Il Tempio di Murphy

IL FIOCCO ROSA

Nick è un buon amico oltre che un valido collega di lavoro.

Ci accomunano l'interesse per le tecnologie informatiche e la montagna (esattamente alle "antilopi") ma soprattutto una grande ironia.

Alla perenne ricerca della "battuta" pronta, giocata sui doppi sensi delle parole, talvolta eccediamo al punto da risultare quasi antipatici ai più.

In azienda rappresentiamo il nocciolo duro del reparto Ricerca e Sviluppo e questo ci porta molto spesso a dover provare e testare nuovi prodotti.

L'accensione di una nuova macchina è un'evento per noi emozionante e vederla avviarsi correttamente è da sempre una grande soddisfazione.

Senza voler fare confronti blasfemi, potremmo dire che è l'equivalente di un parto ben riuscito senza ulteriori complicazioni.

E così come in una moderna sala parto, anche noi abbiamo la necessità di utilizzare idonee attrezzature affinchè l'operazione si svolga in tutta sicurezza.

Fondamentale, e chi come noi lavora nel campo lo sa bene, è possedere un computer portatile con la più ampia dotazione possibile di interfacce in modo da potersi adeguare facilmente allo standard adottato dal prodotto in esame e collegarsi quindi allo stesso senza perdite di tempo.

Ce ne sono di tutti i tipi ma quella ancora più "gettonata" è senza dubbio l'interfaccia seriale che ovviamente esiste nella tipologia maschio oppure femmina.

Credo sia superfluo spiegarvi in cosa consista la differenza e capirete anche quanto sia importante avere con sè tutta una dotazione di cavi e cavetti di raccordo nelle loro tipologie maschio-femmina, maschio-maschio e femmina-femmina.

Ai produttori infatti non piace essere ripetitivi e così talvolta adottano il connettore femmina e talvolta quello maschio.

Un anno fa io e Nick ci siamo ritrovati a dover avviare un apparato che era stato già disimballato e montato nell'armadio del cablaggio strutturato da altri.

L'armadio stesso era appoggiato al muro e non era ispezionabile dal retro.

Come spesso capita, le interfacce di collegamento degli apparati sono disponibili sul lato posteriore ma, in quelle condizioni, il connettore seriale non era più raggiungibile.

Per evitare di smontare la macchina e per guadagnare tempo mi infilai come un'anguilla nel poco spazio disponibile avendo per le mani il cavo di collegamento verso il mio computer.

Tastando alla cieca tentai di identificare la posizione del connettore sulla macchina e, con mia sorpresa, notai che ancora una volta il costruttore aveva cambiato metodo.

Non era il connettore maschio che mi sarei aspettato ma bensì un connettore femmina.

Il cavo di raccordo che avevo per le mani non era adeguato e toccava cambiarlo ma l'altro non era disponibile perchè era rimasto in ufficio.

Si profilava il rischio di dover rinviare l'operazione ad altro giorno (situazione certo paradossale nel caso di un vero parto !!) e così mi rivolsi a Nick con aria probabilmente sconcertata e delusa e gli dissi:

"Nick, ................non è un maschio ma una femmina !!!!!".

Vidi un lampo accendersi nei suoi occhi e intuii che in qualche modo gli avevo dato l'assist per l'ennesima battuta di spirito che non si fece attendere.

"Ma guarda che non è un problema..................l'importante è che sia sana !!!!".

Iniziammo a ridere di gusto al punto quasi da lacrimare e questo contribuì ulteriormente a creare un clima di felicitazioni post parto.

Fortuna volle poi che il cavo si rimediò per altre vie e così nulla venne a turbare la festa per quel magnifico fiocco rosa.

G.P.