo in 1’32”51. Seconda la Spagna (Routier, Ridondo, Morales, Ruiz) in 1’37”97, mentre il Belgio (Schoonbrood, Heyligen, Boogaerts, Lechein) ringrazia anche la squalifica dell’Olanda e si piazza terzo con 1’50”23, tempo chiaramente non da podio.

Felaco, Bonanni, Moretto e Bartolucci sarebbero invece giunti terzi col loro ufficioso di 1’17”91. Vince la Spagna (Lopez, Marin, Castillo, Alvarez) con 1’17”19, che il sito dei Campionati indica erroneamente come record europeo juniores (l’Italia del 2005 realizzò 1’16”25 in vasca che permetteva l’omologazione). Seguono la Germania (Stieglmaier, Schmachtenberg, Ertel, Hassemeier) in  1’17”53 e la Francia (Cervera, Boinot, Soule Susbielle, Villaceca) in 1’25”40.

 

MANICHINO CON PINNE

 

Livello alto, soprattutto nella gara femminile, che vede per il secondo anno consecutivo l’affermazione della nostra Claudia Pastorello. L’atleta delle Rane mantiene il pronostico ed in più realizza il nuovo record dei Campionati, 1’01”08 (precedente 1’01”22 della Hundt). Eccellente anche Martina Mazzi, seconda classificata in 1’02”50. Si deve stavolta così accontentare del bronzo, con 1’04”39, la tedesca Fabien Goller. Chiara Borasi si difende in una gara che non rientra tra le sue: con 1’07”89 si piazza ottava.

Con i maschi, l’Italia vince per il settimo anno consecutivo, il terzo con Francesco Bonanni, al quale basta 53”12 per vincere. Acuto olandese in seconda posizione, con Sjors Pietermans che realizza 54”41, mentre il francese Thomas Villaceca ottiene la sua quarta medaglia individuale, grazie al suo 54”91. Un buon Alessio Tomè chiude quinto in 56”23, mentre Daniele Checchi è appena settimo con 56”77.

 

STAFFETTA 4x50m MISTA

 

Come nella Staffetta Ostacoli, le italiane si impongono per il quarto anno consecutivo e battono il record europeo. Borasi, Pastorello, Ferrari e Tafuro migliorano infatti l’1’47”75 della Nazionale del 2005, portando il primato a 1’47”08, tempo di altissima qualità. Staccatissima la Spagna (Routier, Garcia, Carbajo, Morales) e l’Ungheria (Kovacs, Kiralyhidi, Kapas, Labdi), seconda e terza classificata con 1’49”95 e 1’51”36 rispettivamente.

Cade anche il primato maschile, ma stavolta per opera della Spagna (Lopez, Marin, Iniguez, Alvarez), che realizza 1’35”05 (precedente 1’35”37 dell’Italia). Felaco, Bonanni, Bartolucci e Moretto giungono così secondi, con un buon 1’36”61. Terza la Germania (Hassemeier, Flugel, Hertel, Schultz) in 1’38”26.

 

LINE THROW

 

La Goller si dimostra anche una buona lanciatrice e, insieme alla compagna Franz, guida la Germania alla vittoria in 13”01. Le tedesche dividono la vittoria con le padrone di casa dell’Olanda (Laumer-Venner), anche loro capaci di 13”01. Solo queste due squadre chiudono al primo lancio. Infatti il tempo della terza classificata, la Gran Bretagna (Rowe-Devine) è 31”37. Cinque le coppie sotto i 45”, ma tra queste non c’è l’Italia (Chirieleison-Mazzi), fuori tempo limite.

Il tempo che permette la vittoria della gara maschile è 13”50, più alto di quello delle coppie in gonnella di Germania ed Olanda: lo ha realizzato la Norvegia (Ingebrigtsen-Robertsen), che ottiene il suo secondo oro dei Campionati. Seconda la Germania (Stieglmaier-Hassemeier) in 14”14 e terza la Francia (Francois-Defort) in 14”28. Moretto e Checchi terminano al secondo lancio e, con 27”47, giungono sesti.

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