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LA MISTERIOSA GRATA

Post n°71 pubblicato il 14 Giugno 2007 da legge_di_Murphy
Foto di legge_di_Murphy

Dai recenti post potreste pensare che la mia vacanza in Lunigiana sia stata tutta un proliferare di zecche e maldestri scassinatori di portiere d'auto.

Fortunatamente non è così.

Si è goduto della grande Natura che lì ancora resiste e soprattutto della ospitalità del padrone di casa.

E' un arzillo imprenditore che, in procinto di passare il testimone al figlio, ha trovato in un vecchio casolare da ristrutturare lo svago per la sua meritata vecchiaia.

Con la moglie rappresentano una coppia ben affiatata ed entrambi sono portatori sani di quei valori che la nostra società ha oramai ripudiato.

Nel corso di una cena, alla quale ci avevano gentilmente invitati, si parlò delle molteplici vicende legate allo storico edificio.

E' ubicato nel punto più alto del villaggio e la tradizione vuole che lì vi fosse, preesistente al dominio dei Malaspina, un castello o, più modestamente, una torre di avvistamento,

Alcune pietre e archi con incisioni, ritrovate nel corso dei restauri, sembrerebbero confermarlo.

L'argomento infervora il nostro improvvisato Cicerone e così rimango a bocca aperta quando lo sento accennare ad alcuni manufatti che, a suo avviso, dimostrerebbero la grande perizia delle maestranze che avevano edificato in quel luogo secoli prima.

In particolare ci mostra una grata assemblata con una metodologia assolutamente misteriosa.

Si tratta di tre sbarre orizzontali che intersecano quattro sbarre verticali a formare una grata per la difesa di una finestra al piano basso.

Nel punto di incrocio una sbarra penetra l'asola dell'altra senza l'aiuto di alcuna saldatura, così come i fabbri usavano fare nei secoli passati.

Tutto semplice all'apparenza se non fosse che non c'è omogeneità nella distribuzione delle asole.

Ovvero: Se le sole sbarre verticali avessero le asole, quelle orizzontali verrebbero semplicemente infilate dal lato prima dell'ncastro tra le pietre.

E così nel caso opposto ma, purtroppo, ogni sbarra è dotata di asole così da penetrare ed essere penetrata a sua volta

n.d.r. ...vi prego di non eccitarvi, sebbene si stia parlando di oggetti duri come il ferro...!!! :-).

Il quesito posto dal nostro padrone di casa pertanto era il seguente:

Come aveva potuto il geniale fabbro magliare tra di loro le sbarre rispettando gli orientamenti opposti delle asole...??

Una lavorazione eseguita a ferro caldo, e quindi ancora plasmabile, era stata al momento l'unica risposta plausibile.

Causa il buio pesto della notte e la scarsa lucidità dovuta alle copiose libagioni, non trovai di che ribattere e rimandammo al mattino seguente le ulteriori considerazioni sul caso.

Dopo la colazione si tornò sull'argomento e fu così che, carta e penna alla mano, cercai di schematizzare il problema e fu........ un lampo...!!!

Mentre tratteggiavo gli incastri notai che vi era una logica ben precisa che portava rapidamente alla risoluzione del problema.

Ed infatti........era sufficiente preassemblare le sbarre in due gruppi omogenei per poi unirle in un blocco unico con un solo movimento dal basso verso l'alto.

I padroni di casa rimasero meravigliati di fronte alla velocità con la quale avevo risolto il mistero e, dopo una rapida verifica, non poterono che certificare la bontà del mio ragionamento.

Spontaneamente, e stupidamente aggiungo io, me ne uscii affermando che in fondo la soluzione del problema era abbastanza semplice.

".......è semplice adesso perchè la sai...... ..." sbottò lui incrociando lo sguardo benevolo della moglie e così mi resi conto che il mistero doveva aver rappresentato una fonte di studio e argomento di discussione anche di precedenti cene con amici.

Un leggero senso di colpa mi prese per aver svelato il meccanismo troppo rapidamente.

".....potevi tenertelo almeno per la prossima volta....!!" mi contestarono anche i miei famigliari.

La storia sembrava conclusa ma nel corso dell'ultimo week-end, passato a Bolzano, senza volere ho ulteriormente approfondito l'argomento.

Passeggiando infatti tra case antiche, mi è venuto naturale osservare le tecniche di costruzione dei fabbri locali a riguardo delle grate.

Ed è così che, ad un tratto e con mia grande sorpresa, ho rivisto lo stesso schema di costruzione a maglie incrociate.

Qui.....a 500 km di distanza dalla Lunigiana......!!!!

A questo punto mi è apparso chiaro il fatto che l'apparente maestria di un fabbro d'altri tempi in realtà non è altro che una tecnica di settore ben nota ed avente lo scopo preciso, ritengo io, di attribuire alla grata una maggiore resistenza ai tentativi di allargare le maglie.

Al primo incontro utile verrebbe spontaneo e naturale informare della scoperta anche la simpatica coppia che ci ospita, ma questo significherebbe togliere ogni residuo alone di mistero a riguardo del "curioso" manufatto.

Lasciarli dunque nella loro "ignoranza" (giacchè ignorano l'esistenza della grata altoatesina) oppure svelare il tutto rischiando di risultare ulteriormente "in....grato".....???

Questo è ora il vero mistero da risolvere.....!!!

G.P:

 
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