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Gita al Passo degli Ominidi

Post n°41 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da legge_di_Murphy
Foto di legge_di_Murphy

Da buon escursionista ho in particolare odio tutti i possessori di moto da Trial, Quad, Suv e quant'altro vada a turbare la quiete delle montagne.

Entrereste in Chiesa con una "lingua di Menelik" ....???? ci siamo capiti !!!

Per questo la primavera scorsa, dopo avere assistito ad una infrazione di eccezionale gravità, ho deciso di muovermi scrivendo una email.

E si sa, quando mi muovo io, non ce n'è per nessuno (-:

L'email recitava:

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Buongiorno,

Vi scrivo per portarvi a conoscenza di un fatto increscioso a cui personalmente ho assistito sabato 27 maggio, accaduto nel vostro territorio comunale ma, ancora più grave, all'interno dell'area del Parco delle Orobie Bergamasche..

Intuisco che le difficoltà di avere il pieno controllo del proprio territorio, per un comune di 200 abitanti e 17 km quadrati di estensione, devono essere enormi.

Inoltre sono convinto che l'episodio in esame non rappresenti per voi una novità.

Ma nonostante ciò credo sia mio dovere segnalare l'accaduto e contribuire affinchè le autorità competenti siano in grado quanto meno di avere visibilità su ciò che accade nei territori sottoposti al proprio controllo.

Mi riferisco al fenomeno delle moto da trial che, incuranti di tutto e di tutti, imperversano sui sentieri delle nostre montagne.

Da venticinque anni vado per monti e so bene che questa, che io definisco una vera e propria "piaga", è fortemente circoscritta alle province di Brescia e Bergamo (trovando evidentemente altrove forti resistenze alla sua diffusione) ed è per questo che non mi sono mai meravigliato di fronte alla presenza di motociclisti lungo i sentieri.

Ma stavolta il fatto ha superato la mia capacità di sopportare.

Sabato 27 maggio ho eseguito una magnifica ascensione, dal lato della Val Sedornia, alla Cima Timogno.

Giunto alla tappa intermedia del Passo degli Omini era mia intenzione sostare brevemente, prima di proseguire, ma la sosta si è rivelata ancora più breve del previsto.

Sul versante della Valzurio, infatti, l'attenzione è subito caduta su un numeroso gruppo di motociclisti che rumorosamente stavano risalendo dalla conca sottostante.

Pensando che volessero transitare dal passo e constatato il numero cospiquo delle moto (dalle 10 alle 15) ho ritenuto più opportuno spostarmi per cresta in direzione del monte Ferrante.

Dalla cima attigua al passo ho potuto seguire le evoluzioni dei centauri.

Come formiche che battono il terreno in cerca della giusta via, hanno tentato dapprima di puntare al passo degli Omini ma poi, resisi conto delle difficoltà oggettive di raggiungerlo, si sono presto risolti ad allargare per una via di cresta che, guarda caso, punta diritto verso la cima dove mi ero "rifugiato".

A questo punto, infuriato, ho deciso di proseguire la mia escursione in direzione della Cima Timogno, sottraendomi quindi, in via definitiva, ad ulteriori "molestie".

Ad uno ad uno le moto hanno affrontato il lungo pendio che conduce alla cima ed al termine hanno dato luogo ad un "simpatico" moto-raduno sulla cresta sommitale che separa la Valzurio dalla valle Sedornia.

Dopo aver schiamazzato per una buona mezz'ora hanno concluso il loro sit-in e, come moderne "orde barbariche", sono scomparsi nello stesso orizzonte da cui erano giunti.

Non prima però di avere completato le loro scorribande nelle praterie della conca sottostante che, non sono certo io ad insegnarvelo, in questa stagione raggiungono il loro massimo splendore con le fioriture primaverili.

Tornata la quiete ho risentito le marmotte fischiare, quasi a voler segnalare il cessato pericolo.

Ognuno tragga le proprie considerazioni "morali", resta il fatto che il territorio di un Parco Regionale è stato violato in barba alle leggi dello Stato.

Come già detto, intuisco le difficoltà di perseguire un simile comportamento e ribadisco l'intenzione puramente informativa della mia email.

Vi allego inoltre alcune foto dello scempio, dalle quali riconoscerete facilmente la Presolana e il Ferrante.

Da parte mia ho già provveduto a modificare il toponimo del valico sulla mia carta da Passo degli Omini a Passo degli Ominidi.

Distinti saluti.

Lettera Firmata

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L'evento è accaduto all'interno del Parco delle Orobie Bergamasche e per questo motivo ho pensato di segnalare il fatto:

1) alla Direzione Parco delle Orobie Bergamasche

2) alla Comunità Montana dell'Alta Val Seriana

3) Al Comune di pertinenza

4) Al Club Alpino Italiano di Bergamo

5) Alla rivista "Orobie", sempre attenta alle problematiche ambientali

Per rispondere era sufficente cliccare sul bottone "Rispondi" e comporre alternativamente una di queste due semplici frasi:

"La ringraziamo per averci voluto segnalare questo increscioso episodio"

oppure

"La prossima volta si faccia i cazzi suoi"

Sapete quanti mi hanno risposto ???......nessuno !!!

E meno male che sono un cittadino che paga regolarmente le tasse altrimenti mi avrebbero già estradato.

G.P.

 
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