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USA 1968 - ITALIA 2008

Post n°100 pubblicato il 08 Aprile 2008 da legge_di_Murphy
Foto di legge_di_Murphy

Alcune settimane fa "Report" ha intrododtto la puntata citando un fantastico discorso pronunciato da Robert Kennedy nel pieno della sua campagna per le Presidenziali.

Confesso che lo avevo sempre identificato come il "fratello di Ted, quello meno dotato" e mi ha fatto molto piacere scoprire quanto mi sbagliassi su di lui.

Sicuramente è frutto di casualità ma il 6 giugno dello stesso anno, dopo aver pronunziato un discorso tanto rivoluzionario, verrà assassinato a Los Angeles.

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Da un discorso di Robert Kennedy pronunciato il 18 Marzo del 1968 presso l’università del Kansas

Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL).

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle.

Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini.

Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago.

Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.

Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.

Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

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Al confronto i Veltr-usconi delle nostre Elezioni 2008, incatenati al palo di argomenti quali Tasse e Pensioni, mi appaiono una copia sbiadita di ciò che dovrebbe realmente essere un politico.

Buon Veltr-usconi a tutti...!!!

G.P:

 
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